ALTRA POLEMICA
Vito Bianchi: 'Il governo cittadino non fa nulla per le case popolari'
Il capogruppo del movimento civico "in Comune" denuncia il rischio di una bomba sociale dopo l'annuncio di nuove graduatorie
FASANO - Si riaprono dopo ventidue anni le graduatorie per beneficiare di case popolari e, grazie alla candida ammissione dell'assessore all'urbanistica, Giuseppe Angelini, all'improvviso si scopre che, in realtà, sarebbero eventualmente disponibili appena una decina di appartamenti. “Vien da chiedersi, allora – è la considerazione di Vito Bianchi, esponente del movimento “in Comune” –, cosa sia stato effettivamente fatto, in quest'ultimo quindicennio, dalle amministrazioni che si sono succedute in città, per sopperire alla carenza di edilizia popolare. E non mi pare che nemmeno oggi si stia affrontando con concretezza una situazione che rischia di diventare un'autentica “bomba sociale”: stando a una prima sommaria indagine, infatti, risulterebbero circa seicento le famiglie in stato di necessità, bisognose di una casa popolare”.
Nel frattempo, la crisi economica si acuisce drammaticamente, provocando la perdita di posti di lavoro. E' uno stillicidio: fra l'altro, è critica la situazione della Minermix, ex Fasancalce, che riforniva l'Ilva di Taranto, e che è stata coinvolta nel fermo dei lavori dell'acciaieria. “L'attuale governo cittadino – incalza Vito Bianchi –, dal canto suo, pare interessarsi a tutt'altro: nelle riunioni della commissione urbanistica, ultima quella dello scorso venerdì 31 maggio, a livello di edilizia vengono portati all'ordine del giorno quasi esclusivamente progetti per residenze private di lusso o residence, di cui si giovano soltanto i privati. Mentre si stenta a proporre con decisione il tema dell'edilizia popolare. In soldoni: si accelera sui progetti presentati da imprese private per gente facoltosa (e possibilmente straniera), da Pozzo Faceto a Savelletri, e si dimentica la “fame” di case della popolazione in difficoltà. Come se si volesse mettere sotto il tappeto i problemi seri e reali, nel nome di un'idea surreale di territorio e società, dove va esibita solamente una vetrina scintillante e non esiste alcun problema.
Non è così: è bene – conclude il capogruppo del movimento “in Comune” – che la cittadinanza si renda conto dell'inerzia di una giunta comunale che, in un anno, è stato soltanto il “mezzo” per politiche altrui (in ogni settore, comprese le antenne per la telefonia), e che si è dimostrata incapace di elaborare una propria, autonoma ed efficace strategia di sviluppo del territorio, scevra da condizionamenti esterni. Quella che attualmente governa Fasano non ci pare proprio una classe dirigente, ma una classe “eterodiretta” che, al più, naviga a vista. Ciascuno tragga da ciò le proprie conclusioni”.
di Redazione
02/06/2013 alle 00:18:32
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