ELEZIONI COMUNALI 2012
Faccia a faccia tra i candidati: i temi e le risposte dei 4 aspiranti sindaco
In occasione del forum organizzato dal Nuovo Quotidiano di Puglia toccati diversi argomenti importanti riguardanti la nostra città
I quattro candidati intervistati in occasione del forum
FASANO - Molte domande, tanti i temi. I quattro candidati alla carica di sindaco di Fasano, Vito Bianchi (sostenuto dal movimento civico “in Comune), Stella Carparelli (Pd, Udc, Sel, Noi Centro-Fasano Democratica, “Fasano cambia colore”, Api), Lello Di Bari (Pdl, Fli, “Giovani per Fasano”, Circoli Nuova Italia, Cristiano Riformisti) ed Elio Schiavone (Italia dei Valori), per la prima volta a confronto davanti ad un pubblico in occasione del Forum organizzato dal Nuovo Quotidiano di Puglia, non si sono certo risparmiati nelle loro risposte. Eccole di seguito sintetizzate.
Alziamo lo sguardo nel futuro. Come immaginate Fasano tra vent'anni? Quale città vorremmo lasciare a chi verrà dopo di noi?
Carparelli: «Io immagino, spero anche prima di vent'anni, una città visibile e vivibile. Al contrario di quella di oggi che io considero fantasma. Questi obiettivi si raggiungono lavorando tanto, con impegno e motivazione forti, avendo un'idea precisa di territorio che essendo complesso ha bisogno di un'attenzione particolare»
Bianchi: «Noi, col movimento “in Comune”, sin dall'inizio abbiamo pensato ad un progetto per Fasano e non ad un programma elettorale. Le nostre sono idee che si basano su punti cardine come quello di ricostituire un tessuto connettivo per la società fasanese, di valorizzare il territorio e ritrovare l'orgoglio di essere fasanesi. Nei prossimi anni la priorità è ritrovare il rispetto delle regole e lavorare per il bene comune»
Di Bari: «Non sono assolutamente d'accordo sul fatto che Fasano sia una città fantasma. In dieci anni abbiamo fatto rinascere questo territorio con progetti turistici che hanno portato Fasano all'attenzione dei media nazionali. Il progetto per il futuro è continuare la strada iniziata da questa Amministrazione puntando sui giovani»
Schiavone: «Per noi la visione del futuro è la cosa più importante di tutte. Da anni ascoltiamo i cittadini e abbiamo costruito un progetto per il futuro che ora cerchiamo di proporre alla città. Lo abbiamo fatto anche alla politica ma questa è rimasta sorda. Nella stanza dei bottoni si naviga a vista. Di visione non se ne parla. Noi abbiamo immaginato una città i cui padroni sono i cittadini dove trasparenza e condivisione devono essere reali e non solo parole»
Quali sono le emergenze, le priorità e le indicizzazioni del territorio partendo magari dal turismo?
Schiavone: «A Fasano non si può intervenire sul singolo problema. Bisogna mettere insieme la società intera, l'Amministrazione, le imprese, i cittadini, le associazioni, in dialoghi credibili. Per una Fasano sana basta promesse elettorali ma programmi credibili»
Di Bari: «Fasano, dall'esterno, è considerata, dal punto di vista turistico, come una località d'eccellenza. E noi, come continuità, cercheremo di infrastrutturare questo tipo di turismo. Non stiamo promettendo grandi opere ma una visione lungimirante di amministrazione».
Bianchi: «Molti turisti restano chiusi nelle strutture a cinque stelle del territorio. E quei pochi che fanno capolino a Fasano non sanno neppure dove andare. Non portano comunque economia sul territorio. La nostra idea porta linfa partendo dalla piana degli ulivi e proseguendo con le masserie, insediamenti rupestri, gli scavi di Egnazia. Noi vogliamo portare in giro i turisti in questo posto unico al mondo qual è Fasano e destagionalizzare l'offerta»
Carparelli: «Il turismo è una delle nostre risorse più importanti insieme all'agricoltura e all'artigianato. Non vi è dubbio, comunque, che l'offerta turistica, anche se di una certa tipologia, abbia dato visibilità al territorio. Il bisogno che c'è è quello che il ritorno delle presenze sia più visibile e produttivo. E questo può verificarsi solo se diamo una ragione al turista per uscire dalle strutture. Dobbiamo proporre percorsi integrati mettendo in rete le risorse del nostro territorio con servizi adeguati»
Problema sanità. Un sindaco e una Giunta autorevole possono incidere per cambiare le decisioni assunte da altri su ospedali e medicina del territorio? In che modo il futuro sindaco si impegna a garantire la qualità del servizio sanitario?
