SFOGO POST CONSIGLIO
Lello Di Bari: 'Maggioranza battuta perché non ho voluto cedere ai ricatti'
Il sindaco fasanese è inviperito nei confronti dei consiglieri di maggioranza che, col voto negativo, hanno impedito gli aumenti di Irpef e Tari
FASANO - "Battuti perché non ho voluto cedere ai ricatti di alcuni consiglieri". Questa la prima battuta a caldo del sindaco di Fasano Lello Di Bari, ieri sera (giovedì 30 luglio) al termine del consiglio comunale che ha visto, per la prima volta dopo tanti anni, la maggioranza soccombere numericamente su diversi punti all'ordine del giorno. E che punti. Infatti i voti negativi dei consiglieri di "Fasano Coraggio e Libertà" Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini e Zino Convertini e quello di Gina Albanese dei Circoli Nuova Italia, insieme a quelli di un'opposizione incredibilmente compatta, ha fatto sì che non venisse approvato l'aumento dell'addizionale Irpef e neppure quello delle tariffe Tari. Uno smacco per il governo Di Bari che ora dovrà rivedere tutto il bilancio ed effettuare ulteriori tagli per altri due milioni di euro.
"Quello che è successo in consiglio comunale dipende unicamente dal fatto che non ho voluto cedere e sottostare a ricatti - sbotta il sindaco Di Bari -. I tre consiglieri di "Fasano Coraggio e Libertà" mi avevano chiesto un assessorato per votare favorevolmente i punti all'ordine del giorno ma io ho risposto di no perché ho sempre dichiarato di non voler cedere a nessuna richiesta e questa è stata la conseguenza. Ora però bisognerà spiegare alla popolazione che da domani sarà difficle amministrare. Il dirigente del settore risorse ci ha già fatto una comunicazione che ci dice come potremo andare solo in gestione provvvisoria nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell'ultimo bilancio di spesa approvato. Questo significa che da domani anche cambiare una lampadina o riparare una buca sarà praticamente impossibile. Questo almeno fino a gennaio. Questo i cittadini lo devono sapere e devono sapere a chi devono dire grazie per questo: a tutti coloro che hanno votato no alle tariffe che erano state portate in consiglio dopo giorni e giorni di studi nei quali tutti ci siamo dedicati a questo. Ora i cittadini, ripeto, se non potranno godere di nostri interventi devono dire grazie a chi ha votato no o a chi si è astenuto in consiglio".
A questo punto, con questi numeri, anche l'approvazione del bilancio diventa difficile e si rischia di andare a casa. "Saremo conseguenziali - ribatte Di Bari -. Vedremo quello che succederà nei prossimi giorni. Al momento penso di non dimettermi anche perché abbiamo tempo per il bilancio, almeno altri 40 giorni dopo una proroga ottenuta dall'Anci. Bisognerà cercare di riquadrare il bilancio dato che abbiamo ora un milione e mezzo di euro da tagliare. Purtroppo dovremo agire sui servizi sociali e questo vuol dire colpire le fasce più deboli della popolazione e anche di questo i cittadini sanno chi dover ringraziare per i servizi che non saremo in grado di assicurare. La mannaia dei tagli sarà necessaria tutta a discapito dei cittadini".
"Fasano Coraggio e Libertà" e Circoli Nuova Italia di traverso, Antonio Scianaro che si astiene: che ripercussioni politiche avranno questi atteggiamenti? "Per quanto riguarda i consiglieri di maggioranza che hanno detto no mi riservo di dare giudizi al momento. Per quanto riguarda Scianaro ne parleremo con il coordinatore regionale".
Quest'ultima frase lascia intendere che l'atteggiamento proprio di Scianaro abbia infastidito non solo il primo cittadino ma anche tutto il suo entourage e non è detto che non ci sia un vero e proprio regolamento di conti interno anche in Forza Italia.
di Alfonso Spagnulo
31/07/2015 alle 06:25:34
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