Per il senatore Nicola Latorre un solo obiettivo: riallacciare i rapporti con i Fasanesi

FASANO - I più scettici penserebbero che ci si ricorda di Fasano e dei Fasanesi, solo in vista delle elezioni. I "maligni", invece, che addirittura le richieste pre-elettorali siano solamente delle beffe. Non la pensa sicuramente così, però, il senatore Nicola Latorre, nuovamente candidato alle prossime Politiche con il Partito Democratico. ‹‹L'unica colpa che ho è di aver dedicato poco tempo alla mia città, per via dei numerosissimi impegni politici che mi hanno visto coinvolto, in questi anni, a Roma. Ma io, Fasano, la porto nel cuore e mi auguro che i Fasanesi diano prova di volermi altrettanto bene››. Con questo appello, un emozionato Nicola Latorre ha concluso l'incontro dibattito organizzato questa sera (21 febbraio), al Teatro Kennedy, con la partecipazione dell'attore Massimo Ghini e la moderazione della giornalista Maddalena Tulanti.

Ma andiamo per ordine. La giovanissima Serena Sibilio ha aperto la serata invitando sul palco i consiglieri comunali che sostengono il Pd in questa competizione elettorale. Ecco, dunque, sfilare Donato De Carolis, Luana Amati, Vittorio Fanelli, Emma Castellaneta, Antonio Pagnelli e Giacomo Rosato. Per la Castellaneta, ‹‹il voto al Pd potrà effettivamente produrre un cambiamento per il nostro Paese››.

A salire sul palco, subito dopo gli interventi dei consiglieri in questione, i tre relatori. Si è discusso di lavoro, di legge sulla corruzione, di tasse, di scuola e università, della posizione centrale dell'Italia in Europa. Il senatore Latorre ha assicurato che, in caso di vittoria del Pd, nel corso del primo Consiglio dei Ministri utile, saranno trattati e approvati provvedimenti importanti in merito a tutto questo. A quello che, cioè, attanaglia maggiormente la vita degli Italiani.

Esortato dall'amico Ghini, però, il senatore si è soffermato maggiormente sul problema della disoccupazione. ‹‹Questa è la vera emergenza del Paese e, a differenza della parte politica opposta, il Pd ha scelto di non affidarsi alla demagogia - ha spiegato -. Nessuna promessa, quindi, ma la soluzione c'è››. Secondo lui occorrerebbe, ad esempio, adottare un piano straordinario per l'occupazione giovanile, finanziato con fondi comunitari; al tempo stesso, sarebbe opportuno effettuare una riforma degli ammortizzatori sociali e ridurre progressivamente il carico fiscale sulle imprese. Il tutto, presentabile, per l'appunto, nel primo Consiglio dei Ministri.

In aggiunta a tutto ciò, però, ecco una proposta dell'attore Massimo Ghini (responsabile della cultura per il Pd nella regione Lazio). ‹‹Ma con tutto quello che farete durante questo primo consiglio, puoi tirargli anche fuori l'assessorato al turismo?››. Secondo l'attore, uno dei segreti per cominciare ad uscire dalla crisi economica, sta proprio nel sfruttare la cultura e il turismo. L'Italia gode, infatti, di un patrimonio artistico enorme che potrebbe fruttare decisamente più introiti se valorizzato nella giusta misura. Quale migliore idea, quindi, di un ministero di categoria?

La proposta è stata lanciata. Non resta, ora, che attendere il prossimo 25 febbraio per proclamare la vittoria del Partito Democratico e aspettare curiosi il tanto agognato primo Consiglio dei Ministri.