CONSIGLIO COMUNALE
Nuove farmacie, antenne telefoniche, parcheggio a Savelletri: tre interrogazioni di Vito Bianchi in consiglio comunale
Per il consiglio comunale di domani 8 marzo il consigliere comunale Vito Bianchi porta in aula tre importanti interrogazioni.
FASANO - Saranno tre le interrogazioni consiliari che il movimento “in Comune”, tramite il suo rappresentante prof. Vito Bianchi, presenterà domattina, venerdì 8 marzo, in sede di consiglio comunale. La prima riguarda l'apertura e la dislocazione di due nuove farmacie nel territorio fasanese: “Vorremmo sapere – spiega Bianchi – con quali criteri le due nuove farmacie previste a Fasano dal governo-Monti siano state “dirottate”, rispettivamente, in zona collinare e a Savelletri: giacché, se per il presidio in collina si può essere d'accordo, per la restante farmacia forse sarebbe stata opportuna un'allocazione in Fasano-centro, presso la ex-zona industriale nord, che per densità demografica e particolari condizioni di disagio residenziale, certo abbisogna di servizi importanti, per uscire da una situazione di grave precarietà urbanistica”.
La seconda interrogazione concerne invece la questione delle antenne per la telefonia: “Una recente sentenza del TAR Lazio – spiega Bianchi – datata 8 febbraio 2013, ha annullato, in Roma, l'autorizzazione di un'antenna per la telefonia mobile alla Vodafone, in quanto l'impianto autorizzato superava il limite d'altezza previsto dal “piano di zona”. Parimenti, ci chiediamo se le analoghe prescrizioni siano state rispettate nel territorio di Fasano, e se i rilievi dell'ARPA sui campi elettromagnetici siano stati sempre effettuati per l'integrale funzionalità dei numerosi impianti del territorio fasanese, alcuni dei quali risultano posti tuttora a brevissima distanza da plessi scolastici, frequentati da migliaia di bambini e adolescenti, a onta del regolamento regionale 14 settembre 2006 n. 14 (punto B)”.
Infine, la terza interrogazione riguarda un parcheggio in fase di realizzazione a Savelletri a ridosso del mare, il cui cartello di cantiere presentava le seguenti informazioni: “Permesso a costruire n. 52/10. Concessione demaniale n. 4 del 29/08/2012”. “Come dimostrato dalla documentazione fotografica inviataci da alcuni cittadini – chiarisce il rappresentante di “in Comune” – relativamente alla fase di costruzione del parcheggio risultano interrati tubi e corrugati di vario genere, non si sa fino a che punto assimilabili al concetto di “struttura precaria di facile rimozione”. Chiediamo se sia opportuno (oltre che legittimo) autorizzare un permesso a costruire su un'area demaniale costiera, in assenza, peraltro, di un Piano Comunale delle Coste. E chiediamo se non si ritenga che, per la realizzazione del parcheggio, siano stati violate le disposizioni circa le strutture precarie, o se sia stato violato il limite dei 50 metri dalla linea di dividente demaniale, visto che il parcheggio parrebbe ricadere, per l'appunto, in piena area demaniale”.
di Redazione
07/03/2013 alle 16:32:50
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