Per Raffaele Fitto la scelta deve essere proporre e non protestare

FASANO - Si è tenuto questa mattina (16 febbraio), nella sala conferenze del Laboratorio Urbano, l'incontro dibattito intitolato “Rimborso dell'Imu, nuovi posti di lavoro e condoni”. Hanno relazionato, assieme al sindaco Lello Di Bari, gli onorevoli Raffaele Fitto e Donato Bruno, e il coordinatore provinciale del Pdl Luigi Vitali. Le interviste sono state curate dai giornalisti delle maggiori testate locali ovvero Zino Mastro (Osservatorio), Alfonso Spagnulo (Osservatoriooggi.it), Giannicola D'Amico (Gofasano.it) e Tommaso Vetrugno (Piazza Ciaia).

Parola d'ordine per Fitto è ‹‹proporre e non protestare››, quindi, non disertare le urne, nè tanto meno votare Beppe Grillo. Ma perchè un Fasanese dovrebbe barrare il simbolo del Pdl alle prossime elezioni politiche se, nonostante lo storico forte consenso dei cittadini, il Comune non può godere di un proprio candidato? ‹‹Con l'attuale legge "Porcellum", stilare le liste per la Camera e per il Senato non è assolutamente facile - ha spiegato Fitto -, ma l'impegno del singolo non dovrebbe riguardare l'obbligo di ottenere una candidatura, bensì la fede incondizionata nel progetto. Oltretutto, Fasano ha tutte le credenziali per ricevere, in futuro, cariche di prestigio››.

Dunque, al momento il segreto è votare per spirito di partito e non per la persona. Veniamo, adesso, alle "promesse elettorali". Secondo Raffaele Fitto, l'abolizione dell'IMU non è assolutamente un'utopia. ‹‹Lo abbiamo già fatto, nel 2008, con l'ICI, pertanto, anche stavolta, al primo Consiglio dei Ministri utile, elimineremo questa tassa fin troppo onerosa per gli Italiani, e faremo in modo di restituire ai cittadini i corrispettivi versati nel 2012››.

Non si arresterà, inoltre, il processo di riduzione dei costi della politica. Accanto al dimezzamento dei finanziamenti pubblici ai partiti e alla soppressione del vitalizio (già attuati, ndr), il Pdl si ripropone di ridurre del cinquanta per cento il numero dei parlamentari, seppur precisando che questo servirà a riacquisire credibilità agli occhi degli elettori (fortemente arrabbiati per le dinamiche politiche degli ultimi anni), ma non a comportare un vero risparmio per lo Stato.

Si è discusso, anche, di tutela dell'ambiente e di "green economy", in una regione in cui ‹‹senza i numeri dell'Ilva andrebbe tutto a rotoli››. Secondo Fitto non bisogna scivolare nell'ambientalismo militante, ma trovare un punto d'incontro "pacifico" tra ambiente e sviluppo, al fine di costruire e non distruggere. Spazio, poi, ai tagli agli enti locali, con la promessa di rivedere i parametri del patto di stabilità per permettere ai Comuni di "sbloccare" i fondi che, molte volte, hanno ma non possono spendere.

Infine, una raccomandazione dell'onorevole Bruno ai Fasanesi: ‹‹a Fasano sembra che ognuno abbia la propria parrocchia, dunque, la colpa dell'assenza di una candidatura locale alle poliche non è solo dei vertici del partito. Anche in vista delle prossime elezioni regionali, mettete da parte gruppi e gruppetti e votate con coscienza››.