Giovanni Cisternino si presenta a Fasano: 'La nostra una politica di persone e non di stereotipi'

FASANO - "Come mai siamo qui? Non voglio che tra qualche anno i miei figli vadano via da Fasano perché non riescono a realizzarsi e mi tacciano di essere un vigliacco". Con queste parole si è presentato alla città il candidato sindaco (anche se dovrà passare per le primarie del centrosinistra del 13 marzo per ambire alla candidatura) Giovanni Cisternino. Il docente del Salvemini ha tenuto ieri sera (giovedì 18 febbraio) una conferenza stampa, per presentare la sua lista "AltreMenti" nei locali comunali che una volta ospitavano l'emeroteca e la mediateca. "Non è un luogo scelto a caso - ha spiegato subito Cisternino - ma indica come siamo noi fasanesi che guardiamo al futuro con una certa ansia, non pensando ai nuovi servizi che potremmo avere ma con la speranza che non ce ne chiudano altri. Noi immaginiamo un futuro non di difesa, di protezione ma un futuro di divenire".

Dopo questa introduzione Cisternino, aiutato da slide proiettate, su di una parete, ha cominciato a sciorinare quelle che sono le intenzioni del suo gruppo. Ed ecco che nel suo discorso sono entrati Enrico Mattei, Giorgio La Pira, Albert Einstein fino ad arrivare a Maria Chieco Bianchi e ad Aquilino Giannaccari, "due persone che hanno fatto diventare un piccolo centro di provincia in una perla internazionale". Proprio riferendosi a queste persone ecco che Cisternino dice che "hanno rappresentato ed interpretato efficacemente la voglia di cambiamento e di riavvicinamento al 'pensare politicamente' che ora, come allora, una gran parte dei cittadini di Fasano sente ormai come esigenza forte e non più derogabile. Ecco, noi abbiamo voluto verificare se potevamo avere questa capacità di rappresentare ed interpretare". Per fare questo ci si è rivolti al mondo delle associazioni, del volontariato, della cultura, dell'impresa, del commercio, della scuola e Cisternino dice di aver trovato persone competenti nelle aree strategiche di questa collettività.

"Abbiamo cercato persone e non stereotipi - ribadisce - che chiedono rispetto e considerazione e sono portatrici di idee, bisogni, competenze e opinioni, risorse irrinunciabili per la politica di questo territorio". E' un fiume in piena Cisternino che sottolinea come il Consiglio Comunale non debba essere un assemblea di marionette ma che ogni singolo consigliere debba essere il terminale di sinapsi cittadine o come non si debba solo parlare di strade da asfaltare ma perché la città è sempre in emergenza, Il candidato di "AltreMenti" punta alla valorizzazione delle risorse umane nella macchina amministrativa, , al maggiore controllo dei servizi esternalizzati e migrazione verso forme blended, implementazione dei servizi amministrativi accessibili e innovativi.

"E' necessario ripensare agli assessorati non più come monadi - dice ancora - ma come integrazioni funzionali. Ci vogliono aree guidate da tecnici nei settori di competenza in grado di integrare in modo nuovo strategie e stackholder. Bisogna puntare sll'agricoltura, cultura e turismo che devono essere concepite non come tre entià diverse ma tutte insieme. Ci vogliono servizi alla persona e supporto alle famiglie con l'innovazione tecnologica che deve essere implementata a favore dei servizi amministrativi e delle risorse umane. Proprio accogliendo idee e disponibilità che ho riflettuto se candidarmi o meno. Ed eco perché, accanto al mio impegno, c'è quello di una lista che si è voluta sostanziare di persone prima che di simboli e slogan. Noi vogliamo far coincidere gli annunci con la concretezza delle realizzazioni".

Cisternino fa anche vedere un manifesto utilizzato dalla Chieco Bianchi nella sua campagna elettorale. "Vorrei che lo leggeste tutti - sottolinea concludendo -. E' di un'attualità disarmante e facciamo nostre queste parole. Noi vogliamo interessarci alla vita pubblica con spirito di sacrificio, senza vincoli di partito e per il mero scopo di fare il bene della città. Insieme possiamo"