I giovani fasanesi, risorsa per la politica locale sempre più in crisi

FASANO - I giovani a confronto nel percorso che porta alle Amministrative del 6 e 7 maggio. Proprio “I giovani parlano alla città” era il tema dell'incontro organizzato, al Laboratorio Urbano, dal quotidiano telematico Gofasano.it diretto da Giannicola D'Amico. Tredici under 35, uno in rappresentanza per ognuna delle liste in campo: Pierfrancesco Palmariggi (Udc), Antonio Pagnelli (Fasano cambia colore), Giuseppe Palazzo (Pd), Giuseppe Rosati (Api), Raffaele Trisciuzzi (“in Comune”), Vita Olive (Fli), Gaetano Vinci (Cristiano Riformisti), Leonardo D'Amico (Circoli Nuova Italia), Marco Mancini (Giovani per Fasano), Rosa Marinuzzi (Pdl), Vincenzo Indiveri (Idv), Domenico Cofano (Sel) e Angelo Cofano (Noi Centro-Fasano Democratica).

Un esperimento decisamente riuscito data la partecipazione, soprattutto da parte dei più giovani vogliosi di riscoprire la vera essenza della politica. Dopo una breve autopresentazione  la serata è partita con la proiezione di un video nel quale alcuni cittadini fasanesi ponevano domande ai giovani candidati, su diversi temi.  Tutti i candidati hanno espresso la loro posizione, riportando le proprie idee e manifestando tutto il malcontento presente nel mondo giovanile ma, allo stesso tempo, proponendo buone idee basate sulla concretezza e la voglia di fare. Le proposte sono state molteplici: sportelli sul lavoro, portali a favore dei giovani, aree con accesso internet libero, piste ciclabili. Senza trascurare il punto cardine quale il lavoro. I giovani hanno espresso la chiara e forte volontà di riportare in consiglio comunale la loro voce, di qualunque colore o opinione essi siano. In un altro video i quattro candidati sindaci (presenti al dibattito) hanno espresso quali sono i loro progetti sulle politiche giovanili.

Dal dibattito è emerso che ci sono davvero delle spiccate individualità tra i giovani fasanesi che andrebbero coltivate e si spera che non accada quello già visto in passato quando, una volta finita la tornata elettorale, la linea verde viene accantonata a favore di menti vetuste e senza lungimiranza.