POLEMICA CONSIGLIO COMUNALE
Giacomo Rosato si allontana dalla politica:'non è una resa, bensì una seria riflessione'
Non si placano le polemiche dopo il Consiglio Comunale del 27 dicembre e il consigliere Giacomo Rosato illustra cosa l'ha tanto indispettito.
FASANO - Giacomo Rosato annuncia l'allontanamento dalla politica. Nella serata di ieri, venerdì 28 dicembre, in una nota diffusa alla stampa illustra i motivi che hanno portato alla minaccia di dimissioni dal ruolo di consigliere comunale durante la seduta di giovedì mattina.
Gli screzi con l'ex sindaco Donato De Carolis sono solo una delle concause che hanno indispettito il consigliere comunale tacciato di voler intralciare i lavori dell'assise e di un'acuta miopia inmprenditoriale.
Nella corposa nota trasmessa non si limita dunque a spiegare le motivazioni di questo allontanamento dall'attività politica ma fa leva anche sull'importanza dei giovani in e sulle varie attività lavorative alle quali non vuole sottrarre ulteriori energie e tempo.
"Ci tengo a precisare che la reazione che ho manifestato al termine del Consiglio Comunale non è stata spinta da ira, è un sentimento che non mi appartiene. Era solo sconforto, provocato, peraltro, da una serie di concause e, dunque, solo in parte riguardanti le esternazioni del Consigliere De Carolis.
Seppur febbricitante, parimenti ad altri colleghi nella stessa condizione, ravvisata l'importanza degli argomenti in discussione, mi sono recato ugualmente in Consiglio e grande è stato il rammarico nel notare le tante assenze tra l'opposizione. So bene che il giorno artatamente scelto non era proprio consono, ma proprio per quello, nei limiti del possibile, bisognava sforzarsi di essere tutti presenti, se non impediti da seri motivi o perché fuori città.
Il ruolo principale del Consigliere Comunale (opposizione e maggioranza) è quello di vigilanza e controllo sugli atti amministrativi. Per tale motivo, nell'interesse di tutto il Consiglio Comunale, in apertura, ho evidenziato che i termini di deposito degli atti (art. 42 del Regolamento) erano irregolari e che pertanto potevano nascere problemi di legittimità del tutto, con la conseguenza di sprecare il lavoro.
Successivamente si è passati alla discussione della pratica “Parco di Mileto” ed io ho esternato il mio parere favorevole allo sviluppo del territorio in ambito turistico-ricettivo, ringraziando, peraltro, gli imprenditori che mostrano interesse, investendovi. Il tutto, però, a patto che vengano seguiti percorsi legittimi e poco invasivi.
Dato che la società proponente beneficia già di concessione in tal senso, ho posto, pertanto, una serie di quesiti, per meglio capire la necessità della proposta di delibera con la quale si vuole perimetrare l'area tra i “territori costruiti”. Ciò permette, per dirla in breve, facilitazioni burocratiche amministrative non necessarie per quello che è l'iniziativa turistico-ricettiva in esame.
Ho evidenziato come, a mio parere, nell'interesse generale dei cittadini, andrebbero estese le perimetrazioni dei territori costruiti a tutte le zone d'espansione, così da permettere a tanti cittadini di beneficiare delle norme meno rigide sottese ai territori costruiti per effettuare eventuali e legittime opere murarie evitando molteplici passaggi burocratici.
Nel corso della discussione il Sindaco si è dimostrato alquanto seccato dalle richieste di chiarimenti sia da parte mia che di altri Consiglieri. Riguardo alla proposta di delibera dell'ex macello, verificabile da rendicontazione, mi sono subito dichiarato favorevole alla dismissione, in quanto trattasi di immobile difficilmente valorizzabile se non con la vendita. Anche qui, avevo dei dubbi sull'interpretazione di una legge ed ho chiesto semplicemente chiarimenti onde evitare vizi di forma che invalidassero l'atto. Si è notato il malcontento ulteriore del Sindaco sulla richiesta.
Al rientro nell'aula, da cui mi ero momentaneamente allontanato, mi hanno riferito che nel frattempo c'era stata una dichiarazione di De Carolis che, in un certo modo, mirava a ridicolizzare l'operato mio e di qualche altro collega Consigliere. A tale dichiarazione seguiva un ringraziamento a De Carolis da parte del Sindaco…
Infine, si è passati alla trattazione della proposta di delibera riguardante l'accordo di programma su Savelletri.
