PORTO DI SAVELLETRI
La gestione privatizzata della sezione di Fasano della Lega Navale
Leo De Leonardis, ex assessore al Demanio Marittimo e ai Porti della Giunta Zaccaria, interviene sulla gestione e sul ruolo della Lega Navale a Fasano e sollecita l’approvazione del piano coste e del piano regolatore del porto di Savelletri

Fasano - Caro direttore,
non è mio costume andare a verificare, ostacolare capire all'interno di situazioni che non mi appartengono, ma, sollecitato da diversi concittadini, mi preme che si faccia chiarezza sulle concessioni della locale sezione della Lega Navale sia sul ruolo che svolge all'interno del Porto di Savelletri, sia sulle varie attività che dovrebbe svolgere.
La Lega Navale Italiana è un Ente Pubblico a base associativa, non economico, che ha come scopo la diffusione dell'interesse e dell'attenzione verso le tematiche relative al mare.
Tra le varie attività che essa dovrebbe svolgere ci sono:
– servizi di interesse pubblico;
– principi dell'associazionismo, al fine di svolgere attività di promozione e utilità sociale;
– promozione a sostenere la pratica del diporto, degli sport marinareschi e delle altre attività di navigazione concorrendo all'insegnamento della nautica;
– collaborare con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla definizione di adeguati parametri qualitativi in materia di formazione dei candidati agli esami per il conseguimento delle patenti nautiche in qualità di centro di istruzione per la nautica di diporto;
– svolgere attività culturale e promozionale e sviluppare corsi di formazione professionale.
Però nella sezione di Fasano, governata dallo stesso presidente in carica da oltre venti anni (sic!), tranne qualche donazione di Tv in cambio dell'utilizzo dei locali per svolgere incontri che si centralizzano sulla gestione privatistica del porto.
Non mi pare che nulla degli scopi associativi della Lega Navale venga fatto. Peraltro non vengono accettate neanche le domande di iscrizioni avanzate da nuovi tesseramenti che sono valutate da un direttivo costituito sempre dalle stesse persone che addirittura negano quello che le sezioni di paesi limitrofi accettano.
Stando così le cose, credo sia arrivato il momento di fare chiarezza per il bene di Fasano, del porto di Savelletri e per lo sviluppo dello stesso che porti benefici alla città.
A tale proposito mi auguro che, finita la stagione dei concerti, è bene che si pensi ad affrontare i problemi seri della città, a cominciare, entro le prossime settimane, dall'adozione del piano regolatore del porto di Savelletri, per dare un nuovo volto alla frazione balneare, mettendo in risalto il lavoro della pesca, senza trascurare l'aspetto turistico, con approdi e servizi lungo il nuovo specchio acqueo che permettano un serio rilancio della frazione.
Colgo l'occasione per ricordare il serrato lavoro da me svolto per il raggiungimento di due obiettivi: approvazione del piano coste e del piano regolatore del porto. Quest'ultimo adempimento è un atto propedeutico per il conseguimento del finanziamento del dragaggio del porto.
Devo constatare, purtroppo che il primo progetto è inspiegabilmente fermo ai box da oltre un anno, mentre il secondo giace da oltre sei mesi, nonostante il progetto sia stato protocollato dai tecnici esterni che hanno eseguito il lavoro, pagati dalla pubblica amministrazione.
Leo De Leonardis
di Redazione
07/10/2019 alle 05:22:29
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