Il Partito Democratico di Fasano si riunisce in assemblea e pianifica il dopo Palmariggi

FASANO - Il Partito Democratico a Fasano pensa al dopo Palmariggi. Si è tenuta ieri sera (sabato 7 ottobre), infatti, un'assemblea del Pd locale che ha segnato le linee pre-congressuali che porteranno all'elezione del nuovo segretario cittadino. Alla riunione di ieri sera c'erano tutti i big piddini fasanesi ad iniziare dal senatore Nicola Latorre, dal consigliere regionale Fabiano Amati e dal sindaco Francesco Zaccaria. Dall'assemblea è venuto fuori, come detto, che Pier Francesco Palmariggi non si ricandiderà alla segreteria cittadina. Il successivo confronto ha fatto emergere che si vuol puntare, per la successione, ad una candidatura unitaria ma nomi, almeno ieri, non ne sono stati fatti. L'assemblea ha così dato il compito al segretario uscente Palmariggi, al segretario provinciale Giovani Democratici Andrea Di Bari e al capogruppo consiliare del Pd Donato De Carolis il compito di fare consultazioni con la base affinché si riesca a trovare un candidato che metta d'accordo tutti. Oltre che di segreteria nel dibattito è emersa la necessità di rafforzare il partito in vista dei prossimi, importanti, appuntamenti elettorali. Essendo un'assemblea precongressuale non si sono toccati temi politici come, ad esempio, l'eventuale allargamento della maggioranza.

Ma tornando alla segreteria cittadina del Pd ecco come questo ruolo, in questo momento politico cittadino, si rivela molto importante. Ecco quindi che il triumvirato deputato alle consultazioni potrebbe anche trovarsi di fronte a più candidati al ruolo. Quando nell'ottobre del 2013 il Pd scelse la linea giovane eleggendo Pier Francesco Palmariggi ci si trovava in un contesto politico cittadino diverso. Ora il Partito Democratico è alla guida della città e probabilmente cercherà di scegliere una figura che abbia già esperienza politica. Magari a togliere le castagne dal fuoco potrebbe essere lo stesso Palmariggi con un ripensamento e offrendo nuovamente la disponibilità a continuare come segretario del partito. Un'ipotesi a oggi remota ma non impossibile. Ma allora chi al suo posto? Qualche vecchia volpe rispolverata o continuare sull'onda del rinnovamento? Molti giovani scalpitano anche perché guardano al cammino del segretario uscente che nel giro di pochi anni è diventato consigliere comunale e per di più ha ottenuto la speciale delega alla valorizzazione internazionale del territorio. Il Pd, come tutte le altre forze politiche cittadine, si appresta ad una nuova e difficile campagna elettorale. Per di più c'è il serio rischio che ci siano propri esponenti in lizza (vedi senatore Latorre e Fabiano Amati) il che fa aumentare le responsabilità della scelta. Quest'ultima non sarà facile perché il nuovo segretario potrebbe bruciarsi in tutta fretta se le politiche dovessero andar male per il Pd. Ecco quindi che queste settimane che separano il partito dal congressso serviranno a capire anche la compattezza stessa dei democratici fasanesi. Infatti se non emergerà una candidatura unitaria si andrà inevitabilmente allo scontro interno. E questo i big del partito cercheranno di evitarlo. A qualsiasi costo.