A Fasano la polemica politica diventa social

FASANO - Una volta c'erano le piazze, quelle vere, perparlare di politica. I vari esponenti di partito salivano su di un palco e "urlavano" ragioni, rancori, programmi e intenzioni. Oggi c'è ancora una piazza ma è virtuale. Si chiama Facebook e se da una parte raggiunge migliaia di persone dall'altra permette a tutti di poter intervenire, anche se non si è 'politici'. E negli ultimi giorni anche la politica fasanese pare abbia scelto il social network più famoso al mondo per dibattere sui problemi cittadini. L'ultima polemica, in ordine di tempo, l'ha creata un post scritto dall'ex assessore all'urbanistica Giuseppe Angelini che ha parlato di un'opposizione troppo silenziosa. "L'ossimoro è una delle mie figure retoriche preferite della lingua italiana - scrive Angelini -. Rende in modo immediato ed efficace un concetto accostando due termini di significato opposto. Quale espressione può meglio rappresentare il comportamento della opposizione consiliare fasanese? 5 giugno 2016: si confrontano 5 candidati sindaci: Lello Di Bari, Giacomo Rosato, Antonio Massimiliano Clarizio, Francesco Zaccaria e Raffaele Trisciuzzi. Il 19 giugno 2016 si sfidano al ballottaggio Giacomo Rosato e Francesco Zaccaria, con la vittoria di quest'ultimo che diventa il nuovo sindaco del comune di Fasano. Questa è storia, ma era il 2016, l'anno scorso, non vent'anni fa. Come è possibile che neanche i candidati sindaci sconfitti pungolino l'amministrazione in carica rispetto ai temi di pubblico interesse? Fatta eccezione per Antonio Scianaro (pur non candidato come sindaco), ontologicamente all'opposizione ed eccezionale megafono del sentire di singoli o gruppi di cittadini e per Lello Di Bari negli ultimi due mesi, apparentemente ricreduto del discutibile appoggio offerto al ballottaggio a Zaccaria, gli altri tacciono. Clarizio è scomparso dalla vita pubblica tornando a fare a tempo pieno l'imprenditore. Ma Trisciuzzi e Rosato? Facebook racconta che il primo questa estate è stato lontano per una esperienza personale di quelle che ti cambiano in positivo l'esistenza che ti relativizzano un mare di cose, ma questo attiene al lato privato. Io chiedo sul piano pubblico dove sia la parte politica che egli rappresenta? Come è possibile affidare solo allo sfogo sui social tante rimostranze che sentono i cittadini, la "gente", per usare una parola molto (ab)usata? Non è che questa latitanza è un effetto di una grave malattia diffusa in tutto il panorama politico nazionale e che affligge anche il M5S chiamata "leaderismo"? Tale per cui ogni posizione pubblica è affidata alla immagine ed alla presenza mediatica del capo? Fosse anche un cinguettio, pure una scoreggia ... purché sua, del capo? Per cui se lui non c'è, non esiste comunicato o iniziativa possibile? Dove sono le "belle teste" che hanno accompagnato Raffaele verso il più eclatante risultato elettorale del 5 giugno 2016, 5.385 voti (vado a memoria)?

Rosato poi - continua Angelini -. Se non proprio capire, posso immaginare l'amarezza per la sconfitta elettorale al ballottaggio. Ma anche per come è maturata quella sconfitta (appoggio di Di Bari "il vecchio" senza del quale col cappero Zaccaria "il nuovo" avrebbe vinto), come è possibile che non sia presente in lui anche un senso di rivalsa rispetto alla osservazione di quanto (non) fatto in un anno di governo dal suo rivale alle urne? Si badi bene, non parlo di vendetta. Quella la lascio ai bassi istinti che pure molto hanno inciso a determinare l'attuale assetto politico locale. Io parlo di spinta alla competizione. Imprenditore di successo e prima ancora grande sportivo praticante, come è possibile che non gli ribolla il sangue a vedere sul territorio tanta differenza tra il predicato e l'operato di "San" Francesco Zaccaria ? Dopo otto anni di consigliere di opposizione, come è possibile che non scateni una reazione il pensare che quando Lello diceva che avrebbe portato Francesco a Fasano, non si riferisse a Bergoglio, ma a Zaccaria? Come è possibile che singoli cittadini vedano (e denuncino) cose che uno nelle sua posizione (politica) dovrebbe vedere amplificate, rimanendo assente dalla vita pubblica da settimane? E penso a lui in qualità di leader di una compagine politica che ha raccolto circa diecimila voti il 19 giugno del 2016. Un immenso credito di fiducia da onorare. Ripeto, un immenso credito di fiducia da onorare. Ovviamente questo vale per lui, il leader, ma analogo discorso può farsi per gli altri consiglieri più suffragati che gli siedono vicino. Nelle ultime settimane, mentre almeno una decina di temi di interesse pubblico farebbero venire l'acquolina in gola a chiunque faccia politica, tracce di loro, dei loro nomi (perché nulla di ufficiale vi è neanche su questo) appaiono solo per presunti allargamenti di compagine politica locale in vista delle politiche del 2018. Chiedo scusa, ma allargare la giunta comunale per cosa, per portare in dote a Nicola Latorre e Fabiano Amati alle politiche della primavera 2018 questo silenzio assordante?".

