NOVITà POLITICHE
Vito Bianchi nuovo presidente di 'in Comune' ma il movimento perde pezzi
Il consigliere comunale prende il posto della dimissionaria Katiuscia Marini ma deve fare i conti con alcune faide interne
FASANO - C'era una volta il movimento 'in Comune'. Potrebbe cominciare come una favola l'annuncio della nomina di Vito Bianchi alla presidenza del movimento 'in Comune'. L'elezione è avvenuta nei giorni scorsi, insieme al resto del direttivo di cui fanno parte anche Giuseppe Vinci, Tonio Mileti, Antonio Cofano, Vittorio Guarini, Mino Zurlo e Orazio Leone. Ma il rinnovo delle cariche dirigenziali, probabilmente, passa in secondo piano rispetto al fatto che lo stesso movimento pare non stia attraversando un periodo tranquillo. Proprio la riunione che ha portato all'elezione del presidente e del direttivo ha segnato, in modo più marcato, alcuni contrasti interni che rischiano di compromettere il lavoro di tanti anni. Innanzi tutto il numero di attivisti si è notevolmente ridotto. L'ultimo ad andar via e a sbattere la porta è stato Leo Zizzi dopo che anche la ex presidente, in modo elegante, aveva detto "arrivederci e grazie" motivando ufficialmente la sua uscita con impegni professionali. Ma la verità pare sia un'altra.
Il modo di portare avanti le idee e i progetti del movimento sono cambiate rispetto agli inizi. Mentre prima era un esempio di condivisione ora pare che siano in pochi a prendere decisioni. E quei pochi sono gli unici rimasti. Anche l'ex presidente del Com Vito Semeraro ha preferito defilarsi non trovandosi d'accordo su alcune scelte. Potrebbe farlo a breve anche Domenico Mileti. I primi screzi erano già cominciati con la decisione di entrare a far parte della coalizione del candidato sindaco Francesco Zaccaria e la conseguente partecipazione alle primarie del centrosinistra. Poi le tensioni sono cresciute quando, una volta entrati a far parte dell'attuale amministrazione comunale, si doveva decidere quali deleghe assessorili farsi assegnare dal neo eletto primo cittadino. C'è chi parla di una certa delusione all'interno del movimento anche nel modo in cui sono state portate avanti alcune situazioni. L'impressione è che a qualche attivista il ruolo appiattito di maggioranza non vada bene. Lo stesso Bianchi è cambiato nel suo modo di porsi in consiglio comunale. Certo, il ruolo di oppositore probabilmente era molto più facile da svolgere e consentiva maggiore visibilità. Ma da qualche tempo il professore e archeologo ha diradato i suoi interventi.
L'assessore di riferimento, Annarita Angelini, sta cercando di portare avanti i progetti a cui il movimento lavora da anni. In alcuni casi trovando terreno fertile negli alleati di maggioranza, in altri meno. Certo è che ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il movimento riusciva a smuovere migliaia di persone. Già il risultato delle ultime elezioni doveva suonare come campanello d'allarme ma non è detto che con l'arrivo di Bianchi alla presidenza qualcosa non cambi. Altrimenti per 'in Comune' potrebbe essere l'inizio della fine.
di Redazione
08/12/2016 alle 06:19:34
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