Referendum sulle trivelle: il commento al voto di Forza Italia Giovani

FASANO - Il coordinamento regionale e provinciale di Forza Italia Giovani ha diramato una nota di commento all'esito referendario di domenica scorsa. "Se il dato nazionale riferito al referendum sul tema trivelle ha lasciato sfumare la possibilità di raggiungimento del Quorum necessario, del tutto diverso l'esito della consultazione in Puglia dove la partecipazione ha segnato livelli quasi da raggiungimento della fatidica soglia del 50%, con Lecce e Taranto che si attestano tra le prime province - dice Mimmo Lardiello, coordinatore regionale dei giovani forzisti -. C'è da essere ottimisti rispetto alla età media dei partecipanti al voto, generalmente inferiore a quella degli aventi diritto, chiaro segno che in Puglia cresce una nuova partecipazione giovanile che rivendica diritti e cambiamento e contro la via dell'astensione e dell'arroganza sceglie la strada della sfida generazionale e della voglia di far sentire la propria voce. Questo referendum è solo la prima tappa verso una Puglia diversa, fatta di giovani che accettano la sfida del futuro a casa propria, una terra che sapremo ricostruire insieme a tutti coloro i quali, così come accaduto per la tutela del nostro mare, sapranno essere in prima linea per la difesa senza se e senza ma di ciò che ci appartiene".

"Una nota di merito in questa brutta giornata caratterizzata dall'ennesima strage di migranti nelle nostre acque e a tutti quei comuni che nella nostra provincia si sono avvicinati al quorum - dice invece Mario Schena, coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia -. Parlo di Cisternino, Fasano, Torchiarolo e San Pancrazio Salentino, che hanno superato la soglia del 45%. In queste settimana Forza Italia Giovani e Forza Italia si sono mobilitati in lungo e in largo in tantissimi comuni, vorrei ringraziare i ragazzi di Brindisi, Cellino San Marco, Cisternino, Fasano, Francavilla Fontana e San Pietro Vernotico che hanno dimostrato un grande senso civico organizzando gazebo nelle piazze, volantinaggio e hanno voluto fortemente sensibilizzare la cittadinanza a questo Referendum. Abbiamo perso una grande opportunità, ma abbiamo il dovere di continuare a sfidare chi esalta l'astensionismo, chi vive di decisioni prese a tavolino e chi non fa altro che dimenticarsi del Sud Italia. Auguro al Premier ed ai renziani di restare sereni, perchè queste non erano altro che le prove generali per il successivo referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. Più di 300 milioni di euro al vento pur di evitare maggiore partecipazione in concomitanza con le Eeezioni amministrative.