NOTA POLITICA
Movimento 'in Comune': 'Il Pd gioca a carte coperte: accordo difficile'
Il presidente del movimento civico fasanese Giuseppe Pugliese analizza la riunione tenutasi ieri al Laboratorio Urbano
FASANO - Non era difficile da prevedere. Il movimento "in Comune"c non vede di buon occhio l'accordo col Partito Democratico e il resto della coalizione di centrosinistra. L'essere ormai partiti con la candidatura a sindaco di Vito Bianchi è già sintomo di voler continuare per una strada solitaria o al massimo con qualche lista civica "amica". Ed ecco, infatti, giungere una nota a firma del presidente del movimento civico, Giuseppe Pugliese, con cui si concedono pochissime speranze ad eventuali alleanze o primarie.
"'in Comune' si è sin dall'inizio dimostrato disponibile a dialogare e cercare di capire se la cosiddetta iniziativa "Fasano 2016", promossa da Fabiano Amati, fosse confacente agli obiettivi e alle idee del movimento, e se essa fosse utile per invertire la rotta che ha portato al disastro la nostra città - scrive Pugliese -. Allo stesso modo, il movimento “in Comune” ha avviato consultazioni con altre forze politiche e civiche attive a Fasano, nella consapevolezza che è necessario unire il più possibile le persone ed i gruppi con voglia di cambiamento. Quindi, un primo punto da chiarire è che il movimento “in Comune”, di concerto con i movimenti civici del “Gallo” e di “Federcivica” (presenti alla riunione di ieri sera coi relativi rappresentanti), attualmente non è alleato con nessun'altra forza politica e tanto meno partecipe di alcun progetto in tal senso. Pertanto, la partecipazione alla riunione di ieri, rientra semplicemente nel percorso di normale dialogo su accennato. Le condizioni per ogni eventuale alleanza e/o percorso comune sono ancora lontane. Ci sono elementi pregiudiziali che attengono al programma, al progetto e alle idee di gestione del territorio fasanese che devono venir prima di ogni rosa di nomi, per quanto rispettabili essi siano. Nello specifico, “in Comune” vuole comprendere le posizioni degli eventuali alleati su questioni come l'istituzione di un casinò a Fasano, rispetto al quale solo Vito Bianchi ha preso posizioni chiare; o anche rispetto a cosa si voglia fare nel settore della gestione dei rifiuti, dove non abbiamo notato particolare determinazione di altri partiti a voler cancellare il capitolo Tradeco e avviare una politica innovativa e pulita di chiusura del ciclo dei rifiuti. Elementi pregiudiziali per ogni alleanza con “in Comune” sono anche la volontà di fare un “Piano Costa” che metta freno all'occupazione indebita e fuori controllo del nostro litorale, per permettere ai cittadini il libero accesso ad un bene pubblico per eccellenza, il mare; ma anche la volontà di redigere un Piano Urbanistico che garantisca a Fasano un futuro sostenibile, che assicuri qualità dell'abitare, che preservi il territorio (evitando gli allagamenti per due gocce d'acqua) e valorizzi le risorse naturali, sia per migliorare il nostro vivere collettivo, sia in funzione turistica.
Fondamentale per “in Comune” è - continua Pugliese -, per esempio, la volontà di “sterilizzare” alcuni settori dove si concentrano e insistono i mali della gestione pubblica, quali urbanistica ed ecologia. Corruzione, scambio di voti, piaceri personali, ricatto occupazionale, fanno sì che il territorio venga gestito più in base a interessi privatistici di speculatori che non in funzione dell'interesse collettivo. Insomma, “in Comune” deve sentir parlare e trovare accordi su questi temi (e non solo). Deve percepire la reale voglia di pulizia, bonifica e rottura con i vecchi schemi. Altrimenti nessuna alleanza sarà possibile. “in Comune” possiede un percorso già avviato ed un candidato sindaco da quattro anni, ossia Vito Bianchi, in totale trasparenza e chiarezza di intenti, con un dimostrato impegno e consenso.
Nella riunione di ieri - conclude Pugliese -, sono stati lanciati tre nomi dell'area Pd, con una postilla finale, invero ambigua: l'apertura ad altre possibili figure, che a oggi ci restano ignote. Come possiamo aderire al progetto di Amati se non ne conosciamo ancora tutti gli attori? Come possiamo dire di sì, se non sappiamo chi sono gli altri, tutti gli altri? Noi non abbiamo nulla da nascondere e giochiamo sempre a carte scoperte. Ma ci pare evidente che già si inizi male. Di solito, quando si gioca a carte, il numero di queste non è una variabile".
di Redazione
17/11/2015 alle 14:51:36
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