PRIMARIE CENTROSINISTRA
Tra i due litiganti il terzo gode e qualcuno ha giocato sporco
Gente presa per strada e portata a votare e registrazioni fantasma: per le primarie ecco sbucare cattive abitudini politiche
FASANO – Un solo vincitore: Nichi Vendola. Una sorpresa: Matteo Renzi. Due sconfitti: Pierluigi Bersani e il Partito Democratico di Fasano. Sono queste le prime impressioni a leggere i numeri venuti fuori dalle urne di Fasano centro e Pezze di Greco nel primo turno delle primarie del centrosinistra. A sentire i protagonisti hanno vinto tutti o, almeno, tutti sono soddisfatti dell'esito. Ma in realtà non è assolutamente così. Vendola si conferma fortissimo e con tanto appeal tra i fasanesi nonostante i suoi sostenitori abbiano fatto poco o niente a livello di campagna elettorale. Sia Sel che “La fabbrica di Nichi” hanno preparato questo appuntamento in modo umile. Non si era sbilanciato neppure l'assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati ma se ha vinto Vendola di riflesso ha vinto anche lui essendo uno dei suoi più stretti collaboratori.
Di fronte a questa vittoria, come detto, c'è il rovescio della medaglia. I generali locali a sostegno di Pierluigi Bersani hanno dovuto ingoiare amaro. Giuseppe Palazzo ha ancora tanti anni per continuare a far politica e non deve demordere ma dopo questo schiaffone Checchino Laterrenia e Giorgio Pentassuglia si sentono alquanto “rottamati”. Diranno basta e si faranno da parte oppure proveranno ancora? E non basta neppure sapere che, con ogni probabilità, sarà Bersani a vincere queste primarie. Arrivare dietro anche a Renzi è il chiaro sintomo che il Pd, a Fasano, non esiste più. Le fratture interne lo hanno portato ai minimi storici e ancora una volta, nel noto dualismo cittadino, Amati ha avuto la meglio sul senatore Nicola Latorre che ha sponsorizzato, ovviamente, Bersani.
Ad appoggiare Renzi non c'era, almeno ufficialmente e ci si chiede anche il perché, nessun piddino. Solo esponenti della società civile guidati dai consiglieri comunali Giacomo Rosato e Antonio Pagnelli. Sono quelli che più hanno lavorato in queste primarie e l'aver superato la soglia dei 300 voti ripaga lo sforzo compiuto. Ma queste primarie, è giusto sottolinearlo, ha anche messo in mostra lati poco piacevoli.
Il primo, ad esempio, quello di raccattare gente per strada e portarla a votare magari pagando anche i due euro obbligatori. Oppure le stranezze dovute a registrazioni online fantasma. Infatti è capitato che al tavolo allestito per far registrare gli eventuali elettori si sono presentati alcuni cittadini che hanno denunciato come non riuscissero a registrarsi per via telematica in quanto risultavano già registrati. Addirittura un giovane ha apertamente confessato che qualcuno lo aveva fatto al posto suo e a sua insaputa. «Il sistema online è facilmente violabile – ha sottolineato -. E' evidente che chi si è registrato a mio nome aveva qualche piano per la mente ed è qualcuno che mi conosce bene. La mia data di nascita è facilmente reperibile su Facebook mentre, sapendo dove abito, è facilissimo risalire anche alla mia sezione elettorale». Atteggiamenti, questi ultimi, che certo non fanno riconciliare la gente con la politica.
di Alfonso Spagnulo
26/11/2012 alle 01:16:18
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