POLEMICA POLITICA
Il Partito Democratico di Fasano chiede che venga revocata la tassa di soggiorno
Dura presa di posizione dei piddini locali che chiedono una vera e propria marcia indietro da parte dell'amministrazione comunale
FASANO - Dopo aver polemizzato con il sindaco Lello Di Bari sulla questione riguardante la volontà di alcuni cittadini di Montalbano e Speziale di cambiare Comune (da Fasano a Cisternino) ecco che il Partito Democratico di Fasano ha da ridire anche sull'intromissione della tassa di soggiorno. In un duro comunicato i piddini fasanesi chiedono che venga revocata. «Un'amministrazione comunale vocata al turismo più che tassarlo dovrebbe investire maggiormente in manifestazioni e promozione del territorio. – si legge nella nota - Infatti, l'applicazione a macchia di leopardo della tassa di soggiorno da parte dei Comuni si traduce inevitabilmente in una modifica dei flussi turistici verso le località dove l'onere non è previsto. In sostanza, la tassa di soggiorno rende i territori meno attrattivi e competitivi sui mercati, traducendosi come un deterrente nella scelta della destinazione turistica. Per giunta, in un periodo di crisi profonda come quello attuale, dove c'è stata un'impennata di tasse insostenibile, continuare a caricare le aziende ci sembra davvero fuori luogo. Nei territori circostanti, solo Ostuni ed Alberobello hanno adottato la tassa e con tariffe nettamente inferiori, il che la dice lunga su quanto l'applicazione della stessa possa incidere negativamente sul territorio. Il provvedimento, con le tariffe adottate, penalizza il turista e rischia di mettere ancor più in difficoltà gli albergatori che ogni anno devono contenere i costi ma al contempo offrire e garantire un servizio di qualità. Esortiamo il sindaco Di Bari e l'intera giunta a fare dietrofront sulla tassa di soggiorno, rinunciando alla sua applicazione o quantomeno a rivedere le tariffe deliberate».
Dopo la richiesta ecco anche le motivazioni della stessa. «Riteniamo – si legge ancora - infatti che le tariffe siano del tutto inadeguate. Infatti se le si confronta con le due realtà limitrofe sopracitate, si può notare come siano nettamente superiori. E questo per tutte le categorie di strutture ricettive presenti sul territorio. Ad esempio, Fasano per la tipologia B&B prevede 1.50 euro per persona a notte, molto più di Alberobello che prevede solo 1 euro. Anche nelle categorie lussuose la tariffa è nettamente superiore, Fasano prevede 2.50 euro e 3 euro a persona a notte rispettivamente per gli alberghi cinque stelle e cinque stelle lusso, contro le sole 1.50 euro di Alberobello e le 2 euro di Ostuni. Se il provvedimento caparbiamente verrà portato avanti, è bene che il ricavato sia impiegato dal Comune in primis per la creazione di un Piano per le Opere Turistiche oltre ad un Piano Comunale delle Coste al fine di promuovere e far acquisire alla città di Fasano un' effettiva vocazione turistica. La parola “tassa” esprime il concetto della controprestazione, cioè legata al pagamento come corrispettivo per la prestazione ricevuta di un servizio pubblico offerto da un Ente pubblico».
Il Pd fasanese lamenta anche scarsi servizi offerti dall'amministrazione. «Attualmente i servizi offerti al turista sono quasi nulli facendo venir meno proprio quel concetto della controprestazione, rendendo la tassazione ingiusta, non motivata – rimarcano gli esponenti d'opposizione -. Se non si eroga alcun servizio, non è giustificabile l'applicazione di una tassa. E' bene, dunque, che attraverso Il Piano per le Opere Turistiche, ci sia un'accurata descrizione di tutti i servizi che verranno posti in essere dal ricavato della tassa nei prossimi anni ed offerti al turista, in modo da avere anche una certa trasparenza nella gestione delle entrate comunali. Anche il Piano Comunale delle Coste è sicuramente una priorità in abito turistico, quale strumento di gestione, controllo e monitoraggio del territorio costiero comunale in termini di tutela del paesaggio, di salvaguardia dell'ambiente e di garanzia del diritto dei cittadini all'accesso alla libera fruizione del patrimonio naturale pubblico all'interno dell'area demaniale. E deve esser redatto con la partecipazione di tutti, coinvolgendo nella discussione sia gli operatori turistici, ma anche le associazioni ambientaliste. Una corretta gestione del litorale potrebbe essere un propellente fondamentale per l'intera città».
di Alfonso Spagnulo
23/03/2013 alle 13:09:00
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