INCONTRI POLITICI
Maggioranza in crisi a Fasano: l'opposizione si organizza e pensa ad una mozione di sfiducia
Le difficoltà riscontrate in questi ultimi giorni dall'Amministrazione ha sortito un effetto benefico per la minoranza che si è ricompattata
FASANO - Miracoli della politica a Fasano. E' bastato che la maggioranza di governo vacillasse in consiglio comunale ed ecco che l'opposizione, fiutato il periodo favorevole, si ricompattasse e cominciasse a ragionare con un'unica testa. La crisi in cui è caduta l'Amministrazione Di Bari, battuta di recente in consiglio comunale sugli aumenti dell'addizionale Irpef e sulla Tari, ha rivitalizzato i consiglieri di minoranza che ieri (lunedì 3 agosto) si sono ritrovati tutti alla Selva (alla Casina municipale) per un summit in cui si è discusso dell'attuale situazione politica venutasi a creare. Dicevamo dei miracoli. Sì, perché dopo tante liti vi erano davvero tutti i consiglieri d'opposizione, compreso Vito Bianchi e i due ex Udc Tonio Zizzi e Giuseppe Colucci che molti davano vicini ormai all'ingresso in maggioranza. Oltre ai consiglieri comunali presenti anche tre esponenti del Partito Democratico: Francesco Zaccaria (che qualcuno dà come tra i papabili candidati sindaco alle prossime elezioni), il segretario cittadino Pierfrancesco Palmariggi e Fabio Sibilio.
La riunione pare sia stata convocata da Giacomo Rosato e la vasta partecipazione è chiaro sintomo di come si avverta la sensazione che dall'altra parte, dalla maggioranza, non si stia vivendo certo un bel periodo. L'indiscrezione clamorosa è che si possa cominciare a lavorare anche alla presentazione di una mozione di sfiducia verso il sindaco Lello Di Bari. Alla luce di quanto accaduto nell'ultimo consiglio comunale i numeri ci sarebbero. Infatti per far cadere il governo cittadino occorrerebbero le firme della metà dei consiglieri comunali più uno cioè 13. Se si considera che i consiglieri d'opposizione sono nove e i consiglieri di maggioranza ormai in rotta col sindaco sono quattro (Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini, Zino Convertini e Gina Albanese) ecco che un pensierino lo si è fatto. Certo, si è all'inizio di un duro lavoro anche perché bisognerà vedere se i quattro consiglieri di cui sopra sarebbero disposti a firmare e ad andarsene a casa immediatamente. Hanno votato no agli aumenti della Tari e dell'Irpef. Saranno altrettanto categorici nel votare il bilancio? Se lo strumento finanziario non passerà allora non servirà neppure la sfiducia. Si andrà comunque allo scioglimento del consiglio comunale e alle elezioni in primavera.
Mozione di sfiducia o bilancio bocciato, comunque, si fa largo l'ipotesi che l'attuale governo Di Bari sia al capolinea ed ecco che anche in quest'ottica la riunione di ieri dell'opposizione ha un senso: magari quello di cominciare a scegliere il candidato unitario per le prossime Comunali.
di Alfonso Spagnulo
04/08/2015 alle 05:50:54
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