Nessun apparentamento per Giacomo Rosato e Francesco Zaccaria: si cercano voti per la vittoria

FASANO - Scadranno a mezzogiorno di oggi (domenica 12 giugno) i termini per eventuali apparentamenti da parte dei due candidati che si contenderanno, a Fasano, la poltrona di sindaco. Giacomo Rosato e Francesco Zaccaria hanno deciso entrambi di andare avanti con le stesse coalizioni con le quali hanno iniziato questa avventura. Il punto interrogativo, del resto, era solo riguardo alle intenzioni dell'ex sindaco Lello Di Bari in merito ad eventuali accordi ufficiali che però non sono arrivati. Il Movimento 5 Stelle aveva già annunciato che avrebbe lasciato liberi i suoi elettori al ballottaggio. Compito primario per i due candidati, quindi, quello di calamitare i quasi diecimila voti conquistati dal Movimento 5 Stelle e dalla coalizione guidata dall'ex sindaco Lello Di Bari. In città, ormai, non si parla d'altro. Come si orienteranno coloro che avevano scelto Di Bari e i pentastellati al ballottaggio?

L'impressione è che per quanto riguarda Di Bari si cercherà di dirottare, per quel che è possibile, i voti verso Francesco Zaccaria se non altro per fare il classico “dispetto” ad Antonio Scianaro, colui che viene considerato il maggior artefice della caduta della scorsa amministrazione Di Bari. Bisognerà però vedere come la prenderanno i forzisti di primo pelo dopo che il coordinatore regionale di Forza Italia Luigi Vitali ha consigliato ai suoi di votatre scheda bianca per i ballottaggi o di andarsene al mare. Ripicche a parte domani (lunedì 13 giugno) la coalizione Di Bari annuncerà le sue intenzioni in una conferenza stampa che si terrà al Faso Cafè.. Lasciare libero l'elettorato o dirigere quest'ultimo verso Zaccaria? Di certo, come detto, non ci sarà alcun tipo di apparentamento.

A proposito dei pentastellati si rincorrono tante voci sul loro conto e sulle intenzioni pro-ballottaggio. E allora, per fare chiarezza, quasi tutti gli attivisti fasanesi hanno postato un messaggio sulle loro bacheche Facebook. Parole che non lasciano spazio all'interpretazione ma di una disarmante chiarezza: «Con lo scopo di smentire voci false e tendenziose – si legge – il Movimento 5 Stelle Fasano ribadisce che in occasione del ballottaggio previsto per domenica 19 giugno non appoggerà nessuno dei deu candidati. Ne tantomeno sta invitando i cittadini elettori all'astensionismo: il voto appartiene ai cittadini». Nelle scorse ore, in più di un'occasione era stato Giacomo Rosato a strizzare l'occhiolino al Movimento “grillino”. «Su molti punti i nostri programmi convergono – aveva detto l'imprenditore -. Soprattutto quando si parla di trasparenza e tagli delle spese eccessive in alcuni capitoli di bilancio. Il Movimento 5 Stelle porterà un valore aggiunto in consiglio comunale e sono convinto che la loro opposizione sarà costruttiva».

Parole di circostanza o sentite? Certo è che sia Rosato che Zaccaria cercheranno in ogni modo di conquistare una fetta dell'elettorato pentastellato. Se non altro coloro che non svolgono attività politica attiva all'interno del movimento. Ci sono molti fasanesi, infatti, che hanno scelto il candidato sindaco 5 Stelle Raffaele Trisciuzzi per protesta e per dare un chiaro segno di rinnovamento. Molti di questi torneranno a votare il 19 giugno e gioco forza dovranno optare per un nome diverso rispetto a quello sbarrato nel primo turno. E saranno decisivi per l'esito finale.