BOTTA E RISPOSTA
Ormai è scontro dialettico aperto tra l'assessore Giuseppe Angelini e Vito Bianchi
I due amministratori, da giorni, sono protagonisti di uno scambio di opinioni partito dalle lamentele di Bianchi sul funzionamento del servizio di raccolta differenziata
FASANO - Continua il botta e risposta a distanza tra l'assessore all'ambiente e all'ecologia Giuseppe Angelini e il capogruppo consiliare del movimento "in Comune" Vito Bianchi. Nei giorni scorsi si sono registrati interventi da una parte e dall'altra ed ecco che la vicenda si arricchisce di un'ulteriore puntata con Angelini che ribatte le ultime esternazioni di Bianchi.
"Certamente é più proficuo utilizzare le energie per fare - ribatte l'assessore -, piuttosto che per polemizzare, e a molti cittadini questo batti e ribatti potrà apparire forse fuori luogo. Pertanto affido ai soli appassionati della polemica alcune considerazioni, eminentemente politiche, perché né il consigliere Bianchi né altri possano fraintendere in buona fede il mio pensiero. Non ho esperienza politica, ma non sono uno sprovveduto, per cui non ho mai pensato di ricevere, né tantomeno di chiedere, indulgenza rispetto all'esercizio del diritto di critica invocando il ruolo di "tecnico", o meglio di esterno, così forse si capisce meglio. Ieri ho fatto solo delle considerazioni che trovo rafforzate dalla ruvidezza della replica del consigliere Bianchi. Oltre ad essere pienamente consapevole del mio ruolo, non credo mi manchino argomenti e strumenti per tenere il confronto sui temi di mia competenza, cui peraltro mai mi sono sottratto nelle varie occasioni che abbiamo avuto. Di questo non può che darmi atto il consigliere Bianchi. Quindi attacchi pure quanto vuole, ma non dica che io voglio togliergli il diritto di parlare e denunciare. É troppo intelligente per non aver compreso il significato del mio richiamo al senso di responsabilità del ruolo pubblico che ho fatto ieri.
Mi accusa - continua Angelini - di essere in linea con l'amministrazione Di Bari. Che strano, un assessore della giunta Di Bari che é in linea con la giunta. Sono stato nominato per concorrere a dare attuazione ad un programma di governo sul quale il sindaco Di Bari ha ottenuto il voto della maggioranza dei fasanesi (democraticamente). In questo credo di operare anche con una certa efficacia non rinunciando a proporre miglioramenti o novitá, se ne intravedo la possibilità e la fattibilità. Pensi che alcune mie iniziative erano addirittura nel suo programma di governo. Non so, pensava che sarei stato assessore dell'opposizione ? Pensi all'efficacia del suo ruolo piuttosto. Dice di aver fatto la scelta più difficile, quella di essere libero e in trincea. A me sembra la scelta più comoda in prospettiva politica: proteste, parole, opposizione a prescindere su tutto. Mai una proposta fattibile capace di mettere in imbarazzo la maggioranza, al più qualche provocazione, fatta con la certezza di non poter essere accolta.
Questo modo di fare opposizione - conclude Angelini - produce benefici solo alla sua ambizione personale. Non certo ai cittadini, suoi elettori o meno che siano. É una posizione che si alimenta con i problemi e con la loro amplificazione, per questo prova fastidio se altri consiglieri fanno opposizione in modo diverso, magari andando incontro alle esigenze dei loro elettori, proponendo soluzioni ai problemi che si vengono a creare. Vuole far credere di contrastare il potere del male, il sistema Di Bari e dei suoi accoliti tra cui spicca il sottoscritto, ma la sua opposizione individualista e idealista é perfetta per non intaccare quel potere che dice di voler contrastare. Altro che opposizione non gradita.
di Redazione
07/07/2013 alle 07:39:48
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