DIBATTITO POLITICO
Il futuro di Berlusconi e del Governo: visioni opposte per Fitto e Latorre
I grandi temi della politica nazionale nell'incontro-dibattito organizzato da Antonio Scianaro a Selva di Fasano
FASANO – La sorte di Silvio Berlusconi e di conseguenza quella dell'attuale Governo Letta. Questo il leit motiv dell'incontro-dibattito tenutosi ieri sera (venerdì 23 agosto) nel gazebo dell'Hotel Sierra Silvana a Selva di Fasano a cui hanno partecipato il senatore Nicola Latorre e l'onorevole Raffaele Fitto. Ad organizzare l'evento, sul tema “Quale futuro ci attende…?” il consigliere comunale nonché componente del coordinamento regionale del Pdl Antonio Scianaro in collaborazione con il Club “Amici della Selva”. Moderatore d'eccezione il direttore del Tg Norba Enzo Magistà. Tanti coloro che non hanno voluto mancare a questo appuntamento ormai tradizionale con la grande politica. Dicevamo di Berlusconi e il Governo. E' il tema del giorno ed è chiaro che la discussione si è subito accesa in questa direzione.
Ha cominciato il senatore Latorre dichiarando che il Partito Democratico non cederà ad alcun ricatto del Pdl e che il 9 settembre, di fatto, voteranno per l'incandidabilità di Berlusconi e per la sua decadenza da senatore della Repubblica. «Il futuro di questo Governo – ha poi continuato il parlamentare fasanese – mi auguro sia quello di portare a compimento le ragioni per cui è stato fatto: una nuova legge elettorale, alcune riforme istituzionali non più rinviabili e dare un po' d'ossigeno all'economia. Poi andare subito al voto e restituire il confronto parlamentare ad una normale democrazia dell'alternanza. Tutto il resto, quello che potrà accadere, dipenderà dall'atteggiamento del Pdl. Per quanto riguarda il Pd noi andiamo avanti per la nostra strada che è quella di non dover subire alcun ricatto». Per Latorre anche il Pdl dovrebbe votare insieme al Pd per la decadenza del Cavaliere in quanto, in caso contrario, vorrebbe dire “votare contro se stessi”. «Abbiamo il dovere di restituire una speranza a questo Paese – ha poi sottolineato Latorre -. La situazione è drammatica e una delle ragioni che più mi preoccupa in questo momento è l'attuale crisi del futuro che sconvolge innanzi tutto le nuove generazioni. Ed è questa la ragione per cui non bisogna perdere questa occasione, per cui questa emergenza deve essere utilizzata per dare una prospettiva ben sapendo che il futuro dell'Italia è legato a quello dell'Europa e alla necessità di rilanciare e compiere un salto di qualità verso l'unità».
Di parere totalmente opposto, per quanto concerne le vicende legate a Berlusconi, l'ex ministro Fitto. A proposito sul futuro del Governo il parlamentare leccese è stato chiaro: o si salva Berlusconi o il Governo va a casa. «Per quanto ci riguarda può essere a lungo termine a condizione che gli alleati con cui condividiamo questa responsabilità non compiano gesti incomprensibili – ha affermato -. Mi sembra che stia emergendo con forza questo ingiustificato accanimento, visto ciò che illustri costituzionalisti stanno sostenendo sul tema della decadenza di Berlusconi. Se l'elemento caratterizzante della sinistra degli ultimi vent'anni, cioè la contrarietà a Berlusconi, dovesse ancora una volta far perdere di vista e la lucidità con un atteggiamento contrario a Berlusconi è chiaro che il Governo avrà grosse difficoltà ad andare avanti. Come centrodestra abbiamo un unico rimpianto. Quello di non aver affrontato il tema della magistratura. E ora stiamo pagando caro quell'errore. Il timore è quello anche che le Procure, se Berlusconi decadesse, si scatenino nei suoi confronti. Del resto abbiamo visto con quanta solerzia sono stati portati avanti i processi a suo carico. Funzionasse sempre così la giustizia non ci sarebbero problemi in Italia.».
Sempre Fitto ha poi parlato della politica e della gente. «Sicuramente la gente ha buoni motivi per guardare con criticità alla vita politica del nostro Paese – ha concluso l'onorevole -. Però devo anche dire che non bisogna fare dell'erba tutto un fascio. Ci sono elementi di differenza su cui occorre ragionare, discutere e dare atto perché penso sia importante non valutare tutti allo stesso modo. In politica ci sono coloro che si impegnano seriamente per cercare di dare risposte al Paese con competenza. E la politica determina anche la partecipazione del cittadino. Non partecipare e allontanarsi vuol dire auto-danneggiarsi. Mi auguro che ci sia una buona politica per riavvicinare i cittadini alla stessa».
Il dibattito su Governo e Berlusconi ha calamitato gran parte della serata ma non sono mancati spunti politici importanti. Ad esempio Latorre ha “investito” Matteo Renzi come nuovo possibile leader del centrosinistra definendolo un gran “comunicatore”. Per Fitto, invece, il dopo-Berlusconi non si pone in quanto il Pdl continuerà a sostenere ancora per molto l'ex premier.
di Alfonso Spagnulo
24/08/2013 alle 01:17:31
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