TOTO NOMI
Fasano: pronta la nuova Giunta ma si litiga ancora sul vicesindaco
La squadra di governo sarebbe stata finalmente partorita e non mancano le sorprese nella distribuzione delle deleghe
FASANO - Ormai la nascita della nuova Giunta comunale di Fasano può essere equiparata ad un conclave. Una serie di riunioni segrete che durano da settimane ma che non hanno ancora prodotto alcuna fumata bianca. Ieri (sabato 9 luglio), ad esempio, doveva essere la giornata campale per la nomina della squadra che andrà ad affiancare il sindaco Francesco Zaccaria alla guida della città ma ancora una volta un intoppo ha fatto saltare il banco. La riunione finale prevista per il primo pomeriggio è saltata e l'appuntamento è stato rinviato (forse) ad oggi (domenica 10 luglio). Ma la Giunta è pressoché pronta. Si discute ancora sulla delega di vicesindaco.
Ma andiamo per ordine e vi raccontiamo cosa è accaduto in questi ultimi due giorni. Francesco Zaccaria aveva ammonito più volte i suoi alleati di sbrigarsi a mettersi d'accordo sui nomi in quanto voleva assolutamente nominare gli assessori prima della fine della settimana. Era stato superato anche lo scoglio delle quote rosa e si andava, così, verso la nomina di Luana Amati, Gianluca Cisternino e Manuela Sibilio (quest'ultima da esterna) in quota Partito Democratico; Leonardo Deleonardis e Cinzia Caroli per Fasano 2016; Giovanni Cisternino per AltreMenti e Vito Bianchi per il Movimento “in Comune”. Non sarebbe più entrato, così, il “tecnico” Giacomo Maringelli. Ma all'atto della distribuzione delle deleghe ecco i primi mugugni. Alla Sibilio sarebbero andati i lavori pubblici ma questo ha fatto infuriare Bianchi che avrebbe voluto per lui questa delega. E allora ecco che lo scrittore-archeologo ha deciso di fare un passo indietro e ha ceduto la sua poltrona assessorile alla prima dei non eletti del movimento: l'architetto Annarita Angelini.
Questo ha permesso finalmente di sistemare le cose e la Giunta è stata pressoché fatta con tanto di deleghe e con soli due punti interrogativi. A Luana Amati (Pd) andranno i servizi sociali e a Gianluca Cisternino la delega all'agricoltura e probabilmente la Polizia municipale e l'ecologia. Quest'ultimo, però, potrebbe anche decidere all'ultimo istante di tirarsi indietro e a quel punto ecco che subentrerebbe Giuseppe Simone, sempre del Pd, con le stesse deleghe. Fasano 2106 entra in Giunta con Leonardo Deleonardis alle attività produttive e Cinzia Caroli all'istruzione. In più questa lista avrà anche la presidenza del consiglio con Vittorio Saponaro. Deleghe pesanti per Giovanni Cisternino di AltreMenti che avrà il bilancio e il personale mentre ad Annarita Angelini (Movimento “in Comune”) saranno assegnati lavori pubblici, finanziamenti comunitari e cultura. L'unico tecnico in Giunta, con delega all'Urbanistica, sarà Giacomo Maringelli anche se dovrà superare uno strano ostracismo che arriva da alcuni esponenti interni al Pd, proprio il suo partito. Zaccaria terrà per se le deleghe al turismo e allo sport.
Ma dicevamo della delega di vicesindaco. E qui sembra riproporsi il dualismo tra le correnti vicine a Fabiano Amati e quelle vicine a Nicola Latorre. Infatti Zaccaria sembra orientato a consegnare l'incarico di vicesindaco a Giovanni Cisternino, fortemente sponsorizzato dal senatore e dalla sua consorte Stella Carparelli in tempi non sospetti. Lo avevano proposto come candidato sindaco ancor prima delle primarie e lo stesso Zaccaria, in campagna elettorale lo aveva investito come "pro-sindaco" di Pezze. Ma alla poltrona di vicesindaco ambisce anche Luana Amati, sorella del consigliere regionale e la più suffragata della coalizione. Molti, oltretutto, vedrebbero di buon occhio la delega affidata ad una donna ma soprattutto a uno dei due consiglieri (l'altro è Vito Bianchi) reduci da anni di opposizione e firmatari dell'atto di sfiducia a Di Bari. Una sorta di medaglia guadagnata sul campo insomma. Ed è questo l'ultimo scoglio che dovrà superare Zaccaria dopo di che arriverà questa agognata fumata bianca. Il ritardo nella formazione della squadra sta facendo storcere il naso a più di un consigliere di maggioranza che avrebbe voluto maggiore celerità nelle scelte in modo da dare una dimostrazione di compattezza all'esterno.
di Alfonso Spagnulo
10/07/2016 alle 00:16:02
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