Bianchi: «Siamo tutti convinti che sia necessario ormai un nuovo polo ospedaliero. Di ipotesi ce ne sono due. Però, a Fasano, invece di aspettare che si fosse costruito il nuovo si è continuato a depotenziare il vecchio e si è lasciato un involucro semivuoto. L'ospedale di Fasano deve restare in piedi fino a quando non costruiranno il nuovo. Le responsabilità di questa situazione è dei partiti e degli amministratori locali, regionali e nazionali»
Schiavone: «Sull'ospedale, in tempi non sospetti, abbiamo organizzato iniziative intuendo una strana aria che circolava attorno alla nostra struttura. I cittadini capivano ma la politica era sorda. Lo stesso comitato è fallito perché è diventato politico. Dare colpe non serve ma bisogna imparare dagli errori. Altre città hanno guardato lontano. Ma non l'Amministrazione fasanese che si è lasciata sfuggire l'ospedale»
Carparelli: «Sulla questione ospedale faccio mia un'idea forte già espressa dall'assessore regionale Fabiano Amati: “Dovranno passare sul mio cadavere”. Io dico la stessa cosa in caso di elezione. Il nostro presidio ospedaliero deve essere difeso. E lo faremo fino a quando non sarà reso pubblico il bando di gara che avvierà l'edificazione del nuovo presidio d'eccellenza. Non importa che lo si faccia a sud o a nord. Ma fino ad allora l'ospedale non si tocca. Anzi, tramite l'assessore Amati, ho chiesto espressamente un incontro con il Governatore Nichi Vendola proprio per avere risposte chiare in merito»
Di Bari: «Come operatore sanitario, per quanto concerne l'ospedale, dico che il grosso errore è stato fatto quando il piano Fitto non è stato portato a termine. Noi avremmo avuto un polo medico e Ostuni un polo chirurgico. Non c'è, purtroppo, nessuna possibilità di far restare a Fasano il polo nascita in quanto non esiste un equipe operatoria che sia in grado di assicurare la continuità. A meno che non arrivi un esercito di medici, anestesisti e infermieri, cosa impossibile, almeno ostetricia è destinata a chiudere»
Nel piano casa, cosa avete previsto per l'edilizia popolare e sociale?
Schiavone: «E' un dovere cercare di prendere quanti più finanziamenti possibili. Se una città ha già un Pug è avvantaggiata su tanti fronti. L'edilizia popolare è uno di quei temi su cui è facile fare speculazione e chiacchiere. Facciamo le persone serie. Si facciano le cose per le persone bisognose»
Di Bari: «Attualmente, a causa di un piano regolatore già vecchio all'atto della sua approvazione, ci sono condizioni irreparabili. Il Pug era nelle nostre intenzioni già dalla precedente Amministrazione. Ora nel nostro programma è al primo posto per quanto riguarda il settore urbanistico. Intanto ci stiamo affidando alla rigenerazione urbana che ci sta facendo recuperare diverse zone degradate dalla città. Altro impedimento per le lottizzazioni sono gli ulivi secolari, motivo di discussione anche con la Regione Puglia»
Bianchi: «Riguardo alle politiche abitative noi badiamo molto ai problemi che riguardano i single, le giovani coppie o coloro che hanno difficoltà economiche. Quindi, nel nostro progetto, abbiamo previsto un programma di edilizia sociale agevolata che fa riferimento alla legge regionale n. 12 del 21 maggio del 2008 che permette la trasformazione di ambiti del piano regolatore e l'assegnazione gratuita da parte del soggetto proponente l'intervento edilizio di una quota di alloggi da destinare, appunto, ad edilizia sociale agevolata. Ad esempio su dieci abitazioni private tre devono essere cedute al Comune»
Carparelli: «Penso che siamo nelle condizioni di proporre ad alcune zone del nostro territorio, tipo la zona ex Asi di Fasano, di farle diventare progetti pilota. Comunque penso che ci siano tre livelli su cui soffermarci. Il primo riguarda i piani di edilizia popolare di cui il paese avverte una forte esigenza. Il secondo livello è un monitoraggio serio delle abitazioni popolari alcune delle quali mi dicono chiuse. Per ultimo la rigenerazione e la riqualificazione. Molti immobili di proprietà comunale nel centro storico che potrebbero essere ceduti a cittadini che vivono in stato di precarietà»
La vostra posizione sulla tassa di soggiorno?
