Massimo D'Alema all'inaugurazione del comitato elettorale del fasanese Giuseppe Palazzo

FASANO - E' stato inaugurato nel pomeriggio di ieri (mercoledì 7 febbraio), in via Roma a Fasano, il comitato elettorale di Giuseppe Palazzo, l'avvocato fasanese candidato alla Camera dei Deputati, nel Collegio Uninominale n. 13 (Brindisi, Fasano, Ostuni, Cisternino, Carovigno, Ceglie Messapica e San Vito dei Normanni) per Liberi e Uguali. A introdurre l'incontro è stato Alessio Franchini, del coordinamento di Articolo1 MDP di Fasano. Sono anche intervenuti Pier Luigi Sozzi, candidato di LeU al collegio uninominale del Senato e Vito Antonio Antonacci, secondo nel listino proporzionale alla Camera nel Collegio Puglia 3 che comprende Fasano.

A concludere la serie di interventi è stato Massimo D'Alema, capolista di LeU al Senato della Repubblica. “Bisogna cercare di parlare con i cittadini dei loro problemi reali - ha dichiarato l'ex presidente del consiglio -. Qui, in questa nostra Puglia, in questa parte della Puglia, il problema del lavoro, le prospettive dei giovani, il problema del diritto di tutti i cittadini di essere curati, la difesa dell'ambiente, i temi veri che riguardano la vita delle persone degli anziani dei giovani. Dalle polemiche è meglio starne fuori. Il tema fondamentale che preoccupa tutte le famiglie è quello del destino dei ragazzi e delle ragazze, che o se ne vanno perché non trovano lavoro, se lo trovano è precario, incerto. Questo è il grande tema a cui dare risposte ed è mancata sin qui un'azione dei governi nazionali in questi anni, soprattutto, che sostenga lo sviluppo del Mezzogiorno, che offra una prospettiva alle nuove generazioni. Tutti quelli che dicono votate per me che andrò a governare sono dei bugiardi - ha poi proseguito D'Alema parlando della legge elettorale -. E' pieno di bugiardi in questa campagna elettorale. Innanzitutto i cittadini siano consapevoli che con questa legge nessuno avrà la maggioranza. Che il voto utile è quello che manda in Parlamento persone autorevoli in grado di difendere gli interessi dei cittadini e di rappresentarne i bisogni e le speranze. Poi io penso che, come dice la Costituzione, il Presidente della Repubblica, ha il compito di indicare il Presidente del Consiglio. Se c'è una maggioranza parlamentare che glielo suggerisce, il Presidente della Repubblica prende atto. Se non c'è il Presidente della Repubblica deve prendere l'iniziativa di proporre una personalità al di sopra degli schieramenti che si sono confrontati e chiedere a tutti i partiti un atto di responsabilità. Anche perché non credo che si possa ritornare a votare con la stessa legge elettorale, come hanno detto Berlusconi e Renzi, due clamorosi bugiardi, tutti e due. E' evidente che l'uno e l'altro pensano piuttosto a mettersi d'accordo tra loro che non a portare il Paese alle elezioni un mese dopo. Sinceramente è abbastanza avvilente assistere a queste schermaglie fasulle, soprattutto da parte di chi questa legge elettorale l'ha voluta. Nasce da un accordo tra Berlusconi, Renzi e Salvini. Non è figlia del destino. E' il risultato di una scelta politica sbagliata, dannosa per il Paese e di cui chi l'ha fatta non si prende le responsabilità. Sono preoccupato di un voto legittimo, comprensibile, anche perché nasce da un sentimento di protesta motivato, che però non produrrebbe nulla. Non è in grado di produrre una prospettiva di governo per il Paese. Noi diciamo alle persone che sono arrabbiate che mettiamo in campo una proposta nuova, Liberi e Uguali, che è una proposta per cambiare le cose, non per sfasciare tutto".