VERSO LA CONSULTAZIONE
Questione province: per Fabiano Amati il posto di Fasano è nella città metropolitana
L'esponente politico spiega come sia più ragionevole per il nostro comune aderire alla città metropolitana piuttosto che alla Brindisi-Taranto
Fabiano Amati
FASANO – Sabato 13 e domenica 14 ottobre i cittadini di Fasano saranno chiamati a dire la loro sul riordino delle province. Anche l'assessore regionale Fabiano Amati ha diramato una nota in cui invita i fasanesi a partecipare alla consultazione e confessa anche di preferire la città metropolitana di Bari alle altre opzioni.
«Mi sembra più che opportuno consultare i cittadini fasanesi in vista del Consiglio comunale chiamato a deliberare sul riordino delle province, anche perché l'argomento non era contenuto nei programmi elettorali di nessun candidato sindaco e di alcun partito politico – dice Amati - Auspico che alla consultazione partecipino in tanti, compresi quelli che come me pensano che le province andrebbero soppresse completamente e che provano stupore nel prendere atto che un governo sostenuto dal Pdl e dal Pd, nei cui programmi elettorali del 2008 vi era l'impegno per la soppressione, non sia riuscito a presentare alle Camere un disegno di legge di revisione costituzionale. Nonostante tale vistoso inadempimento, è tuttavia in vigore una legge che assegna ai comuni come Fasano, appartenenti a province soppresse e confinanti con altre sopravvissute, il potere di assumere una decisione che mi sembra il caso di esercitare: le leggi si rispettano anche quando non si condividono. Circa il mio punto di vista; sono dell'opinione che le organizzazioni territoriali debbano essere congegnate rispondendo ad una domanda di omogeneità riferita ai servizi più importanti. Perciò se proprio volessimo dare un senso di merito (servizi ai cittadini) alla scelta da effettuarsi e nell'attesa che le province siano totalmente abolite, penso che il servizio più importante per Fasano, come per tutte le città, sia quello sanitario-ospedaliero, la cui organizzazione deve evidentemente corrispondere a criteri di omogeneità territoriali, avendo lo sguardo rivolto a ciò che presumibilmente potrà accadere in futuro.
Emerge allora l'iniziativa della costruzione del nuovo ospedale, localizzato tra i territori di Monopoli e Fasano proprio per corrispondere a flussi che prevalentemente si sviluppano nella provincia di Bari e nell'estremo nord della sopprimenda provincia di Brindisi (Fasano e Cisternino). Ne deriva allora che in questa materia l'unico argomento con un po' di senso e con qualche necessità di governo ultra comunale, sia l'appartenenza di Fasano e di Cisternino all'organizzazione sanitaria ed ospedaliera della Città metropolitana di Bari; fuori da questa ipotesi ci sarebbe spazio solo per un dibattito perditempo, perché non si capirebbe in che modo possa conciliarsi l'opinione ormai generalizzata sulla soppressione completa delle province, che anch'io sostengo, con l'espressione di un'opzione tra le province sopravvissute o l'istituenda città metropolitana. Se una cosa la si reputa inutile è sempre inutile, anche quando potrebbe servire a conservare un posticino di potere per il ceto politico».
di Redazione
11/10/2012 alle 15:01:12
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