Bianchi sosterrà Di Bari? La risposta del Movimento

Fasano - Lo scorso lunedì 8 febbraio, avevamo inviato una domanda al consigliere comunale Vito Bianchi, relativa alla polemica scaturita dall'annuncio del dott. Lello Di Bari che il Movimento "in Comune" avrebbe sostenuto la sua candidatura a Sindaco.

A distanza di 10 giorni ci è giunta la risposta del Movimento, che quindi pubblichiamo integralmente: 

-Egregio professor Bianchi, a seguito delle numerose polemiche che si sono sviluppate sui social negli ultimi giorni, per il posizionamento politico del movimento “In Comune” nelle prossime elezioni amministrative, e poiché ha lamentato che nessun giornale ha chiesto informazioni dirette a Lei, può chiarire qual è al momento la posizione politica del movimento “In Comune” che rappresenta? In una intervista rilasciata al momento della presentazione della candidatura, mai smentita da nessuno, il candidato sindaco del centrodestra Lello Di Bari ha dichiarato che a sostenerlo saranno otto liste, una delle quali vi è quella di “In Comune”. È possibile capire se sono i giornalisti che si sono inventati tutto o è stato il candidato sindaco del centrodestra Lello Di Bari a fare un passo più lungo della gamba?

-In relazione alla specifica richiesta rivolta al movimento “in Comune” dalla vostra autorevole testata, ci preme innanzitutto ricordare, a quanti avessero smarrito il filo della storia, come il nostro sodalizio, già dalla fine del 2017, sia stato ufficialmente e immotivatamente estromesso dalla maggioranza che governa Fasano, con in primis il sindaco Zaccaria, che ha in questo modo tradito lo spirito di collaborazione che aveva animato in origine il percorso politico avviato nel 2016 con le elezioni amministrative. Peraltro, in tutta sincerità, dobbiamo confessare che, anche nel brevissimo periodo in cui siamo stati formalmente coinvolti nel governo della città, abbiamo avuto la costante sensazione di essere mal sopportati, specialmente per la dedizione alle nostre visioni e la solerzia nel volerle portare avanti, dalle questioni di politica culturale a quelle socio-ambientali o urbanistiche: e sarà certamente un caso, ma finché il prof. Vito Bianchi, consigliere comunale di “in Comune”, è stato presidente della commissione consiliare urbanistica, non si sono registrati sequestri di atti “scottanti” da parte delle forze dell'ordine, mentre invece, una volta che il prof. Bianchi è stato sollevato dall'incarico per volontà del sindaco e della sua maggioranza, è scoppiata una vera e propria tempesta in seno all'ufficio tecnico, e non solo. Ad ogni buon conto, dopo dieci anni di inesausta e appassionata attività politica, e anche alla luce del “respingimento” operato dal sindaco Zaccaria, il movimento “in Comune”, contrariamente a quanto qualcuno si potesse augurare, è sempre attivo e determinato a praticare la strada del bene comune e del riscatto socio-culturale del territorio, senza mai abdicare ai propri valori: prova ne sia la recente vicenda dell'ultimo consiglio comunale, ove il solo prof. Bianchi, fra tutti i consiglieri comunali, si è espresso negativamente nei confronti di una variante urbanistica che, predisposta in favore di Borgo Egnazia, presentava, a parere del movimento “in Comune”, diverse criticità. Quell'unico voto contrario, espressione di indipendenza e coerenza dinanzi a un fronte che ha compattato, inopinatamente, tutte le altre forze politiche di maggioranza e opposizione rappresentate in consiglio comunale (quasi in una anticipazione tutta fasanese di ciò che sarebbe avvenuto sul piano nazionale di lì a poco con il governo di Mario Draghi), è la misura esatta di ciò che il movimento “in Comune” ha rappresentato e rappresenta tuttora a Fasano: e cioè una voce libera, zero compromessi con i poteri forti e fedeltà alle proprie idee, piuttosto che alle poltrone, al denaro o al potere fine a se stesso. Fatta questa doverosa premessa, alla luce dell'odierno scenario politico locale, che si presenta alquanto fluido, e anche in previsione di una campagna elettorale anomala a causa della pandemia, abbiamo aperto una serie di consultazioni con altre forze politiche che hanno chiesto di incontrarci e hanno caldeggiato il confronto, riconoscendo e apprezzando i nostri valori ideali e le nostre prospettive: cosa di cui siamo grati ai nostri interlocutori. Nella consapevolezza che l'isolamento non porti da nessuna parte, al momento, pertanto, il movimento “in Comune” sta valutando se e con chi avviare un percorso condiviso, peraltro senza mai abdicare alle proprie convinzioni e alle proprie idee. Non abbiamo prevenzioni o pregiudizi verso nessuno, se ci si permetterà di coltivare la nostra azione politica: del resto, bisognerebbe ricordare ai politologi da social, subito pronti a puntare il dito senza un minimo di pudore, desiderosi di scaricare repressioni intime sugli altri o vogliosi di riabilitare trascorsi politici non sempre adamantini, che i movimenti sono “altro” dai partiti. In particolare, il movimento “in Comune” ha sempre respinto qualsiasi collocazione partitica, mantenendo una trasversalità tesa proprio a non farsi “cavalcare” dai partiti. In tal senso, attualmente il movimento “in Comune” si trova in una situazione tranquilla: se ci saranno le condizioni per scendere nuovamente in campo, assieme a chi voglia condividerne le istanze, il simbolo del sodalizio tornerà sulla scheda elettorale. Viceversa, l'azione di “in Comune” si esprimerà attraverso altri canali e con soluzioni alternative. Senza alcun problema. E con buona pace di chi, nei social, ci accusa: per che cosa, per quale delitto o inchiesta giudiziaria, per quale trascorso in carcere, ancora non ci è chiaro...

A margine di questa risposta, ognuno potrà trarre le dovute considerazoni sulla vicenda.