Elezioni comunali a Fasano: inizia la settimana decisiva

FASANO - Quella che inizia quest'oggi (lunedì 1° febbraio) sarà una settimana decisiva in ottica candidature a Fasano. Infatti sia il centrodestra che il Partito Democratico sveleranno le loro carte da giocare in ottica di nomi da proporre per la poltrona di primo cittadino. Il centrodestra, naturalmente, attende il parere del Consiglio di Stato riguardo la candidabilità di Lello Di Bari. Secondo alcune indiscrezioni a metà settimana si saprà se l'ex primo cittadino sarà o meno della partita. Certo, alla luce dell'ultima riunione tenutasi venerdì (29 gennaio) sembrano sempre più sicure le primarie anche in questa coalizione, a prescindere o meno dalla presenza di Di Bari.

Primarie che dovrebbero essere tenute, per giunta proprio a febbraio, anche per quanto concerne il Partito Democratico che svelerà, sempre in questa settimana, il nome del suo esponente da schierare contro Peppino Pace, il medico montalbanese che ha già dato disponibilità. Potrebbe non essere un nome nuovo nel senso che il Pd potrebbe pescare al suo interno, magari qualche giovane di belle speranze. Ma non è escluso, e il partito di Fabiano Amati e Nicola Latorre non è nuovo a colpi di teatro, che potrebbero esserci colpi di scena clamorosi.

Mentre centrodestra e Pd pensano ancora ai nomi, non ha di questi problemi Giacomo Rosato. Lui ha già detto chiaramente che è aperto a qualsiasi accordo ma il candidato è lui e non si discute. E così, dopo "Fasano Democratica", "Noi ci siamo" e "Circoli Nuova Fasano" potrebbe avere l'appoggio di altre due liste. La prima, quella de "La casa del cittadino" che ha come coordinatore cittadino Pinuccio Pertosa, ha già fatto intendere che si aggiungerebbe volentieri alla coalizione, la seconda sarà quella dell'Udc di Giuseppe Vinci. E clamorosamente potrebbe arrivare nelle prossime settimane anche l'okay di "Rigenerazione", la nuova idea politica creata da Renzo De Leonardis, a far parte del progetto Rosato. Del resto l'ex assessore alle attività produttive non ha neppure partecipato al vertice del centrodestra, segno che ormai le strade con questa coalizione sono belle che divise.