POLITICA
Fratelli d’Italia Fasano risponde a CivicaMente
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Grazia Neglia, Coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia
Fasano - Questo il testo della nota stampa a firma di Grazia Neglia, Coordinatore Cittadino Fratelli d'Italia:
«Abbiamo letto il comunicato stampa di “CivicaMente” Fasano dove il gruppo consigliare ed i suoi assessori invitano i cittadini ad una raccolta delle firme per il referendum per abrogare il “DDL autonomia differenziata” presentato dal Governo Meloni” e ci sembra giusto fare le dovute precisazioni. Innanzitutto, chiediamo a loro, come a tutti i partiti e movimenti di sinistra, dove erano nel 2001 quando c'è stata la riforma del titolo V della Costituzione? Se solo si sforzassero un pochino potrebbero essere onesti con loro stessi e ricordarsi che, in quella fase politica, a livello nazionale c'era un fasanese, un concittadino e loro leader indiscusso, nella "famigerata stanza dei bottoni" del Governo D'Alema che volle fortemente e a maggioranza la riforma dei poteri dello Stato devoluti alle Regioni. E, sinceramente, non ricordiamo tutta questa ansia !!! Se invece di fare politica becera, si leggessero gli atti, ci si accorgerebbe che il “Governo Meloni”, attraverso il DDL, dà attuazione all'articolo 116 della Costituzione, che prevede per le Regioni a statuto ordinario la possibilità̀ di chiedere allo Stato la gestione diretta su determinate materie, ossia quelle elencate dall'articolo 117 della Costituzione: ad esempio, l'istruzione, la tutela della salute, la protezione civile, il governo del territorio, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Per avere più̀ autonomia, in questi ambiti, le Regioni devono proporre un'intesa da stipulare con lo Stato e, una volta recepita la proposta, il Parlamento deve approvare una legge specifica a maggioranza assoluta. L'intero iter, dalla proposta dell'intesa all'approvazione, ed ancora dopo durante la vigenza, conosce il coinvolgimento delle Istituzioni interessate e degli organismi di controllo, fino alla scadenza o al rinnovo dell'intesa stessa. In via ulteriore, oltre al superamento del criterio della spesa storica, dovranno essere preventivamente calcolati i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) su tutto il territorio nazionale, ovvero il costo minimo che deve avere un servizio che impatta sulla vita dei cittadini. Infatti, se una Regione chiede più̀ autonomia su una materia, gli stessi costi devono essere previsti – e, quindi, coperti – anche per quelle Regioni che non hanno chiesto di avere competenze ulteriori. Inizialmente, dunque, le competenze saranno uguali per tutti. Solo in un secondo momento le Regioni che avranno i requisiti e che lo richiederanno potranno accedere alla differenziazione. Fratelli d'Italia ha dato un contributo fondamentale per migliorare il disegno di legge. Grazie a noi sono stati riaffermati dei principi sacrosanti, quali il rispetto dell'unità nazionale, la coesione territoriale e sociale, il finanziamento delle Regioni più̀ in difficoltà (anche se non firmano le intese), il coinvolgimento del Parlamento per determinarne il buon esito e la partecipazione attiva delle Istituzioni interessate. La gestione della “Res Publica” ed il proporsi ai cittadini per fare ciò, è una cosa seria e va fatta fare a donne e uomini capaci, vedasi Giorgia Meloni».
di Redazione
22/07/2024 alle 06:57:50
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