Il sindaco Di Bari già all'opera come 'sarto': ricuciti alcuni strappi interni al Pdl

FASANO - Mancano appena quattro giorni all'insediamento del nuovo consiglio comunale di Fasano. Giovedì 5 luglio, alle 17 (a cui sarà possibile aggiungere l'ora di tolleranza), sugli scranni dell'assise andranno a sedersi i 24 consiglieri, 14 per la maggioranza e 10 per l'opposizione, decretati, in base ai risultati, dall'ufficio elettorale centrale. Ma i riflettori saranno puntati tutti sul sindaco Lello Di Bari: presenterà la giunta al completo oppure la scena sarà solo della mini Giunta composta da Grazia Neglia e Giuseppe Vinci? E' un deja vu, questo, per Di Bari.

Nel 2007, all'atto della sua prima vittoria, il primo cittadino non riuscì a presentarsi in assise con la Giunta. I tempi erano diversi. Infatti, durante la campagna elettorale di allora, Di Bari sbandierò che gli assessori sarebbero stati soltanto sette e invece fu costretto a cedere alle pressioni dei suoi alleati nominandone ben dieci. Questo accadde a fine luglio 2007. Ora la situazione è cambiata. Il numero di assessori non può essere superiore a sette ma le problematiche, per Di Bari, restano più o meno quelle di cinque anni fa anche se il sindaco ha posto dei paletti da cui, al momento, non si sta smuovendo. Il braccio di ferro, come è noto, è con i Circoli Nuova Italia che, forti di un successo elettorale che ha portato ben 4 consiglieri di questa lista in consiglio, hanno chiesto tre assessori. Dopo un lungo tira e molla pare che Di Bari li voglia accontentare ma ad una condizione: tra i tre papabili non deve assolutamente esserci il montalbanese Nicola Mola, secondo suffragato nei Circoli. Su questo punto Di Bari non prescinde tanto che ci si chiede se non ci sia qualcosa di personale tra i due e che nulla abbiano a che fare le doti dell'assessore ideale richieste da Di Bari: nuovo, giovane e competente. Facendo pure passare l'argomentazione politica anche il leader dei Circoli Nuova Italia Antonio Scianaro, che nelle settimane scorse aveva sempre difeso Mola, ha capito che per l'ex assessore non c'è davvero scampo e non potendo mettere i bastoni tra le ruote sin da subito all'Amministrazione di cui egli stesso è parte integrante ha deciso di scendere a compromessi con Di Bari. Ed ecco, quindi, che i Circoli avranno tre assessori di cui due, Renzo De Leonardis ed Enrico Digeronimo, sono sicuri. Il terzo, e questa è una novità degli ultimi giorni, potrebbe essere un nome esterno che verrà nominato in un secondo momento e che dovrebbe avere una delle deleghe principe ovvero l'urbanistica. Per la cronaca ai Circoli andrà anche il vicesindaco con De Leonardis in pole position. Scianaro ha deciso di ricoprire solo il ruolo di capogruppo consiliare, “un ruolo politico importante” come egli stesso lo ha definito.

In casa Pdl sembrano certi della poltrona assessorile Donato Ammirabile, Gianleo Moncalvo e Laura De Mola. Al Pdl anche la presidenza del consiglio con Gianluca Cisternino. Ma anche nel suo stesso partito Di Bari ha dovuto stemperare tensioni. Infatti negli ultimi giorni si è registrato il malcontento del montalbanese Franco Masella, terzo suffragato nel Popolo della Libertà. Masella si è risentito in quanto non è stato preso in considerazione né come assessore e né come presidente del consiglio. Ma proprio nelle ultime ore è entrato nuovamente in azione Lello Di Bari, “sarto” di prima classe nel ricucire strappi all'interno della sua maggioranza, che avrebbe già rabbonito il consigliere comunale di Montalbano. Ma quello che viene lecito chiedersi è come potrà il primo cittadino tenere a bada tutte queste fazioni per cinque anni. Il sindaco ha già detto ai suoi più fidi collaboratori che non intende farsi tenere per il collo da nessuno anche a costo di far scoppiare crisi su crisi. E proprio per questo che nelle prossime settimane se ne vedranno delle belle. Voci danno i Circoli Nuova Italia già pronti, quando avranno rappresentanti in Giunta, a far annullare delibere già approvate precedentemente. E questo è solo l'inizio!