Referendum fallito: il commento del comitato MareLimpido di Fasano

FASANO - Amarezza, delusione, rabbia? Potrebbero essere tanti i sentimenti provati dai giovani componenti del comitato MareLimpido sorto qualche settimana fa per sensibilizzare al voto referendario di ieri (domenica 17 aprile) e che ha visto il mancato raggiungimento del quorum. Anche a Fasano i numeri non sono stati certi quelli attesi ma i promotori hanno comunque inteso ringraziare gli oltre 15mila fasanesi che alle urne, almeno, si sono recati.

"Il Comitato MareLimpido ringrazia tutti i 15213 elettori che hanno partecipato attivamente al tentativo di dare un segnale forte per il cambiamento recandosi alle urne in occasione del referendum - scrive in una nota il comitato -. Un'occasione che purtroppo non è stata colta dalla maggioranza della popolazione e che ha dato ragione soprattutto a coloro che si sono impegnati per organizzare la campagna per l'astensionismo in collaborazione con i media e la carta stampata. Astensionismo che ricordiamo va contro i principi etici e costituzionali che ritengono il voto in dovere e un diritto frutto di un lungo percorso verso una democrazia nata proprio nel Mediterraneo e risalente ai tempi dell'antica Grecia e per cui molte persone hanno dato la propria vita. Astensionismo che ha permesso di buttare via 360 milioni di euro di soldi pubblici per queste votazioni. Fa specie notare alcuni aspetti davvero simbolici in questa giornata, tra cui la tardiva partecipazione al voto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ha votato solamente alle 20.30 al contrario di tutti i suoi predecessori, a conferma del suo appoggio alla causa perorata dalla coalizione di centrosinistra che guida il Governo), i commenti e i tweet di scherno della maggior parte degli esponenti pubblici del PD, e la grande affluenza di votanti over 60 e anziani.

Ecco - continuano i promotori di MareLimpido -, notare una scarsa attenzione e una scarsa partecipazione di giovani a questo referendum fa riflettere abbastanza, e le riflessioni non lasciano spazio a grandi speranze. I giovani erano il simbolo di questo referendum: è da loro che può partire davvero un cambiamento per il futuro non solo energetico, ma in generale di scelte politiche che toccheranno proprio le generazioni future. I giovani hanno più possibilità di informarsi rispetto agli anziani, grazie all'uso della tecnologia e dei Social network, e la campagna referendaria ha avuto proprio un grande impatto Social, purtroppo per la maggior parte dei casi inascoltato. Noi, come Comitato, ringraziamo i cittadini del comune di Fasano per la partecipazione in alcuni seggi sorprendente, superando abbondantemente il quorum. È per noi sicuramente un punto di partenza per continuare a sostenere un cambiamento che è difficile da realizzare, ma non impossibile. Il futuro è nelle nostre mani e soprattuto in quelle dei giovani, ma già scegliendo di non partecipare attivamente come in questo caso, cambiare risulta un'utopia. È brutto, nel 2016, considerare eroe chi trova il tempo di andare a votare'.