Liste: dimenticate le quote rosa

FASANO - Quando l'orologio in piazza Ciaia ieri (martedì 3 aprile) ha rintoccato mezzogiorno non si erano ancora concluse le operazioni di consegna delle liste nell'ufficio elettorale del Comune di Fasano per l'occasione ubicato nella sala di rappresentanza. Gli ultimi a consegnare l'elenco dei candidati sono stati i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà e quelli di “Noi Centro-Fasano Democratica”. Il segretario generale del Comune Pasquale Greco, il dirigente comunali agli Affari generali Fernando Virgilio e il funzionario comunale responsabile dell'ufficio elettorale Marcello Nardelli hanno così preso in carico le documentazioni relative alle tredici liste che, come già ampiamente previsto nelle ultime settimane, saranno della partita amministrativa che si terrà il 6 e il 7 maggio. Nei corridoi comunali, come era logico attendersi, un via vai continuo di candidati, responsabili di partito ma anche semplici curiosi e appassionati di politica, questi ultimi curiosi di conoscere le ultime novità riguardanti le liste. La palla è poi passata alla sottocommissione elettorale che ha dovuto vidimare definitivamente gli atti presentati.

A Fasano quindi ci saranno quattro candidati sindaco. A cominciare dall'uscente Lello Di Bari che sarà sostenuto da cinque liste: Popolo della Libertà, Circoli Nuova Italia, Futuro e Libertà, Giovani per Fasano e Cristiano Riformisti. Una lista in più per la coalizione di Stella Carparelli che è sostenuta dalla civica “Fasano cambia colore”, Partito Democratico, Alleanza per l'Italia, Unione di Centro, Noi Centro - Fasano Democratica e Sinistra Ecologia e Libertà. Una lista a testa per gli altri due candidati. Mentre Elio Schiavone scende con l'Italia dei Valori, il professor Vito Bianchi avrà al suo fianco un movimento civico nato proprio per sostenerlo, “in Comune”. Rispetto a cinque anni fa c'è stata una drastica riduzione dei candidati alla poltrona di primo cittadino. Infatti nel 2007 erano ben sette. Logica conseguenza anche la diminuzione delle liste che passano, appunto, da diciotto a tredici. Sul numero di civiche la differenza è minima, solo una in meno rispetto alla scorsa tornata amministrativa, anche se occorre sottolineare come molti partiti con simbolo nazionale presenti nel 2007 ora sono scomparsi. Addirittura i maggiori, Forza Italia e Alleanza Nazionale da una parte e Democratici di Sinistra e Margherita dall'altra, si sono fusi formando rispettivamente Pdl e Pd. Ma c'è anche un altro dato che rende ancora più difficile raggiungere l'obiettivo: la diminuzione del numero degli eletti in consiglio. Sono sei in meno rispetto alle ultime elezioni dopo che la riduzione dei costi della politica imposta dal governo centrale ha portato il numero dell'assise da 30 a 24 consiglieri. Di riflesso, se chi vincerà adotterà il sistema di nominare assessori i più suffragati, saranno di meno anche le surroghe dovendo gioco forza Fasano avere massimo sette poltrone assessorili contro le dieci di questi ultimi anni.

Saranno dunque 308 gli aspiranti (quasi 200 in meno al 2007 quando, però, le liste erano composte da 30 persone) e alla faccia delle quote rosa le donne sono solo 73. La lista che ne ha inserite di più, ben 12 a rappresentare il 50% esatto dell'elenco, è stata la civica a sostegno della Carparelli “Fasano cambia colore” seguita dall'Api con 8 presenze del gentil sesso. In senso opposto solo 3 presenze femminili in Sinistra Ecologia e Libertà e in “Noi Centro-Fasano Democratica”. Scorrendo le liste viene sottolineata anche la strategia dei diversi partiti di inserire omonimi e parenti di candidati in altre liste. Sfruttare l'errore umano dell'elettore nello scrivere la preferenza fa parte anche del gioco. Una lotta all'ultimo voto che decreterà i suoi vincitori il 7 maggio o magari, in ultima analisi e in caso di ballottaggio, il 21 maggio.