RESA DEI CONTI
Udc: Mastro confermato segretario cittadino ma il partito si spacca
Accesa riunione dei centristi che oltre al pediatra insediano anche Leonardo Cofano e Peppino Pace ai vertici ma soffia forte la linea del rinnovamento
FASANO – L'Udc di Fasano si spacca in due. Ieri sera (martedì 27 novembre) si è tenuta un'importante riunione tra gli iscritti al partito centrista alla presenza del segretario provinciale Ciro Argese e anche se alla fine ha prevalso la linea programmatica portata avanti dallo stesso Argese e dal segretario cittadino Franco Mastro quest'ultimo non sembra più avere il gradimento di buona parte del partito comprese alcune figure istituzionali come i due consiglieri comunali Tonio Zizzi e Giuseppe Colucci. Le premesse affinché la riunione fosse abbastanza “calda” c'erano tutte in quanto pare che qualche giorno prima si fosse tenuto un altro incontro a cui gli stessi consiglieri comunali non fossero stati invitati. Questo, naturalmente, ha indispettito non poco i due.
Comunque in apertura di dibattito Argese e Mastro hanno presentato la loro proposta di ufficio politico locale che prevedeva la conferma di Franco Mastro a capo della segreteria del partito, Leonardo Cofano come presidente dello stesso e Giuseppe Pace come terzo rappresentante. Un triumvirato composto da figure storiche dell'Udc fasanese che, però, è bene ricordare, sono usciti con le ossa rotte dalle scorse elezioni comunali. E gli altri, invece, smistati in una sorta di comitato ristretto composto da 12-13 persone che avrebbe incluso i due consiglieri comunali e figure attive del partito come il giovane Pierfrancesco Palmariggi o Domenico Mileti. Ma la proposta di Argese e Mastro non è stata ben accetta. I vari Zizzi, Colucci, Palmariggi, Peppino Martellotta e anche, in un certo senso, lo stesso Cofano non hanno subito dato il consenso all'operazione in quanto, per loro, anche all'interno dell'Udc è necessario un rinnovamento alla guida del partito e soprattutto un cambiamento generazionale proprio alla segreteria per dare nuova linfa al partito stesso. Pare che il lavoro fin qui svolto da Mastro sia stato criticato dai presenti alla riunione. Ecco quindi che in alternativa al pediatra sono venuti fuori i nomi di Palmariggi, di Luisiana Cassone e altri ancora. Due differenti modi di vedere la politica, quindi, che il segretario provinciale Argese, apertamente dalla parte di Mastro, ha risolto quasi imponendo la sua linea programmatica (nonostante Cofano e Pace si fossero dichiarati disponibili a fare un passo indietro per favorire proprio il rinnovamento del partito) e il triumvirato sarà al comando dell'Udc fasanese almeno sino alle prossime elezioni politiche. Dopo di che si terrà il congresso cittadino che alla luce di quanto si è visto ieri sera sconvolgerà certamente l'assetto verticistico del gruppo centrista fasanese.
L'imposizione di Argese ha lasciato l'amaro in bocca a parecchi dei presenti ieri sera ed ecco, quindi, la discrepanza creatasi tra le parti. Anche l'Udc ha i suoi rottamatori, dunque, e proprio questi ultimi, secondo alcune indiscrezioni trapelate, stanno pensando a un documento di sfiducia nei confronti del segretario Mastro. Sulla carta sembra una minoranza del partito ma le fila degli scontenti va aumentando. Questi ultimi avrebbero preferito già da ora un congresso cittadino che avrebbe potuto spazzare via i “dinosauri” attualmente alla guida. Questo perché, secondo il loro modo di pensare, non c'è più tempo da perdere e altri mesi di gestione Mastro potrebbero far calare ulteriormente il gradimento verso il partito. A sottolineare come proprio l'attuale segretario non abbia più la fiducia incondizionata da parte dell'intero gruppo ieri sera è venuto anche un secco no da parte di molti esponenti Udc al progetto “Casa dei moderati” che Mastro aveva sposato nelle ultime settimane. Per la cronaca la “Casa dei moderati” doveva essere un nuovo gruppo consiliare che doveva comprendere, oltre i due consiglieri comunali dell'Udc, anche Saverio Clarizio, Vito Loparco e Gianluca Cisternino con quest'ultimo che si era defilato quasi subito dal progetto. Dopo la riunione di ieri sera il progetto sembra essere definitivamente tramontato anche perché quella che sembrava una decisione collegiale dell'Udc così non si è rivelata con numerose voci contrarie. Addirittura pare che non ci fosse collegialità tra lo stesso Mastro e i due consiglieri comunali. Insomma, alla fine il triumvirato si insedierà e traghetterà il partito sino alle politiche anche se alcuni esponenti udiccini, soprattutto i più giovani, non disperano di poter tenere il congresso cittadino anche prima.
Dalla riunione, poi, è venuta fuori dai centristi fasanesi la volontà di esercitare una forte opposizione al governo cittadino guidato da Lello Di Bari. Nessuna fuga dei consiglieri comunali verso altri lidi ma, anzi, la ferrea decisione da parte di Zizzi e Colucci di essere protagonisti in un'opposizione che sino ad oggi ha dato solo sporadici segni di vita. Il partito cercherà di essere più a sostegno dei due loro rappresentanti. Insomma alla fine ecco che quasi tutti sono usciti “infelici e scontenti” dalla riunione il che lascia prevedere che non ci sarà vita facile per Mastro nelle prossime settimane. Il vento della rottamazione soffia forte anche sullo partito di Casini.
di Alfonso Spagnulo
28/11/2012 alle 07:18:21
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