Interrogazione sulla delibera taglia-ospedali: la risposta del sindaco Di Bari

FASANO – Non si è fatta attendere una prima risposta del sindaco di Fasano Lello Di Bari all'interrogazione dei consiglieri comunali di opposizione e i coordinatori delle forze politiche del centrosinistra in cui si chiede all'amministrazione comunale se intende impugnare la delibera regionale n. 1110 del 5 giugno scorso relativa al riordino ospedaliero. «Stiamo valutando, con i miei collaboratori – dice a proposito il primo cittadino – se fare o meno opposizione a questa delibera. Anche perché ci sono dei dati che fanno riflettere nell'interrogazione presentata ma anche alcuni che a me personalmente risultano in maniera diversa da quella riportata. Ad esempio la declassazione del pronto soccorso non c'è stata e questo mi consta personalmente. Il fatto che poi l'opposizione voglia che questo reparto venga valorizzato non può che farmi piacere dato che ne sono il primario. Insomma, condivido dei punti ma non degli altri che non rispecchiano la reale situazione. Oltre tutto ci sono impegni precisi presi da parte della Regione sul fatto di non toccare l'attuale situazione dell'ospedale in modo da non scendere sotto i 70 posti letto. Sono impegni che sono stati presi e pertanto, anche per rispetto delle persone che si sono impegnate in questo e in cui nutro la massima fiducia (il chiaro riferimento è all'assessore regionale Fabiano Amati, ndr), sono convinto che verranno onorati. Comunque valuterò insieme agli altri collaboratori cosa fare e nei termini previsti darò una risposta ai consiglieri d'opposizione».

Sul fatto che sino ad oggi non ci sia stata alcuna azione da parte dell'amministrazione contro la delibera taglia-ospedali Di Bari ribadisce i suoi concetti. «Anche quando è stato presentato il progetto del nuovo ospedale – conclude il sindaco – sono stati presi impegni sia dal rappresentante dell'Ares che dall'assessore Amati. Per questo non abbiamo pensato ad altre eventualità. Se però l'amministrazione al completo sarà dell'opinione di impugnare la delibera allora lo faremo».