BAGARRE POLITICA
Fasano: dopo la caduta di Di Bari ecco che parte il toto sindaco
Proviamo a capire gli ipotetici scenari che si prospetteranno in primavera: c'è già la fila di chi ambisce alla poltrona di primo cittadino
FASANO - Sono passate poco più di 48 ore dalle dimissioni del sindaco di Fasano Lello Di Bari e di 13 consiglieri comunali (che oggi, venerdì 4 settembre, spiegheranno le loro ragioni in una conferenza stampa, alle 18.30, a Palazzo Pezzolla). La città attende la nomina del commissario prefettizio che traghetterà la vita amministrativa sino alle prossime elezioni comunali che si terranno tra aprile e maggio 2016. Forse è un po' troppo presto per azzardare previsioni su quale sarà lo scenario politico del dopo Di Bari ma l'impressione è che le grandi manovre siano già iniziate.
Una cosa sembra quasi certa. Saranno diversi i candidati alla carica di sindaco. Lo si evince da una serie di intrecci politici non certo recenti che fanno capire come sarà difficile trovare unità di intenti su alcuni nomi. Cominciamo, ad esempio, dal centrosinistra. Logica vuole che il candidato scelto sia Giacomo Rosato che, in un certo senso, ha rivestito negli ultimi anni il ruolo di leader dell'opposizione in consiglio. Ma in politica, appunto, spesso la logica non esiste. Saranno certamente i due pezzi da novanta del Partito Democratico locale, Fabiano Amati e Nicola Latorre, a scegliere il candidato e probabilmente cercheranno di trovarlo proprio nelle fila del Pd o quanto meno molto vicino allo stesso partito. Le soluzioni interne potrebbero essere quelle di Francesco Zaccaria o Luana Amati ma non si escludono sorprese di nomi tirati fuori dal cilindro della società civile. Certo, un tentativo di cercare unità attorno al nome di Rosato sarà fatto tentando di coinvolgere, magari, anche il movimento 'in Comune' per una coalizione che diventerebbe davvero solida, ma l'impressione generale è che alla fine proprio il Pd, sfruttando la scia favorevole di cui gode ultimamente il centrosinistra, non voglia perdere l'occasione di avere un primo cittadino che sia interamente sua espressione. E' chiaro che se venissero fuori diversi nomi ci sarebbe lo strumento delle primarie a regolare il tutto. Quello che chiedono i militanti del partito è che non ci siano imposizioni dall'alto non condivise.
E qual'ora ciò accadesse quale sarà l'atteggiamento di Rosato? Beh, non è un mistero che dietro l'operazione della raccolta firme che ha fatto cadere iil sindaco Di Bari ci sia la sua regia. Quindi con il Pd o senza Pd la candidatura a sindaco se l'è guadagnata sul campo. Ma le manovre politiche degli ultimi giorni lo vedrebbero al lavoro per la costituzione di una coalizione centrista guidata dal movimento Fasano Democratica e composta da diverse liste civiche tra cui una che avrebbe a capo addirittura Antonio Scianaro che, perse ovviamente le speranze di essere il candidato del centrodestra, deve gioco forza trovare altra sistemazione politica. Con Scianaro andrebbero anche gli altri tre consiglieri firmatari di maggioranza ovvero Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini e Gina Albanese. Si vocifera di un avvicinamento alla coalizione centrista anche di Donato Ammirabile ma visti i trascorsi non certo rosei con Scianaro sembra al quanto improbabile che ciò avvenga.
Gli outsider nella corsa alla poltrona di primo cittadino potrebbero essere Vito Bianchi che si ripresenterà con il movimento 'in Comune' ma soprattutto l'avvocato Raffaele Trisciuzzi che dovrebbe essere indicato quale candidato del Movimento 5 Stelle. Trisciuzzi è stato uno dei più accaniti sostenitori di Bianchi alle scorse comunali prima di passare nel movimento pentastellato con cui ha tentato di candidarsi, non riuscendovi, anche alle elezioni regionali.
Nel centrodestra, autoeliminatosi Scianaro, tutti indicano in Gianleo Moncalvo il diretto successore di Lello Di Bari. Ma non è detto che ciò avvenga. Infatti, oltre all'ex vicesindaco, la scelta potrebbe cadere anche su Laura De Mola, Gianluca Cisternino e Renzo De Leonardis. Qualche velleità di candidatura la rivendica anche Pinuccio Zaccaria ma difficilmente potrà spuntarla. Questa coalizione conterà sulle liste di partiti come Forza Italia, Conservatori e Riformisti e Fratelli d'Italia ma anche di movimenti come "Giovani per Fasano" più un altro pare guidato dell'imprenditore Fabio Ghirelli.
Ecco quindi il quadro che vien fuori da quella che è l'attuale situazione politica. E' chiaro che è ancora troppo presto per avere certezze e dovranno trascorrere settimane o mesi per capire realmente le manovre che porteranno alle candidature. Una cosa sembra chiara: potrebbe esserci un gran proliferare di liste civiche in quanto la gente, ormai stanca dei partiti, vuole essere protagonista della vita politica in prima persona senza sottostare a logiche che ormai hanno fatto il loro tempo. Chissà che non vengano fuori nomi nuovi e tra questi anche il nuovo sindaco di Fasano.
di Alfonso Spagnulo
04/09/2015 alle 05:51:22
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