NOTA CHIARIFICATRICE
L'ex assessore Giuseppe Angelini risponde a Fratelli d'Italia: 'La mia nomina frutto di una mediazione politica'
L'ex assessore all'urbanistica, nel suo intervento, non esclude una sua partecipazione attiva alle prossime elezioni comunali
FASANO - Le elezioni comunali sono ancora lontane a Fasano ma pian piano va accendendosi il dibattito politico. Per lo più, al momento, sono ancora schermaglie derivanti dalla precedente amministrazione ma che potrebbero influire anche sulle prossime decisioni dei vari schieramenti. Intanto ecco giungere la replica dell'ex assessore all'urbanistica Giuseppe Angelini tirato in ballo da Fratelli d'Italia in un recente comunicato.
"Il comunicato dei rappresentanti locali di Fratelli d'Italia di qualche giorno fa, con cui si chiedeva chiarezza sugli ex-assessori tecnici, mi da l'occasione per fornire alcune precisazioni sul mio ruolo passato e futuro - dichiara Angelini -. Ricordo che la mia nomina ad assessore nel 2012 fu proposta da Antonio Scianaro e accettata dal sindaco rieletto Lello di Bari. Essa fu il risultato di mediazione tra le forze politiche di coalizione che avevano vinto le elezioni: un tecnico, con competenze professionali nelle materie oggetto di delega, pressoché sconosciuto e senza alcuna militanza politica alle spalle. E io da assessore tecnico ho cercato di comportarmi. Impegnandomi a realizzare un programma elettorale scritto da chi aveva vinto le elezioni. Lungo e probabilmente noioso sarebbe analizzare qui questi tre anni. D'altra parte penso che non mancheranno le occasioni nei prossimi mesi per farlo. Già la cena del 23 ottobre scorso ha rappresentato un primo momento di riflessione tra chi ha condiviso questi tre anni di amministrazione, dopo l'interruzione della consigliatura con le dimissioni di 13 consiglieri del 2 settembre scorso. Al fine di evitare ogni genere di speculazione approfitto per precisare subito alcune cose. A chi dovesse pensare che anche io debba chiarire la mia posizione rispetto alla "vicinanza" ad Antonio Scianaro, rispondo che, poiché considero complessivamente positiva l'inaspettata esperienza vissuta in questi tre anni, devo riconoscenza ad Antonio Scianaro per aver indicato la mia persona nel 2012. Così come la devo all'ex sindaco Lello di Bari, persona straordinaria nei pregi e nei difetti, per la fiducia accordatami e per avermi difeso politicamente e pubblicamente quando sono stato attaccato. Ritengo che la modalità con cui Antonio Scianaro ha concorso a determinare la fine dell'amministrazione sia davvero deprecabile sul piano dello stile, ciononostante penso che, nel merito, sia stata forse la cosa più coerente che abbia fatto in questi tre anni. Dirò di più. Se vi fossero le condizioni non avrei alcun problema a condividere con lui un'altra esperienza politica. Per quel che ho visto in questi tre anni dall'interno e per quel che vedo in questi primi mesi di campagna elettorale dall'esterno sfido chiunque ad indignarsi per questo.
Il motto di Machiavelli - continua Angelini - per cui il fine giustifica i mezzi sembra il comportamento più comune a chi fa politica, relegando l'etica più alla pomposità dei comunicati stampa che al concreto operare. Detto questo, mi auguro che nessuno si aspetti da me che aderisca a questo o a quel partito politico, proprio ora che tutti i politici di lungo corso fanno a gara per riverginizzarsi agli occhi degli elettori, collocandosi in provvidenziali movimenti civici. Non ho mai avuto una tessera di partito e non credo di cambiare idea adesso. Ma questo non vuol dire che io abbia una idea negativa della politica. Anzi tutt'altro. In queste settimane, seguite all'interruzione della consigliatura, ho spesso riflettuto sul bilancio di questi tre anni. L'amarezza per quello che si poteva fare e non è stato fatto, il senso di frustrazione per la consapevolezza di molti dei "perché" non sia stato fatto, beh...sono molle importanti per considerare molto seriamente un mio impegno futuro. E proprio dalla considerazione delle cose non fatte che preferisco partire per ogni azione futura. Posso rassicurare che questi tre anni non sono trascorsi invano per me. La curiosità mi ha portato ad essere molto attento a quanto mi accadeva intorno: i numerosi fronti interni alla maggioranza; la incredibile latitanza politica di autorevoli partiti di opposizione (fino al 2 settembre scorso ovviamente); la estemporaneità di talune associazioni e poi le umane tendenze all'individualismo, al “tengo famiglia”, al “vai avanti tu”, al “vivi e lascia vivere”.
Ha detto proprio bene Renzo de Leonardis nella sua replica a Fratelli d'Italia: ci sono uomini che hanno bisogno della politica per vivere e uomini di cui la politica ha bisogno - conclude Angelini -. I primi abbondano e, devo dire, li riconosci facilmente. I secondi sono sempre troppo pochi. L'augurio sincero che faccio alla mia città è quello che ci sia uno scatto della società civile che dia corpo ad un impegno diretto nella gestione della cosa pubblica. Devo ammettere che ho maturato un certo pessimismo a riguardo, ma vorrei tanto essere smentito. Voglio crederci, voglio pensare che siano in tanti a voler dare un loro contributo al bene della comunità. Vedremo nelle prossime settimane quante persone sceglieranno l'impegno piuttosto che il comodo sport della lamentela, quante preferiranno la piazza in cui si fa, rispetto al balcone da cui si osserva. La politica ha bisogno di uomini e donne così. Io, in qualche modo, sarò di certo tra di esse".
di Redazione
09/11/2015 alle 06:16:25
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