CRISI POLITICA
L'assessore ai servizi sociali Giuseppe Vinci si è dimesso
L'esponente politico ha ufficializzato l'atto con una lettera consegnata al sindaco Lello Di Bari

FASANO - Dopo le indiscrezioni di Osservatoriooggi.it ora c'è anche l'ufficialità. Giuseppe Vinci, alle prime ore di questo pomeriggio (giovedì 3 ottobre), si è dimesso dall'incarico di assessore alle politiche sociali. Lo ha fatto consegnando una missiva al sindaco Lello Di Bari in cui spiega il peché di questo atto politico.
Questo il testo integrale della lettera di dimissioni di Vinci: " Io sottoscritto Giuseppe Vinci, nominato assessore con decreto n. 04/2012 del 14/06/2012 con delega alle politiche sociali, intendo con la presente rassegnare formalmente le mie dimissioni dalla carica assessorile. La motivazione che mi spinge, seppur a malincuore, a prendere tale decisione è il susseguirsi di comportamenti ostili da parte del gruppo dei Circoli Nuova Italia e di un paio di consiglieri Pdl. I loro capigruppo si sono recati da te, Sindaco, per esternare la loro contrarietà in merito alla carica di assessore affidatami senza la “copertura politica” di un consigliere comunale. Tale insofferenze sono poi ulteriormente cresciute nel tempo, con la minaccia di una crisi da parte del capogruppo del Pdl e il risentimento di un esponente dei Circoli che, entrato in consiglio regionale, pare si sia irritato per l'intervento del tutto politico effettuato da un rappresentate di Fli in seno al consiglio stesso a sostegno di un suo amico di partito. Dopo il colloquio in cui mi hai riferito di questi atteggiamenti astiosi, preferisco rimettere il mio mandato per non creare scossoni alla nostra città, perché una crisi amministrativa accrescerebbe sicuramente le notevoli difficoltà economiche che stiamo fronteggiando in questo delicato momento. Pur essendo fortemente rammaricato, sono comunque sereno perché ritengo di aver svolto il mio mandato con dedizione e costanza, raggiungendo apprezzabili traguardi di efficienza e razionalizzazione di spesa nel settore di mia competenza.
Colgo l'occasione - continua Vinci - per ringraziare il senatore Curto per la caparbietà con cui ha difeso la mia persona da tutti gli attacchi politici e mi scuso con lui per queste dimissioni a cui si è dimostrato profondamente contrario. Per lavorare e programmare ritengo però che siano fondamentale tranquillità, fiducia e collaborazione, cose che negli ultimi tempi sono mancate a causa del continuo stare sulla “graticola”. Ci tengo a precisare che il mio impegno politico non termina qui, continuerò a lavorare per il bene di questa città più determinato di prima. Queste mie dimissioni non sono perciò un atto di resa nei confronti di chi ha fatto di tutto per eliminarmi, solo perché non mi sono dimostrato accondiscendente agli interessi privati, e a volte al limite della legittimità, avallati invece da altri. Andrò comunque avanti per sostenere i progetti e le iniziative degne e meritevoli. Sono un concreto sostenitore della cittadinanza attiva e ultimamente ho notato con favore il moltiplicarsi di associazioni e comitati tesi a confrontarsi con le istituzioni per fare proposte e denunciare le innumerevoli carenze sia di servizi che di opere, come il comitato difesa Pezze di Greco, il comitato dei genitori mensa, il comitato Terra d'Egnazia e tanti altri: a loro auguro un buon lavoro e di continuare sulla strada intrapresa.
Ringrazio - conclude l'ormai ex assessore - soprattutto tutti i collaboratori, funzionari e dirigenti dell'ufficio servizi sociali, seri e affidabili professionisti che si dimostrano sempre disponibili a risolvere i problemi del prossimo, anche quando, anziché riconoscenza e gratitudine, ne ricavano solo insulti e minacce. Ai colleghi di giunta faccio i miei auguri di buon lavoro, con loro ho lavorato in piena sinergia e collegialità, cosa rara nelle ultime amministrazioni. Spero che resti sempre viva in loro la “voglia di fare” che hanno dimostrato fin dal primo momento, anche perché non è facile lavorare ricevendo continue critiche e attacchi, facendo spesso da “parafulmine” di situazioni particolari. Non si tiene quasi mai conto dei sacrifici continui che fanno, del tempo che sottraggono alle proprie attività lavorative e alla famiglia e degli esborsi che sostengono di tasca propria pur di mantenere la parola data. Infine ringrazio te, Sindaco, per la fiducia accordatami in questo pur breve periodo".
Ora, con l'uscita di scena di Vinci, si aprono altri scenari in seno alla maggioranza.
di Alfonso Spagnulo
03/10/2013 alle 16:47:37
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