Consiglio Comunale: fuori Francesco Bianco dentro Zino Convertini

FASANO – All'indomani delle elezioni amministrative a Fasano, la composizione del consiglio comunale restava un'incognita, per via di una sentenza del Consiglio di Stato, del 21 maggio scorso, che attribuiva al comune di Chioggia un consigliere di maggioranza in meno per ragioni di percentuale.

In quel caso, infatti, secondo i calcoli dell'ufficio elettorale centrale, vennero assegnati 14 consiglieri alla maggioranza e 10 all'opposizione. Decisione non gradita dall'eventuale 15° eletto della maggioranza, che pensò bene di far ricorso al Tar e, in seguito, al Consiglio di Stato. Entrambi, però, rigettarono la sua richiesta, sostenendo che secondo l'articolo 12 del decreto legislativo n. 267 del 2000, si ricorre "all'arrotondamento all'unità superiore qualora il numero dei consiglieri da attribuire al gruppo o ai gruppi contenga una cifra decimale superiore a 50 centesimi", e quindi non nel caso di specie dove la maggioranza registrava di diritto 14,4 consiglieri.

Situazione analoga a Fasano, dove l'ufficio elettorale ha stabilito che alla maggioranza spettassero 14 seggi e all'opposizione 10. Prontamente, però, i Circoli Nuova Italia, affidandosi agli avvocati Valentina Mele e Giorgio Portaluri dello Studio Portaluri fecero ricorso al Tar. Secondo l'assetto in vigore, infatti, il partito che fa capo ad Antonio Scianaro perdeva il 15° eletto (Gina Albanese, seppur subentrata in consiglio a seguito delle nomine assessorili), lasciando spazio a Giacomo Rosato di Noi Centro e Fasano Democratica.

A distanza di qualche mese, giunge oggi la sentenza del Tar di Lecce che, già in passato, si era pronunciato diverse volte in favore della formula 15 – 9. Ad abbandonare l'assise sarà quindi l'avvocato fasanese Francesco Bianco, eletto tra le fila dell'Api.

«Siamo molto soddisfatti della sentenza emessa dal tribunale amministrativo - afferma Antonio Scianaro -. Eravamo certi del risultato sin dal primo momento dopo aver subito questo scippo. Ora si rafforza ancora di più la maggioranza e continueremo a lavorare come abbiamo fatto sinora.»