Ma non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 Stelle alle esternazioni di Angelini. I pentastellati hanno sottolineato come Trisciuzzi sia tra i più attivi in consiglio comunale e che non c'è certo bisogno di rendere pubblici tutti gli incontri che si hanno con i cittadini sui social. E non è mancata neppure la risposta di Giacomo Rosato, ormai investito del ruolo di leader dell'opposizione da anni. "In risposta alla sollecitazione dell'ex assessore Giuseppe Angelini - ribatte Rosato -. Intanto grazie per belle parole su meriti imprenditoriali (sono Machiavellico per cui ritengo che la fortuna mi abbia aiutato) e sportivi (qui meno fortunato in quanto vittima di seri infortuni che mi hanno costretto a rinunciare a tanto tipo di sport a me caro). Vi posso assicurare che in Consiglio Comunale oggi come in passato, per onorare mandato ricevuto, non ho mai fatto mancare sollecitazioni varie su azioni necessarie alla crescita collettiva. La differenza si sostanzia nella circostanza che è mutato l'interesse dei media (per ragioni che certamente a voi non sfuggono) nei miei confronti. Sui social intervengo poco e forse male, in futuro cercherò di migliorare. Nel frattempo, permettetemi di ricordare che i risultati oggi raggiunti su internalizzazione tributi e riconoscimento inadempienze Tradeco con somme defalcate (1800000 circa) dai canoni che serviranno a ridurre tari nel futuro prossimo, oltre che della caparbietà dell'attuale amministrazione e del lavoro degli uffici, sono frutto soprattutto del lavoro iniziato anni fa da me ed altri a me vicini con conseguenti azioni coraggiose intraprese senza delle quali nulla oggi sarebbe cambiato. Lavoro che viene onestamente riconosciuto ogni tanto anche dal sindaco ma mai dai media (sempre per ragioni che a voi non sfuggono).

Riguardo le tante voci di eventuale coinvolgimento mio ed altri a me vicini nella maggioranza - ribadisce ancora l'imprenditore -, dopo aver ringraziato chi si sta spendendo per favorirne le condizioni con scopo di vantaggio per maggiore competitività amministrativa, al momento posso solo dire che mentre, come voi dite, gli altri si sono candidati (o sono stati candidati) tutti con l'obiettivo di non far vincere me (anche qui per ragioni che a voi non sfuggono), io mi sono candidato per fare qualcosa, e se per fare qualcosa di utile per la città e' necessario dare apporto più diretto non mi tiro indietro purché ci siano margini e presupposti necessari come detto in altre occasioni, lo farei con qualunque tipo di amministrazione. Il tutto nonostante probabilmente ciò scatenerebbe ennesime cattiverie e castronerie nei miei confronti. Ma dopo essere stato a mio avviso immotivatamente ed in maniera ingrata vilipeso in campagna elettorale, ora sono maggiormente schermato. Al contrario, se con garanzie di operatività ed efficienza, non lo facessi mi parrebbe di tradire maggiormente il tanto credito (senza nessun aiuto esterno di natura elettorale ed istituzionale alla mia compagine) ricevuto dagli elettori. In ciò mi aiuta il mio carattere che non cova vendetta ne tantomeno invidia e mi permette di valutare il da farsi solamente in ordine a ciò che può essere più utile per il futuro dei miei figli e dei miei concittadini"