POLEMICA TECNICO-POLITICA
L'assessore Giuseppe Angelini attacca l'opposizione: 'Sottrarsi alla discussione alimenta i sospetti'
All'assessore tecnico della Giunta Di Bari non è andato a genio l'atteggiamento assunto dal centrosinistra durante il consiglio comunale
L'assessore all'ambiente Giuseppe Angelini
FASANO – Non è andato giù all'assessore all'ambiente e all'ecologia Giuseppe Angelini l'atteggiamento dell'opposizione che ieri (giovedì 14 febbraio) ha abbandonato l'aula consiliare in polemica per la mancata concessione del rinvio del punto inerente l'Ambito di Raccolta Ottimale (l'organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti da parte di Comuni aggregati con Fasano, comune capofila dell'Aro Brindisi nord insieme ad Ostuni, Cisternino, Carovigno e S. Vito dei Normanni). Tutta la discussione era nata per via di un emendamento giunto, secondo le opposizioni, in ritardo ma lo stesso Angelini si era detto disposto a trascurare l'emendamento stesso invitando tutti ad approvare lo schema iniziale della convenzione. Ma dai banchi del centrosinistra non c'è stata alcuna apertura e i consiglieri sono usciti dall'aula. A mente fredda ecco il disappunto dell'assessore Angelini verso l'opposizione.
«Con riferimento allo schema di convenzione relativa all'Ambito di Raccolta Ottimale approvata ieri in Consiglio Comunale voglio segnalare la mia amarezza per l'atteggiamento tenuto dalla opposizione che si è sottratta alla discussione del punto – dice Angelini -. Nelle scorse settimane e fino a poche ore prima del Consiglio abbiamo alacremente lavorato per comprendere il contesto in cui eravamo chiamati a muoverci e per poter personalizzare lo schema di convenzione alle situazioni specifiche dei cinque comuni facenti parte del costituendo Aro. La norma dell'estate scorsa da cui tutto scaturisce (legge regionale 24/2012) è stata modificata significativamente a dicembre (legge regionale 42/2012). Alla delibera di giunta regionale dell'ottobre scorso (n. 2147/2012), che ha individuato gli Aro, ha fatto seguito la delibera, sempre di giunta regionale, n. 2877 del 20.12.2012 pubblicata il 15.01.2013 e riportante lo schema di convenzione da porre a base della costituzione dell'Aro. Si tratta di un quadro normativo in rapida evoluzione e con molte ombre. Basti osservare come l'architettura della norma dell'estate scorsa sia stata modificata a dicembre “sganciando” la tempistica di costituzione degli Aro da quella degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato), sovraordinati e con ambiti di competenza diversi. Quindi,da una parte l'Ato a cui appartiene il Comune di Fasano, cioè quello della provincia di Brindisi, ancora non conosce le proprie regole di funzionamento (sono in corso di pubblicazione in questi giorni), dall'altro il comune di Fasano, in quanto comune più popoloso, ha l'obbligo di costituire l'Aro entro 30 giorni dalla pubblicazione della deliberazione di giunta regionale 2877/2012 prima citata. Di qui l'urgenza di discutere in Consiglio Comunale lo schema di convenzione.
Durante i lavori - continua Angelini -, ho preso atto che ai consiglieri di opposizione non era stato sufficiente il tempo con cui avevano ricevuto gli emendamenti al testo base, ancorché questi fossero evidenziati chiaramente e chiunque avesse letto con attenzione il testo base, prima del Consiglio, avrebbe per lo meno potuto discuterne o ascoltarne la motivazione della loro proposizione. Mi spiace polemizzare, ma neanche la personale apertura a fare un passo indietro e discutere lo schema di convenzione base (quello allegato alla delibera di giunta regionale e trasmesso ai consiglieri insieme alla convocazione al consiglio) ha consentito ai consiglieri di opposizione di desistere dal non discutere il punto, tanto da aver abbondonato l'aula al momento del voto. Ringrazio a questo punto il sindaco e il presidente del consiglio che in quelle fasi concitate hanno mantenuto la lucidità necessaria per portare il documento al voto e approvare così, anche se con i soli voti della maggioranza, lo schema che consente al Comune di Fasano di presentarsi con autorevolezza al tavolo con gli altri sindaci e di mostrarsi non inadempiente rispetto alla Regione.
Quando sono stato nominato - conclude l'assessore - sentivo dire spesso che l'amministrazione era succube dell'allora gestore. Oggi che il gestore è cambiato, l'amministrazione è accusata di essere succube del nuovo gestore. Ieri ho avuto la percezione, ma certamente è stato solo uno stato personale dovuto alla delusione del momento, che l'opposizione accusasse l'amministrazione di assumere una posizione in materia di Aro per tutelare il nuovo gestore. Se così fosse, sottrarsi alla discussione pubblica, nella massima assise cittadina non aiuta certo a superare questi sospetti. Anzi li alimenta. In realtà,dal mio punto di vista, il tema è assai più complesso e la garanzia dell'erogazione di servizi di qualità senza sprechi di risorse economiche passa anche attraverso un grado di consapevolezza cui la politica, tutta, non può sottrarsi».
di Alfonso Spagnulo
15/02/2013 alle 08:55:17
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