POLEMICA APERTA
Assessorato regionale: la 'fasanese' Viviana Guarini e il Movimento 5 Stelle rifiutano l'incarico
Il Governatore Michele Emiliano aveva assegnato tre poltrone ad altrettante consigliere pentastellate che ora attaccano il presidente

FASANO - "Nel Movimento Cinque Stelle le cose funzionano diversamente: all'opportunismo preferiamo la coerenza, al silenzio preferiamo la libertà, alla dittatura preferiamo la democrazia, alla poltrona preferiamo la dignità. A 27 anni ci vuole più coraggio per rifiutarlo un assessorato che per accettarlo ma noi non ci pensiamo nemmeno a tradire il mandato elettorale di 300.000 pugliesi che hanno visto in noi un'alternativa alla logica meschina a cui questa politica si è abituata". Con queste parola Viviana Guarini, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle con sangue fasanese, ha rinunciato alla poltrona assessorile che il Governatore Michele Emiliano le aveva conferito, a sorpresa, ieri (lunedì 6 luglio) durante l'annuncio della nuova Giunta regionale. Come la Guarini anche Antonella Laricchia e Rosa Barone non accetteranno l'incarico e il Movimento 5 Stelle, anzi, parla apertamente di vergogna per come il neo presidente della Regione ha gestito questa situazione.
"La paura di essere controllato dalla principale forza di opposizione lo ha portato a compiere quello che è un atto di una violenza istituzionale inaudita nei confronti di tutti i pugliesi - hanno sottolineato in un comunicato congiunto le tre consigliere -. Ci chiediamo come si possa immaginare un atto di violenza tale proprio nel giorno in cui, nonostante queste “finte aperture mediatiche” avevamo raccolto il suo terzo no ad un nostro concreto tentativo di collaborazione (il primo lo avevamo incassato quando gli abbiamo chiesto un incontro sulle trivellazioni ed ha rifiutato, il secondo quando si è rifiutato di incontrarci concedendoci solo qualche ora di slittamento dell'incontro), dopo aver lavorato e fatto al posto suo un esercizio di vera democrazia diretta raccogliendo 160 curricula di pugliesi di qualsiasi orientamento politico che il governatore si è rifiutato anche solo di valutare. Oggi arriva questa notizia che, come se fosse normale apprendiamo dalla stampa a riprova del fatto che si tratta solo di un banale "fuoco d'artificio mediatico" che da un lato ci fa sorridere e dall'altro ci preoccupa molto e forse dovrebbe preoccupare tutti i pugliesi. E' chiaro che, non esercitando la professione di magistrato da un po', ha totalmente dimenticato tutto quello che ci auguriamo almeno un tempo sapesse e cioè il principio basilare della democrazia per cui dal risultato elettorale vien fuori una maggioranza ed un'opposizione. Entrambe sono importantissime e meritano il massimo rispetto di tutte le istituzioni: rispetto che oggi è andato a farsi benedire.
Con questo gesto Emiliano ha fatto capire a tutti come intende governare in questi cinque anni - continua la nota -: senza il minimo rispetto per nessuno ed infischiandosene della volontà nostra che garbatamente abbiamo più volte risposto alla sua offerta e di quella dei cittadini, anche suoi elettori, espressa dal mandato elettorale, che poco più di un mese fa hanno scelto di essere governati dal suo partito e di affidare il controllo del suo operato alla principale forza di opposizione, il Movimento 5 Stelle. Se questa è la linea che Emiliano intende seguire nel governo della nostra Regione confermandosi un "violento" nel tentare di imporre la sua volontà alle opposizioni esattamente come Renzi, temiamo davvero che tempi bui possano attendere la nostra regione. Un atto del genere non poteva che scaturire da politici di un partito a cui di democratico oramai è rimasto soltanto il nome. Inutile ribadire che rifiuteremo il compromesso dietro questi incarichi come tutti d'altronde sanno da oltre un mese e lo faremo sicuramente con ancora meno dubbi del passato visto questo suo gesto di violenza. Questo è il tempo per il lavoro serio, come quello che stiamo già facendo per migliorare finalmente la nostra regione: non abbiamo intenzione di vendere il nostro silenzio in cambio di poltrone e piuttosto attendiamo lui, il suo partito e le sue sedicenti aperture al M5S alla prova dei voti quando si tratterà di votare gli incarichi di garanzia e di controllo per le quali abbiamo già dato la nostra disponibilità: Presidenza del Consiglio Regionale e Presidenza delle Commissioni Ambiente e Bilancio. Lì' vedremo se vorrà rispettare la volontà dei cittadini dandoci la possibilità di controllare in modo trasparente l'operato del suo governo e se dirà per l'ennesima volta “no” dovrà spiegarlo non solo a noi ma a tutti i pugliesi".
di Redazione
07/07/2015 alle 06:57:44
Nasce la prima Giunta Emiliano: tra gli assessori anche la 'fasanese' Viviana Guarini
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