Nell'interesse delle famiglie che hanno acquistato le abitazioni, mi sono dichiarato subito propenso alla ratifica; ho proceduto con alcune rimostranze riguardo al fatto che ritenevo troppo periferica la realizzazione del parco giochi, difficilmente raggiungibile a piedi e facile preda di vandali. In più, avevo semplicemente chiesto perché non ci fosse una bozza di convenzione a valore, con anche l'esatta quantificazione monetaria delle aree a standard di pertinenza.
Stranamente, visto che non è nel suo stile, ho constatato una seccata reazione del Sindaco che mi ha tacciato di “far perdere troppo tempo”.
Ebbene, qui non ho retto, mi sono sentito svuotato nel mio ruolo. Mi sforzo di essere pratico ma sono umano e probabilmente debole su alcuni aspetti; cercavo di capire per meglio valutare, contribuire. Evidentemente, si mira ad sminuire il confronto politico, elemento base della democrazia.
Quando ci sono le campagne elettorali, il messaggio comune di tutti è: “puntiamo sui giovani, aiutiamoli a formarli per creare una nuova classe dirigente”. Invece, almeno nel mio caso, quando qualcuno si sforza di capire, di proporsi, si fa di tutto per tenerlo sotto la cenere, salvo interpellarlo quando bisogna racimolare voti.
Cosi come verificatosi con l'allora candidato Sindaco De Carolis. Quanto interesse sul mio nome per avermi in lista! in apparenza qualitativo, ma alla fine solo legato alla fortunata circostanza di beneficiare dei voti di una famiglia numerosa ed unita e tanti amici che puntualmente mi sostengono. Conosciamo bene quale fu l'epilogo…ringrazio oggi per allora, cosi' come ringrazio, se a me si riferiva, dell'affermazione “non vedono più lontano della loro scarpa”.
Mi rendo conto che io, con i miei difetti, non sono a mio agio in alcuni contesti e situazioni. Non solo alla ricerca di luce politica e, pertanto, non vedo come possa sentirmi oscurato. Tra l'altro, da cosa e chi? Riguardo all'allusione attribuitami di pensare in grande, è noto come nell'ultima tornata elettorale, parecchi sostenitori (che ringrazio), nell'ottica di un rinnovamento marcato, avevano avanzato la mia possibile candidatura. Rimasi in sordina, in quanto percepii difficoltà oggettive e soggettive sulla eventuale coalizione che si voleva costruire, unitamente a motivazioni personali.Tutti sanno come è andata a finire.
Sono tra coloro che, con piacere, ascoltano i consigli da chi ha più esperienza e capacità, soprattutto quando costoro si mettono a disposizione realmente e non solo a parole o in occasione di campagne elettorali a farsi.
Mi accontento del fatto che, probabilmente, da imprenditore, mi è più facile guardare “più in là della mia scarpa”.
Con le mie attività garantisco lavoro a tanta gente; forse è più opportuno e socialmente giusto dedicarmici maggiormente, per riuscire a garantire i livelli occupazionali o magari aumentarli.
Nonostante tutto, sono felice di avere fatto questa esperienza, ho imparato tanto ed ampliato le mie conoscenze tecniche arricchendomi di numerose nuove amicizie (tra le quali quelle dell'ex sindaco socialista e l'attuale) che, viste le dinamiche, non voglio perdere a causa della politica stessa.
Sono sereno; almeno fino ad oggi, ho cercato di assolvere il mio compito nel migliore dei modi, facendo tante proposte, spesso ritenute innovative e di verificata efficacia.
Sono certo, fino a prova contraria, di aver sempre operato realmente e costantemente nell'interesse della comunità.
Ora, mi allontano per un pò dal mondo politico, valuterò il da farsi con la famiglia, gli amici, il mio gruppo di appartenenza e soprattutto con chi dovrebbe succedermi come Consigliere.
Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini, i colleghi consiglieri che spesso mi hanno supportato e coloro che mi hanno coadiuvato.
La mia non è una resa, ma una seria riflessione".
di Redazione
29/12/2012 alle 02:39:46
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