RICHIESTA URGENTE
Tagli all'ospedale: l'opposizione chiede all'Amministrazione di impugnare la delibera
I consiglieri d'opposizione e le forze politiche di centrosinistra hanno presentato un'interrogazione all'Amministrazione comunale
L'ospedale di Fasano
FASANO – Dopo la richiesta di consiglio comunale monotematico straordinario presentata ieri (mercoledì 12 settembre) e firmata da quasi tutta l'opposizione (all'appello mancavano solo le firme di Vito Bianchi ed Emma Castellaneta) ecco un'altra iniziativa politica del centrosinistra. Questo pomeriggio (giovedì 13 settembre) i consiglieri comunali e i coordinatori delle forza politiche hanno consegnato a Palazzo di Città un'interrogazione urgente in cui chiedono all'Amministrazione comunale se intende impugnare la delibera regionale n.1110 del 5 giugno relativa al riordino ospedaliero.
“Premesso che con delibera di giunta regionale del 5 giugno 2012 n.1110 (Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012. Modifica ed integrazione al Regolamento Regionale 16.12.2010 n.18 e di riordino Ospedaliero della Regione Puglia) è stato disposto il ridimensionamento del numero dei posti letto per il Presidio di Fasano da 94 a 70 unità e la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia già eseguito – scrivono i consiglieri -; che con precedente deliberazione n.2791 del 15 dicembre 2010 i posti letto dell'ospedale di Fasano erano stati rideterminati in 24 per l'unità di ostetricia e ginecologia e 20 per pediatria; che la suddetta deliberazione che disponeva la chiusura dei reparti di ostetricia, ginecologia e Pediatria dell'ospedale di Ostuni non è mai stata posta in esecuzione dello stesso nosocomio che ha continuato ad usufruire dei posti letto sia di ostetricia che di pediatria e che, anzi, quanto al reparto di ostetricia risulta essere ancora attiva nonostante anche per quest'ultimo presidio sia stata disposta la chiusura con la stessa delibera del 5 giugno 2012; che tale situazione ha determinato una ripartizione dei ricoveri nei suddetti reparti fra i due presidi rendendo basso il tasso di occupazione di posti letto e determinando una mancanza di produttività soprattutto per l'ospedale di Fasano; che la frammentazione dei ricoveri fra i due presidi e la permanenza dell'apertura dei reparti suddetti presso la struttura di Ostuni ha inficiato e compromesso la verifica della Regione che, nel determinare la riduzione o la soppressione dei posti letto, si attiene al criterio prettamente matematico e qualora il dato acquisito per ogni singola struttura non risponda ai parametri fissati ne deduce che “.… i dati di ricovero evidenziano un'attitudine a rivolgersi ad ospedali anche fuori della propria provincia, suggerendo la capacità dei cittadini di selezionare l'ospedale in funzione dei bisogni”; che sarà disposta la chiusura di altri ospedali caratterizzati da basso tasso di occupazione di posti letto, dalla in appropriatezza, bassa complessità delle prestazioni ed in ogni modo la chiusura degli ospedali con meno di 70 posti letto e che per tale ragione Fasano è a forte rischio;
considerato che i dati sono falsati da tale situazione; Fasano è una città con densità abitativa già di suo superiore alle altre realtà e che nel periodo estivo vede notevolmente accresciuta l'utenza; che il nosocomio fasanese ha una struttura indubbiamente più qualificata rispetto all'ospedale di Ostuni e, pertanto, non può e non vuole rinunciare a tale servizio territoriale di cui anzi chiede il potenziamento; che, anche per tali ragioni, il pronto soccorso di Fasano non può essere declassato a punto di primo soccorso ma, anzi, valorizzato, unitamente agli stessi operatori, al fine di offrire un intervento efficace ed efficiente che spesso viene dirottato verso altri ospedali; che, sicuramente ottimisti e fiduciosi in ordine alla costruzione del nuovo ospedale, ritengono che, nel frattempo, vadano posti in essere tutti gli atti e le azioni a tutela dell'attuale struttura sanitaria e nessuno possa assumersi la responsabilità di lasciare la città, sia nelle more della costruzione del nuovo edificio che nella malaugurata ed improbabile ipotesi di non realizzazione della auspicata nuova struttura, sfornita di un servizio territoriale di così grande importanza; che i partiti di opposizione hanno già rivolto l'invito all'Amministrazione comunale ad impugnare la delibera regionale del 5 giugno 2012 sia nei precedenti consigli comunali che attraverso propri comunicati divulgati attraverso gli organi di stampa;
è opportuno che, su questi temi fondamentali per il comune territorio, il consiglio comunale prenda una posizione decisa ed unitaria per salvaguardare l'ospedale e che tutte le forze politiche si schierino compatte nelle sedi istituzionali ed esperiscano le azioni giuste per la tutela dei diritti dei cittadini chiedono quale sia l'intendimento dell'Amministrazione in merito all'impugnazione della delibera regionale n.1110 del 5 giugno 2012”. Dat i i termini di legge in scadenza per la proposizione dell'impugnazioni i consiglieri chiedono all'Amministrazione di rispondere con urgenza e per iscritto all'interrogazione.
di Redazione
13/09/2012 alle 22:35:16
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