BEGHE POLITICHE
Loredana Legrottaglie con Giacomo Rosato: scoppia 'rissa dialettica' nel Pd di Fasano
Un articolo apparso su 'Il Fatto Quotidiano' provoca reazioni all'interno del Pd fasanese: Zaccaria e Palmariggi rispondono alla loro compagna di partito
FASANO - E' bastato un articolo pubblicato da "Il Fatto Quotidiano" a firma di Mary Tota a far emergere vecchie ruggini all'interno del Partito Democratico di Fasano. L'articolista ha parlatop del passaggio di Loredana Legrottaglie, responsabile regionale della comunicazione del Pd, alla coalizione di Giacomo Rosato, contro, quindi, l'eventuale candidato che sosterrà il suo stesso partito.
"Prendo atto che c'è uno sgretolamento dei valori del Pd e non soltanto in Puglia - dice la Legrottaglie - A Fasano le primarie sono senza regole, senza pagare l'euro, mirate a buttare dentro chiunque, insomma primariette”. Quando il Pd ha verificato il deserto attorno a sé, ci hanno chiesto di partecipare”, ma la risposta è stata 'no grazie'". Queste parole, però, hanno scatenato l'ira del candidato alle primarie del Pd Francesco Zaccaria e l'intervento del segretario cittadino Pierfrancesco Palmariggi che hanno contattato "Il Fatto Quotidiano" e rilasciato dichiarazioni.
“Le motivazioni lanciate dal candidato della coalizione guidata da Giacomo Rosato (e dalla sua coordinatrice Loredana Legrottaglie) - dice Zaccaria -, ci sembrano pretestuose e strumentali a nascondere il disaccordo dei loro alleati a partecipare alle elezioni primarie. Lo diciamo con convinzione e senza retropensieri. Qualche settimana fa il candidato Rosato è stato chiamato dai referenti del Pd alla presenza di un suo parente sindacalista (convinto sostenitore dell'accordo da raggiungere attraverso le Primarie). In quella telefonata Rosato ha affermato la sua disponibilità a partecipare alle elezioni primarie. Nel giro di qualche giorno, c'è stato un ripensamento motivato con il presunto ritardo. Noi siamo certi che il ripensamento sia il frutto dell'imposizione che i nuovi alleati di centro destra (Circoli Nuova Fasano e La casa del cittadino) hanno manifestato sull'uso di uno strumento che, evidentemente, non gli appartiene culturalmente e che, quindi, sentono lontano dal loro modo di gestire momenti come questi. Guardate, il bello delle primarie, di questo rito, anche duro, di partecipazione democratica e di selezione dal basso dei ruoli di guida, è che il più forte candidato non lo decretano i suoi amici all'interno di qualche riunione riservata a pochi. La decisione è nei numeri, e questo è il fuoco della libertà e della partecipazione. Chi si sottrae dalle primarie potrà accampare innumerevoli argomenti ammantati di politica, o di politichese, ma non può sfuggire alla verità più profonda: ha paura del confronto, e, quindi, di perdere! Dunque, è uno che ha paura. Ma con la paura non puoi guidare alcuna idea, né alcuno”.
:“Non c'è nessun ritardo, le primarie sono fissate, come sempre accade, nel periodo primaverile - ha invece sottolineato Palmariggi -. Dopodiché ci saranno tre mesi intensi di campagna elettorale. Quello che può sembrare “perdita di tempo” è solo un percorso complesso e allo stesso tempo naturale e senza forzature. Perché, per essere credibili, è necessario lavorare con pazienza per mettere insieme idee e forze politiche e sentirsi solidi e motivati nel voler cambiare le cose. Le primarie sono una festa della democrazia, e non un ring, e per noi rappresentano una grande ricchezza che da sempre fa parte del nostro bagaglio culturale. A sostegno del fatto che non si è in ritardo, basta guardare cosa accade a Ruvo di Puglia, dove il Partito Democratico ha ufficializzato l'altro ieri (25 febbraio) Pasquale Chieco come suo candidato alle primarie o a città importanti come Napoli e Roma, dove le primarie si svolgeranno il 6 marzo. Se consideriamo le precedenti due tornate elettorali fasanesi, i tempi sono quelli giusti. Siamo rammaricati per quanto accaduto perché in questo modo si stanno vanificando 13 anni di opposizione e un certo modo di intendere la politica. Fa specie dover constatare che un sostenitore di Renzi possa rinunciare, per qualche giorno di ritardo (presunto), a raggiungere un risultato politico importantissimo quale l'unità delle forze politiche e civiche che negli ultimi 13 anni hanno condiviso tutto. Rinunciando, inoltre, allo strumento che ha leggittimato politicamente Renzi, le primarie appunto. Il centrosinistra fasanese era pronto ad affrontare a viso aperto chi, nonostante la lunga militanza nel centro destra, ci chiedeva di far parte del progetto Fasano 2016. Non abbiamo la presunzione di essere portatori di verità assolute. A Fasano, invece, abbiamo dovuto constatare che gli ultimi arrivati (parliamo di due liste e non semplicemente dei quattro ex consiglieri di maggioranza dimissionari) dovessero spiegarci la nuova rotta da seguire per riparare ai danni da loro stessi causati. Sostenuti per giunta da chi (Loredana Legrottaglie) da dirigente regionale del partito negli anni si è battuta per il richiamo alla coerenza degli altri. Infine, non è vero che tutti i consiglieri del centrosinistra sono passati nella coalizione di Giacomo Rosato. Al momento si parla solo tramite comunicati stampa e la conta finale si avrà solo quando saranno ufficializzate le liste”.
di Redazione
27/02/2016 alle 04:17:49
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