Di Bari: «La tassa di soggiorno l'avevamo già istituita da quest'anno avendola annunciata il mio assessore al bilancio nella conferenza di fine anno. E' stata messa in stand-by in quanto molti pacchetti turistici per questa stagione erano stati già venduti. Ecco perché abbiamo optato per il suo differimento nel 2013 dopo un tavolo in concerto con gli albergatori»
Carparelli: «La tassa di soggiorno il sindaco Di Bari l'aveva già prevista e che gli operatori per questo avevano protestato non solo per i pacchetti già venduti ma anche perché c'è in giro un po' di sofferenza e quindi hanno chiesto di prorogare la tassa e di discuterne preventivamente. Chiedono una deroga biennale e di applicarla solo in alta stagione mentre nella bassa eliminarla».
Bianchi: «La tassa di soggiorno mi vede contrario e la abolirei a prescindere».
Schiavone: «Alla tassa di soggiorno dico no perché i turisti devono lasciare sino all'ultimo centesimo del loro portafogli. Dobbiamo essere ladri dello sviluppo degli altri per far crescere Fasano».
Si impegna ad inserire in Giunta donne e giovani? E a chi, tra i suoi avversari, affiderebbe un incarico assessorile?
Di Bari: «Per l'impegno non ci sono problemi. Lo posso sicuramente prendere. In Giunta sarà garantita la presenza sia delle donne che dei giovani. Dei miei avversari porterei in Giunta la professoressa Stella Carparelli affidandole la pubblica istruzione e a Vito Bianchi la cultura. Elio Schiavone lo lascerei al suo studio da ingegnere».
Carparelli: «A Di Bari darei magari l'assessorato alla sanità e ai servizi sociali così se chiudono l'ospedale avrà da fare qualcosa. Scherzi a parte sono dieci anni che Fasano non ha una rappresentanza femminile in Giunta anche lo stesso sindaco lo aveva promesso nella sua precedente campagna elettorale. E' difficile credere a quanto ha detto il sindaco per le sue remore verso chi non ha mai praticato amministrazione. In questa tornata elettorale la politica è riuscita, per fortuna, a portare in campo tante donne e tanti giovani. Nella mia Giunta è chiaro che avrei presenze femminili».
Bianchi: «Il nostro movimento è fuori dai giochi politici. Noi ragioniamo in modo orizzontale e non verticale. Per cui per noi gli assessori non hanno questo senso di piramide da rispettare. Per noi vale la squadra. E così come non ci interessano gli assessori non ci interessa neppure il sesso degli assessori. A noi preme il cervello delle persone che deve essere messo a disposizione della comunità».
Schiavone: «Se una persona è capace io la metto in Giunta a prescindere dal sesso, altezza e colore politico. La squadra deve essere composta dalle persone migliori nei rispettivi ruoli. E' probabile anche che si scelgano assessori da fuori città per usare questi criteri. Di certo non saranno presi tra i consiglieri in quanto essendo stati eletti hanno un dovere verso i cittadini».
Un tweet finale: perché dovrebbero votarla?
Schiavone: «Perché pensiamo di avere la competenza, l'esperienza, crediamo di conoscere comprensori turistici in tutto il mondo per cui perché non farlo?»
Di Bari: «Sarò telegrafico: non capisco perché non dovrebbero votarmi»
Bianchi: «Occorre votare il movimento “in Comune” con Vito Bianchi sindaco perché è l'unica maniera per liberarvi dalla schiavitù del tornaconto personale. E' l'unico modo per cercare giustizia e prospettive per noi, i nostri figli e per dare un sorriso anche a chi ci ha lasciato questo territorio, come i nostri padri»
Carparelli: «Spero scelgano me perché sono una persona seria, che lavora per obiettivi e quando li ha chiari li persegue con determinazione. E sono da sempre un ultras del Fasano»
di Redazione
16/04/2012 alle 03:11:11
Faccia a faccia: cosa pensano i candidati sulla questione Imu
Tanta gente per il primo confronto pubblico tra i candidati sindaco di Fasano
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