MOVIMENTI POLITICI
Donato De Carolis lascia il gruppo consiliare del Partito Democratico e si dichiara indipendente
L'ex sindaco annuncia il passaggio al gruppo misto dichiarando di voler far tornare l'anima socialista in seno all'assise comunale
Donato De Carolis
FASANO – Forse non è il caso di parlare di un fulmine a ciel sereno ma è comunque una notizia che fa rumore nel mondo politico fasanese. Donato De Carolis abbandona il gruppo consiliare del Partito Democratico e si rende indipendente annunciando il ritorno del Partito Socialista in seno all'assise comunale. L'ex sindaco, dunque, annuncerà questa sua decisione dopodomani (lunedì 15 ottobre), nel corso del consiglio comunale, e lo stesso esponente socialista preannuncia diverse forti prese di posizione su alcuni temi relativi all'amministrazione locale. «Torno nella mia casa naturale – dice a Osservatoriooggi.it – De Carolis -. Era nell'aria questa mia intenzione politica di far tornare la posizione politica socialista in consiglio. Non si era mai assopita. Ho deciso di annunciarlo ora dato che tutta l'attività amministrativa successiva alle elezioni è partita. Mi riferisco, ad esempio, anche al lavoro delle commissioni consiliari. Mi rendo indipendente per una serie di ragioni. Intanto, come detto, far tornare in consiglio una storia politica, quella socialista, che è sempre stata protagonista nel cuore di questa città. Una presenza che va nella direzione del pluralismo e che può anche essere più libera di agire nell'interesse cittadino».
De Carolis, però, non manca di sottolineare come non si sia ritrovato nella collocazione precedente, quella in seno al Pd. «Le mie prime esperienze di questa legislatura non sono state positive – ribatte -. Avrei preferito un gruppo unico dell'opposizione con a capo il candidato sindaco, Stella Carparelli. Ma questa è venuta meno. E nel momento in cui ho chiesto anche sostegno, non perché lo pretendessi ma in quanto più esperto di molti altri, ho notato una risposta alquanto boriosa nel senso che alcuni giovani si sentono arrivati e sarei io quello che necessita di esperienza. I giovani vogliono essere protagonisti assoluti e, per fare un esempio, mi hanno lasciato solo in occasione dell'approvazione del bilancio che ritengo falso, intempestivo e poco trasparente. Volevo ricorrere al Tar in quanto ritenevo di avere l'appoggio dell'intera opposizione invece ho visto che mi avevano lasciato solo. Nessuno, a parte me, voleva contestare una procedura amministrativa falsata come quella dell'approvazione del bilancio in consiglio comunale con documenti non dati ai consiglieri o consegnati in ritardo».
Ce l'ha con l'intera opposizione De Carolis. La sua indipendenza lo porterà nel gruppo misto del consiglio comunale che, al momento, conta solo della sua presenza ma che potrebbe arricchirsi a breve anche di altri consiglieri. L'ex sindaco, nell'occasione, punta il dito anche contro la consultazione per la scelta della provincia che si terrà tra oggi (sabato 13 ottobre) e domani (domenica 14 ottobre). «E' tutta una farsa – attacca -. Una democrazia falsa e apparente quella mostrata dall'amministrazione comunale. Ho anche detto il mio parere agli altri del gruppo. Però tutti vogliono apparire protagonisti del nulla e questo mi ha infastidito al di là dei bravi ragazzi. Il sindaco non ha contattato neppure i sindaci dei Comuni a noi confinanti per cercare un'azione comune. Comunque le province vanno abolite tutte perché sono un intralcio al lavoro dei Comuni e della Regione. Si poteva tentare, d'accordo con altri Comuni, di portare avanti l'idea di un territorio nuovo». De Carolis torna ancora sulla sua esperienza all'interno del Pd. «Non mi sono mai ritrovato all'interno di quel contesto . ribadisce -. Il problema è che oggi i partiti vivono una crisi tale che tutti si sono messi sulla difensiva. Difendersi da che cosa poi non l'ho ancora capito. Io faccio un discorso generalizzato sull'opposizione. Sono dieci anime diverse. Io avevo visto nella candidata sindaco il collante di queste anime ma dopo questa è andata via. Ora sono tutti auto referenziati e tutti autosufficienti. E quindi dare un consiglio a chi sa già dalla nascita di essere preparato è difficile. Ora nascono tutti bravi».
Infine una stoccata anche all'intero centrosinistra. «La sinistra a Fasano è geneticamente perdente – continua l'ex sindaco -. Chi l'ha fatta vincere e io sono uno di quelli si rende nemico, o meglio, diventa nemico della stessa. Il centrosinistra è andato a casa, ai tempi miei, per colpa di beghe interne e dell'auto referenzialismo di alcuni suoi esponenti»
di Alfonso Spagnulo
13/10/2012 alle 12:09:21
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