NOTA POLEMICA
Antonio Scianaro: 'Pagina nera nell'ultimo consiglio comunale: usati metodi Staliniani'
Il capogruppo consiliare dei Circoli Nuova Fasano punta il dito sia sull'atteggiamento del presidente del consiglio che in merito al punto non votato
FASANO - "Nell'assise del consiglio comunale del 30 ottobre scorso, si è conclusa una delle più brutte giornate della mia esperienza politica di oltre 15 anni, dove all'ordine del giorno si doveva discutere della “Approvazione e modifiche alle norme tecniche di attuazione del vigente piano regolatore di Fasano”. A parlare è il consigliere dei Circoli Nuova Fasano Antonio Scianaro. "Mentre si assisteva al fuggi fuggi di molti consiglieri comunali - continua Scianaro -, il Presidente del consiglio, facendosi scudo di una nota del segretario generale sulla incompatibilità, non dava la parola ai consiglieri per discutere sull'argomento. Metodi a dir poco “Staliniani”. Da oltre un anno giace (ormai abbandonata nei cassetti degli uffici) una delibera di giunta dell'amministrazione Zaccaria, la 154 del 20 ottobre 2016 “Riattivazione del procedimento amministrativo del Piano di Recupero", che dava immediato mandato al dirigente del settore Pianificazione e Gestione del Territorio, per intervenire sulle prescrizioni regionali.
Non si vuole essere faziosi - va avanti il consigliere comunale dei Circoli Nuova Fasano -, ma tali modi ed azioni, sconfessano tutto quello che da circa due anni ZAC e company, sventolano attraverso proclami, comunicati ed atti di indirizzo amministrativi, assolutamente inutili e improduttivi di risultati. Si cerca di superare in modo poco trasparente e maldestro, la bocciatura del “Piano di recupero Fasano - Savelletri - Torre Canne” da parte della Rgione, quella triste pagina che ha segnato profondamente questo Ente, che ha bloccato lo sviluppo urbanistico ed economico della città di Fasano, e che portò alla sospensione del sindaco Di Bari poi assolto, ed alla condanna anche in secondo grado, del consigliere Amati per abuso d'ufficio, ancora oggi seduto tra gli scranni del consiglio regionale (nonostante la legge Severino) ed in pista per le prossime elezioni politiche. Questa è la nuova amministrazione! Quella dello Zac, del taglio con il passato, della (mancanza) di partecipazione pubblica, della (mancanza) di trasparenza, che avrebbe dovuto rappresentare un cambio di marcia. Quale modello di sviluppo urbanistico si vuole offrire alla nostra città ed a tutte le frazioni di Fasano? Modificando solo alcuni articoli delle norme tecniche e trasferendo ad un Commissario nominato dalla Regione Puglia tale delicato compito? Ci si è voluti sollevare da qualsivoglia responsabilità lasciando il campo alla solita regia Macchiavellica? Non vorrei essere al posto del futuro Commissario! Vedremo di chi saranno gli immobili e/o le aree beneficianti e da chi saranno occupati gli stessi. Il ritiro del punto all'ordine del giorno, e l'avvio del procedimento per la realizzazione del nuovo Piano Urbanistico Generale, sarebbe stato da parte del sindaco Zaccaria, un vero gesto di grande responsabilità. Come recitava un detto, “a pensare a male si fa peccato, ma qualche volta si azzecca".
di Redazione
03/11/2017 alle 05:37:05
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