OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO
'Non toccate Savelletri': il monito all'amministrazione arriva dal gruppo consiliare del Partito Democratico di Fasano
Il partito d'opposizione, con i consiglieri comunali Amati e Fanelli in testa, contesta le ultime decisioni amministrative relative alla frazione marinara fasanese
FASANO - Non solo interrogazioni o mozioni. L'opposizione sembra davvero essersi svegliata dal letargo invernale e attacca su tutti i fronti l'amministrazione Di Bari. Il tema, questa volta, riguarda Savelletri e le ultime decisioni prese dalla maggioranza. E le prospettive non garbano al gruppo consiliare del Partito Democratico composto da Luana Amati e Vittorio Fanelli che hanno emanato un duro documento in cui viene espressa il loro totale dissenso su quanto deciso dal primo cittadino e suoi collaboratori. «Savelletri è in pericolo - scrivono Amati e Fanelli -.! Savelletri è in pericolo sia per quanto riguarda la costa che ogni giorno di più rischia di essere privatizzata con grande danno per i cittadini sia per quanto riguarda la mancanza di pianificazione, organizzazione e controllo sulla stessa. Premesso che le scelte dell'Amministrazione coinvolgono il Consiglio Comunale e quindi anche noi consiglieri di minoranza, riteniamo nostro dovere e nostra responsabilità manifestare il nostro fermo dissenso e la nostra altrettanto decisa contrarietà circa quanto sta accadendo in questa località, mettendo in guardia e diffidando il governo di questa città ad operare scelte da noi ritenute pregiudizievoli per il benessere dei cittadini. Nello specifico, ci riferiamo alla chiusura degli accessi alla costa attraverso sbarre messe non si sa da chi, al parcheggio predisposto addosso agli Scavi di Egnazia (!!!!), all'inaccettabile senso unico di nuova istituzione su Via Della Scogliera che, costringendo coloro che provengono dal Capitolo (e ci riferiamo soprattutto ai forestieri) a non attraversare più la frazione marinara utilizzando una strada secondaria, provocheranno intuibili danni sia di promozione del territorio che economici, alla mancanza di controlli che favoriscano una buona vivibilità ed un armonico sviluppo di questo bellissimo borgo.
Per non parlare, poi - continuano i due consiglieri - della mancanza di predisposizione di aree di parcheggio che consentirebbero la opportuna chiusura al traffico veicolare nel centro di Savelletri, della selvaggia e progressiva comparsa di attività commerciali che, in quanto non regolate e pianificate comportano una sgradevole promiscuità e rischiano di danneggiare sia l'attività economica reciproca che di pregiudicare il buon nome della località facendo, altresì, venir meno quel naturale tocco di originalità che contraddistingue Savelletri e creando, pertanto, un pericolo di standardizzazione e di sostituibilità con altri territori. Non riuscendo assolutamente a capire quali siano i risvolti benefici per il territorio e per gli abitanti dell'intera città ci chiediamo e per questo chiediamo alle forze amministrative di maggioranza locali che ci venga riferita la strategia certa di sviluppo che si intende offrire alla nostra città La sensazione, infatti, attuale, è che siamo in presenza di una città priva di progetti, abituata a vivere alla giornata che al massimo va destreggiandosi in un'altalena di varianti politiche amministrative che impediscono, di fatto, una visione ed una progettualità di lungo termine che ovviamente crea incertezza e sofferenza soprattutto per le fasce più deboli.
Appare utile sottolineare - concludono infine Fanelli e Amati - che la coraggiosa ma ovviamente non benefattrice imprenditoria locale non può e non deve sopperire alle forti carenze infrastrutturali e sociali del territorio e, dunque, non può sostituirsi ai doveri che competono a chi amministra per una serie di ragioni, fra le quali va ricordato il grave danno che deriverebbe alla collettività da siffatte scelte in termini di dominio sul pubblico e di perdita di territorio offerti in cambio che, pertanto, favorirebbe una grave disuguaglianza sociale fra i cittadini riguardo le opportunità di fruizione dei beni appartenenti a tutti gli abitanti. Infatti, l'attività imprenditoriale, libera da mandati conferiti dai cittadini per attuare e favorire il benessere collettivo, è per comprensibili ragioni protesa a raggiungere risultati imprenditoriali che, seppure, coinvolgono positivamente la città stessa restano inevitabilmente a vantaggio esclusivo della proprietà privata. Se lo ricordino gli Amministratori pro-tempore di questa Città! D'altra parte, chi governa ha ricevuto un mero mandato a gestire una proprietà comune e, per questo, non può comportarsi come se fosse l'esclusivo proprietario del territorio stesso. Infatti, le scelte che ricadono su una collettività devono rispondere alle esigenze ed aspirazioni dei cittadini . Questo è l'impegno che ci si assume allorquando si aspira ad un incarico di governo e questo è il principio da non disattendere quando il governo lo si assume. Ricordiamo, inoltre, all'Amministrazione in carica che il primo dovere di un bravo, onesto e appassionato Amministratore è quello di custodire, valorizzare ed accrescere i beni collettivi. Chi amministra la cosa pubblica deve viverla come un dovere di altruismo e con grande senso di responsabilità, deve trattare il territorio come patrimonio comune da restituire rivalutato e favorendo il benessere di tutti i cittadini. Per questo, pretendiamo al più presto risposte e rassicurazioni tangibili».
di Redazione
30/05/2013 alle 18:10:31
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