Mauro D'Attis: 'Di Bari mandato a casa per vendette personali: tradita la fiducia degli elettori'

FASANO - Accanto a Lello Di Bari, durante la conferenza stampa di saluto tenutasi ieri (mercoledì 2 settembre) nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano, c'era anche il neo commissario cittadino di Forza Italia Mauro D'Attis, inviato dal coordinatore regionale forzista Luigi Vitali in sostituzione di Antonio Scianaro, quest'ultimo sollevato dall'incarico dopo essere stato uno dei 13 consiglieri dimissionari. D'Attis ha preso la parola subito dopo Di Bari.

"In un periodo come questo non si può scherzare con le istituzioni - ha sottolineato il neo commissario di Fi -. Non si può utilizzare un Comune per ragioni diverse da quelle generali. Penso che di interesse generale in questa operazione di mandare a casa l'Amministrazione Di Bari non ci sia nulla. Evidentemente ci sono vendette di natura personale dovute a molti più bassi motivi di natura elettorale. Personalmente sono abituato alla sconfitta e so come si perde ma so anche che proprio in questi casi occorre rispettare il mandato degli elettori. Sapere che l'Amministrazione di Fasano vada a casa per altre ragioni è, per quella persona a cui mi riferisco, perdere due volte. Ora sono qui come commissario cittadino per garantire che Forza Italia, che questo percorso di sfiducia verso Di Bari non lo ha condiviso e non ne era a conoscenza, ritrovi unità interna e si faccia promotrice di una serie di incontri e confronti con altre forze di centrodestra e non solo. La prossima settimana convocherò un'assemblea di Forza Italia per ascolatre le impressioni degli amministratori uscenti del partito ma anche della gente vicina al partito stesso. Apriremo le porte a chi vorrà avvicinarsi a noi e le chiuderemo a chi non se lo merita".

D'Attis non manca di lanciare frecciate anche al centrosinistra. "Il centrosinistra in questa storia non centra nulla - ribadisce D'Attis -. Ha semplicemente subito positivamente il tradimento ordito da alcuni consiglieri comunali che erano stati eletti per governare ma che tradendo gli elettori si sono messi all'opposizione".

L'ultimo pensiero è per Antonio Scianaro ormai prossimo ad essere espulso dal partito. "Scianaro è stato il protagonista in negativo di questa vicenda - conclude D'Attis -. Tra l'altro non ha comunicato ai vertici regionali e provinciali le sue decisioni. Quindi mi sembra chiaro che è fuori dal partito".