INTERVENTO INTERESSATO
Incompatibilità Marcello Rollo: Antonio Scianaro si costituisce in giudizio al Tar
L'esponente politico fasanese è fortemente interessato alla vicenda in quanto è il primo dei non eletti del Pdl al consiglio regionale
FASANO - Antonio Scianaro, difeso dagli avv.ti Pier Luigi e Giorgio Portaluri, è intervenuto a sostegno del Consiglio regionale pugliese e contro Marcello Rollo nel giudizio che quest'ultimo ha instaurato davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Puglia. L'udienza per decidere sulla sospensiva si discuterà il 25 luglio prossimo. Se Rollo decadesse, infatti, sarebbe Scianaro a subentrargli in Consiglio. Dal 3 maggio di quest'anno Rollo, Presidente del Consorzio Asi brindisino, è anche consigliere regionale, essendo subentrato a Iurlaro, eletto senatore.
Su iniziativa del consigliere regionale Brigante, però, il Servizio Affari e Studi giuridici e legislativi del Consiglio regionale e l'Avvocatura regionale, richiesti dall'Ufficio di Presidenza, hanno espresso parere sull'eventuale incompatibilità di Rollo a ricoprire le due cariche. Entrambi i pareri sono stati conformi e hanno ritenuto che il consorzio ASI è soggetto a vigilanza da parte della Regione, per cui in base all'art. 7, l.r. 24/'78, all'art. 3, co. 1, n. 1, l. n. 154/'81 e al decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 Rollo è «incompatibile con la carica di “consigliere regionale”, quella di Amministratore con poteri di rappresen-tanza o di coordinamento di Ente soggetto a vigilanza da parte della Regione, quale la carica di Presidente del Consorzio Asi».
Con deliberazione n. 172/'13 il Consiglio regionale ha pertanto contestato a Rollo l'incompatibilità tra le cariche di consigliere regionale e quella di Presidente del Consorzio ASI, dandogli dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o eliminare la causa di incompatibilità. Le osservazioni poi presentate da Rollo non hanno tuttavia convinto il Servizio Studi e l'Avvocatura regionale, per cui con la delibera n. 174 dell'11.6.2013 il Consiglio regionale ha ritenuto sussistente la causa d'incompatibilità già contestata e ha intimato a Rollo di rimuoverla entro dieci giorni dalla notifica della deliberazione, pena la decadenza dalla carica di consigliere regionale. Di qui il ricorso al Tar proposto da Rollo per evitare di uscire dal Consiglio.
Nel frattempo Rollo ha ottenuto dal Presidente del Tar la sospensione della delibera regionale sino alla discussione davanti all'intero Collegio che – come detto – si svolgerà il 25 luglio. Con un atto di intervento ad opponendum notificato ieri Antonio Scianaro, con gli avv.ti Portaluri, ha deciso di entrare nel giudizio per supportare la posizione della Regione e nei prossimi giorni illustrerà nel dettaglio le ragioni della correttezza della scelta regionale di considerare Rollo incompatibile.
di Redazione
21/07/2013 alle 13:22:51
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