NOTA POLITICA
Movimento 'in Comune': 'Fasano riciclone? Un bluff'
Il presidente del movimento civico Giuseppe Pugliese ha prodotto una lunga nota in cui parla della questione rifiuti e di raccolta differenziata
FASANO - Sulla recente nomina di Fasano a “Comune Riciclone” interviene Giuseppe Pugliese, presidente del movimento “in Comune” di Fasano, che ha in Vito Bianchi il suo candidato-sindaco. “Il movimento “in Comune” ha sin dall'inizio sottoposto all'attenzione della cittadinanza, nonché della ex amministrazione-Di Bari, la grave situazione che si stava venendo a creare nell'ambito della gestione rifiuti a Fasano, sia denunciando le inadempienze della Tradeco sia proponendo soluzioni gestionali che, però, la politica locale non ha mai voluto praticare - scrive Pugliese -. Sugli aspetti ambigui della vicenda saranno gli inquirenti a fare chiarezza, a seguito dell'esposto che “in Comune” ha presentato alla Procura di Brindisi mesi fa. Permane però il nodo politico, che dovrà essere affrontato dai cittadini al momento del voto, bocciando senza appello i vecchi amministratori, ivi incluso tutti i consiglieri comunali che li hanno sostenuti, che oggi sono alle prese con operazioni camaleontiche di camuffaggio, con liste civiche fasulle e aberranti alleanze. Questi signori non devono più essere votati. La notizia del premio alla città di Fasano quale settimo comune Riciclone di Puglia non ci meraviglia più di tanto.
Innanzitutto - continua il presidente di 'in Comune' - perché il confronto è fatto fra realtà, come quelle pugliesi, che stanno messe malissimo in fatto di gestione rifiuti. Ed inoltre perché il mero dato numerico della raccolta differenziata non rende giustizia della realtà disastrata in cui versa Fasano, sommersa di rifiuti, ed alle prese con una ditta (la Tradeco) che non ha mai assolto alle proprie funzioni contrattuali. Detto ciò, essendo la gestione dei rifiuti un aspetto cruciale e sempre più determinante dell'amministrazione di una città (visti gli ingenti costi del servizio, gli interessi che si celano e gli aspetti di igiene e salute pubblica), è oggi importante non divulgare notizie scorrette, false aspettative fra i cittadini, al mero scopo di raccogliere consensi elettorali. Insomma la questione è delicata, i cittadini sono già spaesati su come avviene la gestione rifiuti, e pertanto non giova in alcun modo trattare il tema con demagogia e buttando fumo negli occhi. Se ne deve parlare solo se si ha cognizione di causa. Altrimenti è meglio tacere. Pertanto, innanzitutto è utile chiarire che il saldo Tari dell'anno 2015 è già scaduto (il 30 novembre). Non vi sono ulteriori bollette per l'anno in corso, abbiamo già dato.
Inoltre - va avanti Pugliese -, in occasione dei nostri incontri con il Commissario prefettizio, dott.ssa Cicoria (che ringraziamo per la sua disponibilità e sensibilità) abbiamo fatto presente la necessità di premiare coloro che smaltiscono la frazione umida con le compostiere, chiedendo di mettere rimedio alle scelte scellerate compiute dall'amministrazione decaduta; la nostra proposta è stata presa in considerazione e portata avanti, a dimostrazione che i risultati si ottengono senza demagogie, siano esse urlate o spacciate come novità. Inoltre, come già ampiamente spiegato dal movimento “in Comune” in tempi non sospetti, il dato numerico di percentuale differenziata non rappresenta un indicatore significativo. “In Comune” definiva Fasano come “Comune Rac-coglione”, ovvero che insegue ciecamente l'unico mito di dimostrare il successo della gestione dei rifiuti, enfatizzando la “Quantità di Raccolta Differenziata”, misurando le percentuali di raccolta, senza porre alcuna attenzione a quanti di questi “materiali” raccolti possano essere effettivamente riciclati e pertanto “venduti a buon prezzo”. Insomma, si può affermare che a Fasano si è raccolto, e si continua a farlo, senza criterio, né economico né ambientale. Le “frazioni merceologiche separate” (i materiali differenziati) sono di scarsissima qualità, perché pieni di “impurità”: assieme al mono-materiale, plastica, carta o vetro che sia, spessissimo si conferiscono altri rifiuti, rendendo non vendibile il materiale stesso. Ci si trova di fronte al “paradosso” che per vendere il materiale differenziato è necessaria un'accurata operazione “di selezione e di valorizzazione”, successiva alla fase di mera raccolta differenziata. Con il risultato di dover affrontare ulteriori costi, in aggiunta al già gravoso canone versato alla ditta Tradeco, arrivando a spendere esageratamente di più di quanto si ricavi dalla vendita (o dai contributi Conai). Oggi gli introiti della “vendita” dei materiali differenziati di Fasano sono da ritenersi molto bassi, ed assolutamente insufficienti per poter abbassare il costo della Tari e dare benefit o vantaggi ai cittadini. Per ottenere tali risultati, sono necessarie proposte fattive, che il movimento “in Comune” ha sempre avanzato e auspica di poter mettere in pratica governando la città. E' fondamentale, per esempio, incentivare la pratica della separazione dell'umido di qualità (senza impurità) e del compostaggio domestico, di quartiere e locale. La frazione umida rappresenta circa il 40-50% del totale dei rifiuti solidi urbani, ed è la parte che ha maggior costo di smaltimento (siamo a oltre 150 euro a tonnellata).
Infatti - conclude Pugliese - “in Comune” si farà promotore di un impianto di compostaggio cittadino, per chiudere il ciclo dell'umido in loco e risparmiare seriamente. Il sistema di raccolta “porta a porta” deve continuare ad esistere ma limitatamente alle zone del territorio con elevata intensità abitativa, cioè dove conviene utilizzare un mezzo e due operatori per la raccolta quotidiana. In zone meno abitate ciò non ha senso in quanto economicamente svantaggioso. Sarà necessario attivare la cosiddetta “tariffazione puntuale”, ossia far pagare in base a quanto realmente si conferisce di “secco indifferenziato”, incentivando per questa via a buttare meno, differenziare di più e meglio. Sarà fondamentale anche promuovere il “Riuso e Riutilizzo” di oggetti e materiali perfettamente recuperabili, senza avviarli al ciclo dei rifiuti. E ciò attrezzando un piccola fabbrica cittadina di riparazione, recupero, restauro e scambio. Queste sono solo alcune delle proposte che ci sembrano efficaci per il futuro di Fasano”.
di Redazione
24/12/2015 alle 05:49:53
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