L'importanza del lavoro e la precarietà di oggi in una tavola rotonda

FASANO -  Il lavoro, delle sue mille sfacettature, della crisi che lo attanaglia, delle eventuali soluzioni. Di questo e altro si è parlato ieri sera (lunedì 23 aprile), al Laboratorio Urbano dove il circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Fasano ha organizzato una tavola rotonda dal tema: "Il lavoro, i lavori, la precarietà di oggi".

Hanno relazionato Gennaro Migliore (membro della Segreteria Nazionale di Sel), Giuseppe Ventrella (candidato Sel alle prossime elezioni), Donato Acquaviva (responsabile della Cgil di Fasano) e Stella Carparelli (candidata sindaco del centrosinistra).

<<E' necessario fare, innanzitutto, una breve analisi storica di quello che è accaduto nell'ultimo periodo - ha affermato Ventrella -. Basti pensare, ad esempio, al contratto a chiamata, con cui una persona lavora, effettivamente, per un anno intero, ma si accorge, attraverso l'estratto contributivo, di aver lavorato per soli dieci giorni. Il tema del lavoro è veramente molto ampio, profondo, annoso, e non bisogna trascurare, soprattutto, l'aspetto della dignità sociale, ovvero quello che è lo stato d'animo dei lavoratori, nel momento in cui si verificano delle vere e proprie sciagure, come nel caso degli operai di Monna De'Lizia qui presenti>>.

In sala, infatti, ecco un gruppo di lavoratori del pastificio fasanese, in rappresentanza dei trenta scioperanti, che ha colto l'occasione per distribuire ai presenti dei volantini con le reali motivazioni della protesta in atto davanti ai cancelli dell'azienda. E' noto, oramai, che gli operai in questione non ricevono lo stipendio dallo scorso mese di dicembre e, proprio per questo, non intendono sospendere la loro condizione di sciopero, vigente dal 29 marzo.

Tralasciando, però, il caso di specie, la candidata sindaco Stella Carparelli ha esposto quelle che potrebbero essere delle soluzioni per migliorare lo stato generale dell'occupazione a Fasano. <<Si potrebbero, per esempio, creare, nel territorio locale, delle cooperative di giovani e meno giovani, come primo passo per favorire l'imprenditoria giovanile. Oltre a questo, c'è da considerare che a Montalbano e nel nostro stesso centro storico, vi sono numerosi immobili di proprietà comunale, completamente abbandonati, che potrebbero, al contrario, essere dati in comodato gratuito, o con affitto agevolato, ad under 35 interessati ad aprire attività commerciali>>.

Proposte valide, ma che, comunque, nell'era in cui la globalizzazione ha fortemente vessato il mondo del lavoro italiano, in particolare al sud, hanno bisogno di un popolo, quello fasanese, che creda ancora di potercela fare, senza perdersi d'animo dinanzi alle difficoltà attuali.