POLEMICA POLITICA
Renzo De Leonardis risponde a Fratelli d'Italia: 'Che nessuno si permetta di giocare con la mia libertà'
L'ex assessore alle attività produttive risponde al partito guidato da Grazia Neglia che ne metteva in dubbio la fedeltà politica
FASANO - Si apre un fronte polemico all'interno del centrodestra fasanese dopo quanto dichiarato dal direttivo di Fratelli d'Italia al termine di una riunione in cui si era discusso della candidatura, per la coalizione, di Lello Di Bari. Il partito facente capo in città a Grazia Neglia aveva posto quesiti e fatto trapelare dubbi sul fatto che all'interno della coalizione stessa entrassero esponenti politici che di recente erano molto vicini ad Antonio Scianaro. Il riferimento era all'ex consigliere comunale Giuseppe Pertosa e all'ex assessore Renzo De Leonardis. Ebbene, proprio quest'ultimo, chiamato in causa, ha inteso chiarire la sua posizione.
"Il direttivo del partito Fratelli d'Italia ha annunciato di voler condizionare la propria adesione al progetto politico del centro destra ad una verifica, mi sembra di capire, sull'affidabilità di alcuni uomini “molto vicini a chi ha provocato lo scioglimento del consiglio comunale”, nonchè di altri ex assessori - dichiara De Leonardis -. Plaudo all'iniziativa, giacchè il partito Fratelli d'Italia è evidentemente provato dalle piroette registrate da alcuni consiglieri comunali nell'ultimo mandato amministrativo (a buon intenditor…), ma ritengo sia giunta l'occasione per fare alcune precisazioni. Non sono stato coinvolto nell'atto di sfiducia al sindaco Lello Di Bari e, per questo, mi sono rifiutato di ratificarlo a posteriori; ho espresso comunque, e ribadisco, il mio dissenso rispetto alla dignità ed all'opportunità di tale azione politica. Ho condiviso con Antonio Scianaro ed altri amici comuni, anni di esperienza politica e di amicizia personale: quest'ultima, peraltro, non è minimamente in discussione. Se rispetto a tale stato di cose qualcuno pensasse di estorcermi gesti pubblici di rinnegazione farebbe bene a cercarsi, da subito, un altro partner politico. Ho espresso critiche rispetto all'azione politica di indebolimento che è stata messa in atto nei confronti della lista Circoli Nuova Italia in questi anni, anche per responsabilità condivise. Ritenevo e ritengo, infatti, che in una maggioranza politica devono essere preservate le minoranze come garanzia di autentica democrazia. Per questo, ho espresso profondo rammarico rispetto al metodo di ricomposizione della Giunta nella fase successiva al suo azzeramento ed al ritardo della mia nomina, poi non avvenuta, rispetto a quella dei miei colleghi. Per tali ragioni, non tollererò mai più strategie politiche che possano “privilegiare” anziché “premiare”.
Ho comunicato a tutti gli amici con cui ho condiviso l'ultimo mandato amministrativo che - continua l'ex assessore alle attività produttive -, con la stessa lealtà avuta nei confronti di ciascuno di loro sino all'ultimo giorno, questa volta sarò fuori dalla partita se non toccherò con mano la volontà concreta di questa squadra di comunicare chiaramente alla città il molto lavoro svolto ma anche di prendere atto degli errori compiuti, presentando un progetto amministrativo fresco ed immediatamente cantierizzabile: in questi anni credo di aver illustrato chiaramente la mia visione di sviluppo. Non me ne vogliano gli amici di Fratelli d'Italia, ma poiché ho la granitica certezza di essermi speso solo nell'interesse di questa città, sono io a pretendere di fare le analisi ai miei compagni di viaggio: solo quelle del cervello, però, come ha detto recentemente un autorevole esponente politico, anche perché, quanto a quelle del sangue, il centrodestra, mi si passi la battuta, non dispone più dell'analista. Ci sono uomini che hanno bisogno della politica per vivere e uomini di cui la politica ha bisogno; sarei presuntuoso se dessi per scontato di rientrare nella seconda categoria, ma ho l'assoluta certezza di non far parte della prima: per questo non consentirò a nessuno di giocare con il dono più prezioso di cui dispongo e che vorrò lasciare in eredità ai miei figli: la mia libertà".
di Redazione
03/11/2015 alle 06:15:48
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