Antonio Scianaro spiega le scelte dei Circoli Nuova Italia

FASANO – Il primo consiglio comunale tenutosi ieri (giovedì 5 luglio) ha confermato quanto già più volte si era scritto queste settimane. Non sarà facile trovare una quadratura per il sindaco Lello Di Bari, soprattutto con i Circoli Nuova Italia. Questi ultimi, proprio in assise, hanno ribadito il loro dissenso non appoggiando il nome di Gianluca Cisternino alla presidenza del consiglio. E' lo stesso leader del gruppo consiliare Antonio Scianaro a spiegare il perché. «Lo avevamo detto nella riunione di maggioranza – dice Scianaro -. Non c'erano stati incontri precedenti in cui si era addivenuti ad un accordo politico. Per questo abbiamo deciso, in questa prima fase, di adottare questo criterio in attesa degli equilibri. Credo che comunque debba prevalere sempre il buon senso e che si dia merito al nostro gruppo che ha fatto un lavoro importante e lo si vede dal risultato elettorale. Speriamo che anche il nostro ricorso per riottenere il quinto consigliere venga accolto perché non vorremmo che diventasse anche un elemento importante nella distribuzione delle cariche».

In queste prime fasi non si capisce il distinguo: ma i Circoli Nuova Italia sono o non sono parte integrante del Pdl? «Noi siamo del Pdl ma questo è un movimento che serviva per aprire anche all'esterno, alla società civile, per recuperare anime scontente e fare politica in un modo diverso. E' chiaro che in consiglio dovevamo continuare a fare questo lavoro sul territorio e il distinguo era necessario».

Ad oggi le posizioni tra Pdl e Circoli Nuova Italia sono ancora molto distanti? «Ci vuole buon senso da entrambe le parti. Il nostro gruppo è abbastanza compatto e non solo il gruppo consiliare. Ci confrontiamo e portiamo avanti le istanze. Riguardo ad alcune sottolineature del sindaco ribadiamo che non è importante l'età anagrafica. Ne abbiamo discusso anche a Roma. Per noi è importante il merito e la capacità di raccogliere consensi sul territorio. Se andremo in questa direzione l'accordo sarà raggiunto».

E se si arrivasse al prossimo consiglio senza accordo politico? «Lo escludo. Penso che lo raggiungeremo serenamente nel più breve tempo possibile».