Pier Francesco Palmariggi: 'Da Fasano risuoni un secco no alle trivellazioni petrolifere'

FASANO - L'8 gennaio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulle trivellazioni in mare proposto dai Consigli Regionali di Puglia, Basilicata, Marche, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise. Inizialmente i quesiti posti a referendum erano 6 ma con l'immediato intervento del Governo e con una serie di modifiche alla nuova legge di Stabilità, tra cui l'introduzione del divieto di trivellazioni entro le 12 miglia marine, la Corte ha ridotto la proposta referendaria ad un solo quesito, comunque di centrale importanza: quello per l'abrogazione della norma secondo la quale le concessioni già rilasciate devono per forza avere la “durata della vita utile del giacimento”.

I responsabili del Partito Democratico della Puglia sottolineano il ruolo importantissimo assunto dalla segreteria regionale, dai consiglieri regionali e dai parlamentari del Pd pugliese che hanno intrapreso una battaglia difficile che vede oggi il suo epilogo migliore, quello del coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte. “Il Partito Democratico fasanese sarà in prima linea affinché da Fasano risuoni con forza il 'NO' alle trivellazioni petrolifere a largo delle nostre coste. – dichiara il segretario locale del Pd Pier Francesco Palmariggi –. Sicuramente sono positive le modifiche apportate dal Governo alla legge di Stabilità che limitano l'estrazione di idrocarburi, ma le rassicurazioni romane sullo stop alle trivellazioni non sono sufficienti. Questa grande mobilitazione delle Regioni con la Puglia capofila e il referendum accolto dalla Corte Costituzionale serviranno a raccogliere il parere fondamentale dei cittadini e a dire basta una volta per tutte. Il “nero” del petrolio non ha nulla a che fare con i colori del nostro territorio, che fa del turismo la propria arte e che ha il mare e la pesca tra le sue più grandi ricchezze. Dire NO significa non permettere più che vengano messi a rischio territori ed ecosistemi, significa proibire la speculazione su risorse che appartengono solo a chi le ama e le rispetta, ma soprattutto significa aprire ad un'altra idea di politica energetica, quella affidata all'eco sostenibilità e alle energie rinnovabili. Fasano sin dai primi campanelli d'allarme si è dimostrata una realtà reattiva dinanzi al problema e grazie al contributo essenziale di comitati, gruppi di cittadini e forze politiche, attraverso numerose petizioni, campagne di sensibilizzazione, iniziative e manifestazioni ha preso posizione in maniera forte a difesa del nostro mare, adesso si tratta di essere compatti, sotto l'unica bandiera del nostro territorio, per compiere il passo più importante."